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“Non so se essere contento oppure arrabbiato per quanto espresso dalla trasferta al Rally dei Laghi”. Parole che riassumono lo stato d’animo di Giorgio Bernardi alla fine (per lui) della gara di Varese che si è svolta oggi, domenica 17 marzo.
“Iniziamo dalle note negative. Al settimo chilometro della prova speciale mattutina di Sette Termini si è rotto un tappino di plastica del radiatore facendoci perdere tutta l’acqua. Appena si accesa la spia rossa non sono stato a pensarci su più di tanto e mi sono fermato. Il danno economico fino a quel momento era quantificabile in meno di un euro. Se avessi continuato il motore sarebbe finito arrosto, con un danno molto pesante per Gliese Engineering e Giorgio Marazzato”.
Ottimista e positivo come sempre, il pilota saluzzese volta immediatamente pagina.
“Al di là di questo inconveniente, la trasferta varesina è stata positiva e molto, molto incoraggiante. Lo dice chiaramente il fatto che sulla prima prova, l’unica che abbiamo concluso, abbiamo staccato il 15° tempo assoluto (in una gara con 87 partenti, e almeno una quindicina di performanti vetture quattro ruote motrici) secondi di classe R2 (con otto partenti) dietro un pilota velocissimo come Mattia Pizio. Nonostante avessimo sbagliato la scelta degli pneumatici partendo con gomme da asciutto in una speciale da percorrere sotto la pioggia”.
Il riscontro cronometrico è soddisfacente, ma sono soprattutto le sensazioni a rendere ottimista il portacolori della Sport&Comunicazione di Tombolo.
“Dopo la Ronde della Val Merula non ero soddisfatto. Alcune cose le avevamo capite, ma non ero sicuro di aver imboccato la strada giusta. Nei giorni scorsi ho effettuato un test al Melogno con Sandro Sottile e abbiamo sistemato gli ultimi particolari di set-up e di guida; soprattutto mi sono affinato con la Fiesta R2T, una vettura che ha una modalità di erogazione della potenza e richiede uno stile di guida molto diverso dalle auto che avevo usato fino a quel momento. Il cronometro ci ha dato ragione” afferma ancora Bernardi, che conclude:
“Infine, ed è un fatto di massima importanza, ho visto che in macchina con Giulia Zanchetta funzioniamo nel migliore dei modi. La conosco da un paio di anni, ma non avevamo mai avuto occasione di provare una gara insieme e meno che mai affrontare una prova speciale. Brava, precisa, attenta a darmi il ritmo giusto in prova. Un ottimo battesimo del fuoco. Anzi. Un battesimo dell’acqua, visto che fra la prima e la seconda prova speciale ci siamo fermati a cambiare le gomme sotto la pioggia. E Giulia ha assolto perfettamente il suo compito. Ora non ci resta che andare a Sanremo, sicuri di essere competitivi nel CIR-Junior”.
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