Parlando di pneumatici nel WRC, oltre ai colossi Michelin e Pirelli, negli ultimi anni si era creata un discreto spazio DMACK, società inglese fondata da Dick Cormack ma con stabilimenti di produzione in Cina.

La società, salita alla ribalta del rallysmo mondiale per la prima vittoria assoluta ottenuta in Galles nel 2017 (con la Ford Fiesta guidata da Elfyn Evans), a cui ha fatto seguito un rapporto di collaborazione nel CIR con Umberto Scandola nel 2018, è stata dichiarata insolvente ed è ora finita in amministrazione controllata.

DEBITI PER 13 MILIONI DI STERLINE – Per DMACK i rally hanno da sempre rappresentato il proprio core business, culminato con lo sbarco nel WRC risalente al 2011. M-Sport è stata la prima a credere nel lavoro svolto dalla società, concludendo un contratto di collaborazione che ha permesso a questi pneumatici di fare il proprio esordio nel mondiale in Gran Bretagna, ultima gara di quella stagione, con Ott Tanak al volante.

Dopo alcuni anni in cui si è dedicata esclusivamente alla fornitura di pneumatici per i team clienti serviti da Wilson, nel 2016 DMACK si è schierata in prima persona nel mondiale, fondando un team che ha fatto correre una Ford Fiesta WRC affidata allo stesso pilota estone. Nel 2017 M-Sport decide di “vestire” la terza Fiesta WRC con i colori della società anglo-cinese, capace di vincere in Galles in quella che verrà ricordata come la gara perfetta di M-Sport, dove ha potuto festeggiare la vittoria dei titoli iridati piloti e costruttori.

Dopo una prima fase di crescita, durata fino al 2015, le cose hanno iniziato a peggiorare. Alcuni problemi con il proprio rappresentante legale in Cina e con gli stabilimenti di produzione asiatici hanno portato a perdite di importanti contratti di lavoro e ordinativi, creando un passivo che con il tempo si è ampliato, fino ad arrivare a 13 milioni di sterline, con il quale la società è stata dichiarata insolvente il 30 Aprile scorso e messa in amministrazione controllata il 9 Maggio.

A nulla sono serviti i tentativi di Cormack degli ultimi anni per risollevare le sorti dell’azienda: la ricerca di finanziatori per l’apertura di uno stabilimento in Gran Bretagna non ha mai ottenuto risultati (gli pneumatici vennero prodotti per un certo periodo da Cooper Tyres, fornitore ufficiale nel Rallycross, creando ulteriori costi aggiuntivi a gravare sui bilanci), così come l’apertura di una sede in Italia con l’utilizzo di una parte di stabilimento dell’azienda Marangoni di Rovereto è naufragata nel Marzo di quest’anno.

Se i risultati sportivi hanno sorriso al marchio, la parte finanziaria racconta tutta un’altra storia. Dei 13 milioni di debiti accumulati, ben 9 spetterebbero ad M-Sport, ma nell’elenco dei creditori figurano altre aziende tra le quali Cooper Tyres, DMack S.r.L. (fondata nel 2018), Tradedriver UK e CCH Netherlands. Difficile però che le parti coinvolte riescano ad ottenere ciò che a loro spetta.

Fonte: www.pneusnews.it

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