Il 18 e 19 Ottobre 2019, in occasione del 2° Rally Storico Internazionale Costa Smeralda, Mauro Pregliasco tornerà ad affrontare le iconiche speciali dell’isola.
Una storia, quella di Pregliasco e del Costa Smeralda, che ci riporta indietro di 40 anni, quando sul finire degli anni ‘70 l’Alfa Romeo decide di schierare l’Alfetta GTV sugli sterrati sardi, arrivando a cogliere nel 1979 il podio proprio con il pilota di Millesimo.
Pregliasco tornerà poi al Costa negli anni successivi, portando in gara vetture iconiche quali Lancia Stratos, Ford Escort RS, Lancia 037 (nei colori della Tre Gazzelle) per finire con la Lancia Delta HF Gruppo A nel 1987, direttamente seguita dal suo Team Astra.
Ed è proprio nella sua ultima partecipazione che Pregliasco, per l’occasione navigato da Imperio, si rende protagonista di un singolare esperimento scientifico: il dott. Annico Ganga della clinica neurologica di Sassari applica ai due componenti dell’equipaggio una serie di sensori per controllare a distanza il lavoro del cervello e del cuore e studiare così come il susseguirsi di situazioni di tensione e pericolo possano alterare le condizioni di guida. E’ una vera e propria avanguardia per l’epoca, ma che decenni dopo diventerà uno standard adottato da tutti i grandi team.
Nell’anno che ha visto l’uscita del libro di Carlo Cavicchi a lui dedicato, 32 anni dopo quel 1987, Pregliasco tornerà quindi sulle speciali sarde, grazie al 2° Rally Storico Internazionale Costa Smeralda. Appuntamento dunque il 18 e 19 Ottobre, per rivivere ancora una volta le emozioni di un tempo.
Ufficio Stampa: Edoardo Di Lauro