Riflettori puntati sul 52° Rallye Elba-Trofeo Banca CRAS, questo fine settimana, secondo atto del Campionato Italiano WRC (coeff. 1,5).
L’attesa sta terminando, mancano poche ora, ancora, dal poter di nuovo ammirare le sfide sulle strade isolane, quelle strade che hanno memorie indelebili di momenti di grande rally. L’edizione duemiladiciannove si appresa a raccogliere il testimonio proponendo un plateau di 73 iscritti, coloro che andranno a caratterizzare i duelli tricolori in due giorni di gara ed a loro si aggiungeranno i protagonisti toscani della Coppa Rally di Zona, della quale questo appuntamento sarà l’unico in regione con coefficiente 2 (i concorrenti percorreranno tutta la gara). Inoltre vi saranno le titolarità per il Trofeo Rally Toscano, per la Coppa Rally R1, per la Michelin Rally Cup e per il monomarca Suzuki Rally Cup.
I MOTIVI SPORTIVI:
IL BRESCIANO PERDERSOLI, IL PRIMO LEADER DELLA STAGIONE SARA’ NEL MIRINO DI MOLTI
Dopo la prima prova di Campionato, sulle strade bresciano del celebre “1000 Miglia” in terra bresciana, la sesta edizione del tricolore WRC, è pronto ad affrontare le difficili e selettive “piesse” elbane, come dire che si passa da un classico all’altro, dal rally “della freccia rossa”, ad un “must”, come il Rallye Elba, uno dei rallies italiani più conosciuti al mondo. CI sono tutti, coloro che mirano ad un titolo, una corsa verso l’alloro che certamente l’isola “napoleonica” riuscirà ad avvalorare come sempre ha fatto.
La vittoria del primo round in terra bresciana è andata a Luca Pedersoli, per lui gara di casa, insieme ad Anna Tomasi su una Citroen DS3 WRC. Per il pilota bresciano è stato il terzo sigillo nelle strade amiche dopo quelli delle edizioni del 2014 e 2016.
Ovvio che “Pede” sia l’osservato speciale, il quale dovrà dovrà guardarsi soprattutto dal giovane Simone Miele, con un’altra DS3 WRC, navigato da Roberto Mometti. Miele, torna quest’anno e torna all’Elba dopo il secondo posto del 2017 e dopo anche la bella partenza bresciana, cercando il primo successo nell’Italiano. Alle spalle delle due vetture francesi sono terzi assoluti i veneti Marco Signor e il fidato Patrick Bernardi con la Ford Fiesta WRC, anche loro in cerca di punti pesanti, quelli che andrà cercando di certo Corrado Fontana sulla Hyundai i20 WRC. Il lariano, infatti, dopo l’avvio sfortunato del 1000 Miglia dove si è subito giocato lo scarto, stavolta sarà affiancato da Giovanni Agnese, nella ricerca senza mezzi termini del successo per rimanere bene in corsa per il titolo.
Tra le WRC in gara anche Luigi, Fontana, il papà, con l’altra Hyundai i20, con alle note per la prima volta l’esperto Emanuele Baldaccini, uno che all’Elba ha vinto tanto, sul sedile di destra, tra le vetture “storiche”.
Scorrendo la classifica di Campionato, quarto è Corrado Pinzano, primo tra le R5, a bordo di una Skoda Fabia. Il biellese, navigato da Marco Zegna, avrà sicuramente filo da torcere da Andrea Carella, che dopo l’esclusione post gara del 1000 Miglia conta di rifarsi in pieno sulle strade elbane ed oltre a lui attenzione a Mauro Miele, il papà di Simone. Entrambi avranno anche loro una Skoda Fabia R5, ed oltre a loro occhi puntati pure sul trentino Matteo Daprà, su una Hyundai i20 R5. Atteso ad una prova poderosa anche il garfagnino Federico Santini, che primeggia nella Michelin Rally Cup, con un’altra Fabia R5.
Questi sopra i principali “indiziati”, ma al via ci saranno anche altri validi iscritti al CIWRC, tutti in cerca di riscatto sulle prove elbane: il pilota di Zanè Paolo Menegatti (Fabia R5) il maremmano Leopoldo Maestrini (Peugeot 208 T16 R5), il lombardo Jordan Brocchi (Fabia R5), i veneti Giampaolo Bizzotto e Mauro Trentin, il primo su Fabia, il secondo Fiesta R5. Presenti anche gli sfidanti di classe Super 2000 con in testa al momento Rudy Andriolo con la Peugeot 207, mentre il ceccanese Stefano Liburdi rientra dal ritiro di Salò.
Tra le presenze “di nome”, capaci di risultati importanti ci sono quelle di Felice Re (Skoda Fabia R5), che con il Rallye Elba ha il classico “conto in sospeso” essendosi ritirato nelle ultime due volte che vi ha corso, nel 2016, Luca Ambrosoli (Citroen C3 R5), grande estimatore delle “piesse” elbane (che ha corso spesso anche con le vetture storiche) e 2017 Giovanni Galleni, con una Skoda Fabia R5. Da seguire anche, per coloro che pensano in grande tra le vetture a due ruote motrici, il parmense Roberto Vescovi, in coppia con Giancarla Guzzi, rimasti a bocca asciutta nella prima stagionale per un guasto, in cerca dunque di riscatto.
Poi, attenzione a loro, ai piloti locali. Che come al solito promettono battaglia e sicuramente prenotano posti importanti in classifica. Le avvisaglie di un grande movimento e fermento si sono avute due settimane fa in “terraferma” al Rally Colline Metallifere di Piombino, dove a vincere è stato proprio un elbano, Francesco Bettini, con la Skoda Fabia R5 e secondo assoluto, sino al ritiro volontario era Andrea Volpi, anche lui con una vettura boema. Sono quindi pronti a sfidare “gli stranieri” ed oltre a loro ci proverà a farsi notare Alberto Anselmi (Skoda Fabia R5), come pure Walter Gamba, Stefano Coppola e diversi altri in grado di far bene.
Nella Suzuki Rally Cup l’uomo da battere tra le ben undici Swift Sport R1B iscritte sarà il giovane aostano Simone Goldoni, già al top sulle strade bresciane, insieme a Flavio Garetta.
CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO WRC: Pedersoli 15; S.Miele 12; Signor 10; Carella 8; Pinzano 6; Daprà 5; M.Miele 4; Santini 3; Niboli 2.
UN PERCORSO DI GRANDE EFFETTO
Due giorni di gara e otto Prove Speciali sono la proposta di Aci Livorno Sport, uno scenario esclusivo ed un percorso ispirato alla tradizione, pur se vi saranno alcune varianti e novità, per renderlo ancora più appassionante ed avvincente.
Sarà un percorso dalle due facce, quello del Rallye Elba targato duemiladiciannove, che in buona sostanza ha preso “il meglio” dell’edizione dell’anno passato: più “leggera” la prima giornata di gara, con impegni cronometrati corti, in totale quattro, tra cui la “SuperProvaSpeciale Nocentini Group per Claudio Caselli”, decisamente più “ruvida” la seconda, con le restanti quattro “piesse” più che avranno uno sviluppo assai più lungo, saranno certamente quelle dove si deciderà la gara. In totale, la distanza del rallye sarà di 330,860 chilometri, dei quali 120,370 cronometrati.
ALCUNE VARIAZIONI SULLA LOGISTICA
Portoferraio sempre cuore pulsante dell’evento, con il quartier generale (direzione di gara, segreteria e sala stampa) ubicato all’Hotel Airone, come negli anni precedenti, sede anche delle verifiche amministrative ante-gara. Cambia invece la location di partenza/arrivo che sarà nella zona portuale, alla Calata Italia (dove è previsto anche il riordinamento notturno) e con attigua l’area destinata al Parco Assistenza, al molo “alto fondale” sino a “punta del gallo”.
Il test con le vetture da gara, lo “shakedown” sarà nella parte finale della Prova “Due Mari” (SP 29) e con soddisfazione l’organizzazione annuncia quest’anno un maggior coinvolgimento che nel passato dell’Amministrazione Comunale di Campo nell’Elba. Ne è l’esempio più immediato il fatto che il riordinamento dopo la prima prova speciale “Due Colli”, sul lungomare di Marina di Campo, la “chrono” successiva (la PS 2 – “Marina di Campo-Barontini Petroli”) partirà dentro al paese per portare poi i concorrenti verso Colle Palombaia, per uno sviluppo inedito circa dell’80%.