E’ stato un rally agrodolce quello svoltosi in Missouri per il team Subaru America. Una vittoria solamente sfiorata al 100 Acre Wood Rally. Il grande potenziale della Subaru WRX STI non si è tradotto in una vittoria, ma entrambi i piloti del team ci sono andati vicini. Riflettori puntati sul giovanissimo figlio d’arte Oliver Solberg che si è subito calato bene nelle vesti di pilota Subaru, seguendo le orme del campione Petter, e non ha deluso le attese.
Il vincitore a sorpresa è stato l’irlandese Barry McKenna, navigato da Leon Jordan, che ha vinto il 2° round del campionato ARA su una Ford Fiesta S2000 turbo realizzata da M-Sport. McKenna è stato protagonista di una buona gara con la vittoria di tre PS ma la sua leadership è stata ereditata solo dopo un problema elettrico accusato sulla vettura di Davig Higgins (Subaru America) che ha perso ben 5′ nella PS14 del rally. Higgins stava comandando la gara senza troppe pressioni, ma una volta lasciata strada ai suoi rivali, la battaglia si è focalizzata tutta su McKenna e Solberg. Il giovane Oliver, al debutto su terra in un rally con una 4×4, ha commesso un piccolo errore sulla PS7 che ha poi causato anche una foratura e conseguente perdita di 1′. Poi addirittura anche un problema al cofano della sua Subaru che si è alzato spaccando il parabrezza. Nonostante tutto il classe 2001 ha portato avanti l’attacco a McKenna vincendo svariate PS e tenendo aperti i giochi fino all’ultima prova, tra l’altro la più lunga del rally con i suoi 19.80km. Proprio sull’ultima, è McKenna a girarsi con la sua Fiesta ma l’irlandese stringe i denti e alla fine vince per soli 6.8″ su un ottimo Oliver Solberg navigato da Aron Johnston.
Sul podio è salito anche Higgins che ha concluso a 3’50 dal vincitore. Subito dietro ha chiuso il polacco Piotr Fetela su una Ford Fiesta Proto che però non ha inciso in questo rally. E’ durata poco invece la gara dell’atteso Ken Block. Il funambolico pilota americano portava al debutto su terra la sua nuova Ford Escort RS Cosworth. Seppur ancora deficitaria a livello di set up, la Escort stava andando bene nelle mani di Block ma il KO è arrivato dopo poche prove a causa di un problema al motore. Solo 23° il pilota Gruszka che era al via su una velocissima Mitsubishi Mirage Proto, vettura però che è stata rallentata da diversi problemi. Infine ritiro anche per Patrick Moro che portava al debutto una curiosissima Chevrolet Sonic V8.