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Anno nuovo, vita nuova, scuderia vecchia. Sebastien Ogier e Julien Ingrassia riabbracciano quei colori che li avevano lanciati nell’olimpo dei rally una decina di anni fa, quando un duo francese di belle speranze e freschi campioni junior spaventavano il mondo con un esordio monstre tra i grandi. Ora che i grandi sono loro e le stagioni al volante sono molte, Ogier si è divertito a snocciolare qualche dettaglio su quella che è la sua gara di casa: il Rallye Monte-Carlo.
2009, LA VITTORIA PIU’ BELLA – Tra i 6 successi ottenuti in carriera, la vittoria che resta nel cuore dell’uomo di Gap è la prima, ottenuta nel 2009 quando il “Monte” prese le distanze dal WRC per abbracciare l’Intercontinental Rally Challenge. Ogier-Ingrassia vinsero la gara su Peugeot 207 S2000 davanti alla vecchia volpe Freddy Loix e Stephane Sarrazin, per quella che fu la loro prima vittoria a livello internazionale.
2012, CHE BRIVIDO CON LA SKODA! – Anche dei campioni come loro, nonostante le tante vittorie, hanno provato l’ebrezza di finire fuori strada. Se nell’immaginario di tutti resta famosa la doppia uscita nel corso dell’ADAC 2014, anche Monte-Carlo non fu così generoso nei confronti del duo transalpino. Si torna indietro al 2012, quando Ogier visse “l’anno sabbatico forzato” in attesa dell’approdo della VW Polo R WRC, la vettura che avrebbe successivamente dominato le annate a venire. Seb e Julien, al volante di una Skoda Fabia S2000, dimostrarono il loro talento inserendosi nelle posizioni di vertice nonostante una vettura di classe inferiore, almeno fino alla prova numero 10 quando la coppia uscì rovinosamente di strada.
PROVA CONSIGLIATA PER IL PUBBLICO? – Il francese ha qualche consiglio anche per il folto pubblico che sarà presente a bordo strada: “La parte finale della St-Léger-Les-Mélèzes – La Batie-Neuve è molto adatta per il pubblico, ci sono dei passaggi molto veloci e spettacolari perchè in questo ultimo tratto di solito arriviamo con gomme da neve, mentre la parte finale della prova il più delle volte è asciutta. Attenzione però a mettersi sempre in postazioni autorizzate ed ascoltare le indicazioni dei commissari di percorso.”
IL MOMENTO PIU’ BELLO DEL MONTE? – Il Principato è sempre un luogo ricco di fascino, anche se mai come quest’anno è stato messo un pò in disparte rispetto a Gap, vero cuore pulsante dell’edizione 2019. La partenza ad esempio non sarà più come da tradizione sotto al Casinò, ma gli equipaggi prenderanno il via direttamente dalla città natale del 6 volte campione. Però, Ogier non ha dubbi su quale sia il suo momento preferito: “Di sicuro quando saliamo sul podio finale davanti al Palazzo dei Principi di Monaco! Monte-Carlo ha sempre una atmosfera particolare, in primis perchè è l’appuntamento che apre la stagione, in secundis perchè è una gara talmente difficile che la soddisfazione quando si arriva al traguardo da vincitori è 10 volte maggiore rispetto al normale. Le sensazioni migliori però restano quelle che si vivono in macchina, soprattutto quando parti con le gomme giuste.”
MEGLIO UNA GARA ASCIUTTA O NEVOSA? – La variabile meteo da sempre rappresenta l’ago della bilancia per le sorti del primo appuntamento del mondiale. Se molti, soprattutto gli asfaltisti “naturali” preferiscono l’asfalto secco, gli strateghi delle gomme (come lo fu Makinen o in tempi recenti Bouffier) hanno sempre amato la variabilità del tempo per tentare quel jolly che ti può cambiare la carriera. “Mi piace quando le condizioni sono miste” – sentenzia Ogier. “Quando cambia l’aderenza e devi adattarti al ritmo, è il momento in cui puoi fare davvero la differenza e vincere il rally.”
Ogier e Ingrassia partiranno domani con i favori del pronostico essendo loro i vincitori delle ultime cinque edizioni della gara. Resta l’incognita di quanto il francese si sia trovato a suo agio alla guida della nuova vettura, così come la competitività dei propri avversari che mai come quest’anno intendono soffiargli lo scettro (Neuville, Tanak) o riprenderselo dopo averlo coccolato a lungo (Loeb). Riusciranno i portacolori Citroen a vincere di nuovo? Da domani, lo sapremo!
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