La stella di Oliver Solberg continua a brillare. Arriva un nuovo successo per il ragazzino 17enne e il suo navigatore Johnston, e questa volta si tratta di una vittoria di prestigio, in Lettonia, al debutto su una R5 nel Campionato Europeo Rally FIA ERC. Un dominio abbastanza marcato quello del norvegese sulla Polo GTI R5 che ottiene anch’essa la prima vittoria assoluta nell’ERC. Nulla da fare per Alexey Lukyanuk che ha provato a contrastare l’egemonia dello scatenato ragazzino nordico senza rischiare oltre il dovuto. Il divario fra i due nel finale è di 22.7″ a testimonianza di una gara comunque molto tirata nonostante le 10 vittorie di PS a favore di Solberg.
LUKYANUK CALCOLATORE
Non si è visto in azione il solito Lukyanuk al Liepaja. Il pilota russo, veloce come sempre, era stato catechizzato ad inizio gara da alcuni ordini del team: non distruggere la vettura e fare un buon piazzamento era il diktat iniziale. Il 2° posto dunque è un risultato che va bene un po’ a tutti anche perché “The Russian Rocket” deve recuperare i punti persi dei due ritiri stagionali su tre rally disputati di ERC in questo 2019. Alexey non è ancora al top della forma ma il feeling sulla C3 R5 della Saintéloc sembra esserci. Quella che è mancata fino ad ora è la concretezza. Ma non è mai troppo tardi per riprendersi la vetta dell’europeo.
LA GARA DEGLI ALTRI
Tra i promossi di questo Rally Liepaja 2019 c’è sicuramente Martins Sesks, che correva si in casa ma al debutto tra le R5. Buono il ritmo del campione ERC3 che ha pian piano preso le misure della sua Skoda Fabia R5 della Motorsport Italia. Festeggiare sul podio è sicuramente il miglior modo per inaugurare una carriera sulle quattro ruote motrici. Positivo anche il 4° posto del britannico Chris Ingram, 3° di ERC1 Junior dietro a Solberg e Sesks. Molto veloce Ingram ma anche accorto per non commettere errori e riportare danni. Correre con un budget risicato non è mai semplice e il buon Chris ha centrato ancora una volta un buon risultato. Mantiene ancora la vetta dell’ERC il polacco Lukasz Habaj, sicuramente più lento dei primi quattro ma bravo a concretizzare e a portare a casa un buon piazzamento. Habaj ha chiuso dietro di 25″ a Ingram, al momento suo rivale diretto per la conquista del campionato europeo. Mettiamo tra i promossi anche Filip Mares, ancora lontano dall’essere un fulmine su terra ma sicuramente in netto miglioramento. Sesto posto finale per il ceco che ha preceduto Marijan Griebel, anche lui a bordo di una Fabia R5. Gara un po’ anonima del tedesco, sicuramente ci si aspettava di più. Sfortunato invece Hiroki Arai, al debutto con il team STARD su una Citroen C3 R5 gommata Yokohama. Solo 7° il giapponese che ha dovuto fare i conti con alcune bizze della sua vettura francese e ha ricevuto anche una penalità di 1’20. Senza questi guai il nipponico aveva un passo per poter ambire tranquillamente alla top5. Dietro Arai hanno chiuso la top10 il rientrante Brynildsen su Skoda (ci si aspettava di più da lui) e lo svedese Adielsson con l’altra C3 della Saintéloc.
SIRMACIS, CHI SI RIVEDE! NUCITA VINCENTE TRA LE ABARTH
Se dici Sirmacis non puoi dimenticare la stagione 2016 ERC. Il giovane Ralfs sorprese tutti vincendo meritatamente l’Acropolis Rally di quell’anno a cui fecero seguito le vittorie europee in Estonia e Lettonia. Poi tanti problemi di budget hanno messo in ombra questo veloce pilota che è tornato in azione al Liepaja dominando in ERC2 con una Mistubishi Lancer Evo X. Vittoria di categoria davanti ad Al-Therifi, campione in carica del MERC produzione che ha concluso parecchio dietro. L’emiratino ha preceduto Andrea Nucita che ha vinto con merito il round dell’Abarth Rally Cup e chiuso a podio di ERC2 davanti al rivale Polonski. Ritiri amari per Remmenik e Svedas, entrambi al via su Lancer Evo X. 33° invece Melegari, altro italiano in gara che ha visto il traguardo finale.
KEN TORN “FIESTEGGIA” IN ERC3
Tra le 2RM vittoria per Ken Torn, pilota molto veloce che ha trovato il successo al Liepaja con una nuovissima Ford Fiesta R2. Gara bonus per l’estone che ha preceduto nel dominio nordico l’ottimo Sindre Furuseth (Peugeot 208 R2) e Steve Rokland (Peugeot 208 R2). Sfortunato il francese Franceschi che ha perso terreno nel finale per colpa di un errato fissaggio del cofano della sua Fiesta R2, vettura con cui aveva vinto nelle Canarie. Quinto ma sofferente il leader di ERC3 Efren Llarena che vorrà sicuramente rifarsi nei prossimi appuntamenti. Lo spagnolo ha preceduto Pedro Antunes (Fiesta R2) e il francese Yohan Rossel che non riesce ad incidere su terra.