La Dakar 2019 è finalmente entrata nel vivo dopo la prima breve tappa di ieri. Oggi gli equipaggi hanno dovuto affrontare ben 552km di cui 342 contro il cronometro per muoversi da Pisco verso San Juan de Marcona. Questa volta a partire per prime sono state le Auto che ieri potevano invece contare sulle tracce lasciate dalle moto. Un compito duro quindi per i navigatori che hanno dovuto seguire attentamente il roadbook per non incappare in errori e in conseguenti perdite di tempo.
AUTO — LOEB VINCE LA PRIMA TAPPA DEL 2019, DE VILLIERS PASSA IN TESTA
Era partito un po’ con il freno a mano tirato ieri, oggi Sébastien Loeb però è passato all’offensiva. L’alsaziano in coppia col fido Elena ha potuto sfruttare le tracce lasciate dai suoi avversari e ha dato il meglio sul Peugeot 3008 DKR della PH Sport concludendo questa 2° Tappa con il miglior tempo assoluto. L’alsaziano non è tra i favoriti per il successo della Dakar 2019 ma ha già lasciato il segno. Come Loeb, ha rimontato dalle retrovie anche Nani Roma che si è fatto spazio con il Mini 4×4 e ha chiuso a soli 8″ dal miglior crono di giornata. 3° posto per Ten Brinke-Panseri, primo tra i Toyota ufficiali con un ritardo di 1’20. Dietro l’olandese ha chiuso l’altro Hilux 4×4 di De Villiers-Von Zitzewitz; l’esperto ed ex campione della Dakar ha condotto moltissimi test sul nuovo Hilux T1 di Toyota in Sudafrica e ora sta dimostrando l’ottimo livello raggiunto dal mezzo dopo tanti mesi di sviluppo. De Villiers con il bel crono di oggi balza in testa nella classifica generale della Dakar. Ottimo avvio anche per Yazed Al-Rajhi. Il pilota saudita in coppia con Timo Gottschalk sta dimostrando di saperci fare tra le dune e ha portato il suo Mini 4×4 di X-Raid al 5° posto di tappa. Non è andata benissimo invece per i Buggy Mini due ruote motrici: il migliore di giornata è Cyril Despres che ha chiuso 6° con un ritardo contenuto di 3’14. Sainz invece ha perso un po’ di tempo oggi, solo 8° dietro a Harry Hunt (Peugeot 3008 Maxi) e staccato di 4’40 ma è andata peggio a Nasser Al-Attiyah. Il vincitore della 1° Tappa ha dovuto aprire la strada incontrando qualche difficoltà ed è stato passato da parecchi avversari chiudendo solo 11° con una perdita di 7′.37 nei confronti di Loeb.
Giornataccia per Stephane Peterhansel: Monsieur Dakar è rimasto bloccato per circa 20 minuti, pare per un problema meccanico. Peterhansel-Castera hanno poi recuperato qualcosina nel finale ma la perdita di tempo è costata ben 15 minuti. A chiudere la top10 ci hanno pensato Nicholas Fuchs (Ford Ranger 4×4) e Vladimir Vasilyev (Toyota Hilux) che si sono beccati circa 5′ a testa. 2° Tappa difficile anche per Kuba Przygonski che ha accusato un distacco di 11’11. In ripresa Martin Prokop che nella giornata di ieri era stato bloccato da alcuni problemi del suo nuovo Ford F-150 Evo; oggi ha completato la tappa al 12° posto. Da rilevare il guizzo di Robby Gordon con il Textron Wildcat XX: il pilota statunitense era passato incredibilmente in testa alla tappa dopo il 1° Way Point insieme al compagno di team Hildebrand. Peccato che i piccoli UTV di classe Open abbiano bisogno spesso di rifornimenti di benzina. L’americano ha chiuso infine 25° ma rimane comunque l’ottima prestazione di questi piccoli UTV.
Capitolo ritiri – Purtroppo sono da registrare anche alcuni KO. Il team X-Raid Mini ha perso un importante alfiere durante questa 2° Tappa. Si tratta di Orlando Terranova in gara su un John Cooper Works 4×4, pilota argentino di grande esperienza che purtroppo è incappato in un errore e sarà costretto al ritiro. Forti dolori alla schiena per lui, è intervenuto anche lo staff medico. Argentina che perde anche Martin Maldonado: fatale un errore dopo il passaggio su una duna. Atterraggio brusco e frontale irreparabilmente danneggiato sul prototipo T1 4×4 Mercedes del team Colcar. Da segnalare infine il ritiro anche dell’italiano Gianpaolo Bedin che tentava ancora una volta l’impresa con il Buggy del suo team Raitec. Bedin non è riuscito a concludere la 1° Tappa purtroppo.
Classifica Auto dopo la 2° Tappa (top10)
1. De Villiers (Toyota) 4: 32.45
2. Ten Brinke (Toyota) +28″
3. Roma (Mini JCW) +42″
4. Al-Rajhi (Mini JCW) +50″
5. Loeb (Peugeot) +1’56
6. Sainz (Mini Buggy) +2’28
7. Hunt (Peugeot) +2’38
8 Al-Attiyah (Toyota) +3’26
9. Despres (Mini Buggy) +3’28
10. Vasiliev (Toyota) +3’43
Moto e Camion in un articolo a parte