“Sfatata la jella del Sanremo, adesso devo sfatare anche quella della Terra”. Giorgio Bernardi sfoglia l’album dei ricordi mentre è in partenza per Cingoli (MC) dove il prossimo sabato, 4 maggio, sarà uno degli attori protagonisti della sfida fra i magnifici sette del Campionato Italiano Junior al 26° Rally Adriatico.
“Ho disputato la gara marchigiana due volte. La prima, nel 2015 con la Twingo, e mi sono fermato per rottura meccanica alla quarta prova speciale. Nel 2016 ho fatto un numero da circo che se lo ricordano ancora adesso. Sull’ottava prova, Avenale, sono uscito di strada proprio alla fine strappando la fotocellula. Però mi sono preso la soddisfazione di vincere la speciale fra gli Junior, mentre ero in piena lotta per il primato di categoria e la Classe R2B”.
Meglio era andata al rally Balcone delle Marche del 2015 che si disputava sulle stesse speciali dell’Adriatico, quando il pilota saluzzese chiuse terzo di Classe R2B in gara test con la Opel Adam e lo stesso risultato lo ottenne al Rally di San Marino con la Twingo nel 2015, mentre l’anno successivo nella gara del Titano si arrese per ben due volte per rotture meccaniche.
“Però la terra mi piace. Credo incarni la vera essenza del correre nei rally” dice il portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione. “Devi controllare con nervi di acciaio la vettura che sembra andare solo dove vuole lei e tante volte lo fa. Bellissimo. Il problema sta nel fatto che per andare forte occorre essere allenati ed io sono quasi tre anni che non corro su questo fondo. Più corri e più vai forte. Nel passato non ho avuto problemi ad adattarmi subito a questo tipo di fondo, risultando competitivo fin dalla prima prova speciale, e spero sia così anche quest’anno, perché debbo fare un bel risultato per confermare quanto di buono abbiamo fatto a Sanremo, dove abbiamo vinto delle prove speciali e siamo stati in testa fra gli Junior. Per andare forte da subito confido molto nella mia navigatrice, la bassanese Giulia Zanchetta, che di gare su terra ne ha fatte molte più di me, l’ultima delle quali nel dicembre scorso con un pilota del calibro di Jader Vagnini, velocissimo su questo fondo”.
Come sempre la preparazione di Giorgio Bernardi parte da lontano. “Anche in questo caso mi sono guardato attentamente i filmati delle speciali in programma, cercando di cogliere tutte le peculiarità ed i tranelli che si nascondono. Le prove attorno a Cingoli sono praticamente sempre le stesse degli anni scorsi: Avenale e Castel Sant’Angelo le ho già fatte, le altre due sono molto simili a quelle che ho affrontato nel passato. Sarà importante effettuare scrupolosamente le ricognizioni, e con Giulia a fianco sono tranquillo di partire con il giusto ritmo e non commettere errori. In quel caso verrà fuori un buon risultato”.
I riflettori sul 26° Rally Adriatico si accenderanno venerdì 3 maggio con le verifiche sportive e tecniche che si svolgeranno a Jesi (AN) dalle 8.30 alle 12.30 e la cerimonia di partenza in programma Cingoli a partire dalle ore 19.01. La gara vera e propria si svolgerà sabato 4 maggio con l’uscita dal parco assistenza alle ore 8.01 per affrontare le undici prove speciali che proclameranno il vincitore festeggiato in pedana di arrivo alle 19.30 in Piazza Vittorio Emanuele a Cingoli, dopo aver percorso 318,06 km di prove speciali, 93,03 dei quali cronometrati.