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Nella prima tappa ha preso il comando de Il Ciocchetto Rally Event, nella seconda frazione, conclusasi oggi, il veronese Umberto Scandola, con Guido D’Amore alle note, a bordo della Skoda Fabia R5 griffata Skoda Italia e gommata D-Mack, si è divertito e ha fatto divertire il numeroso pubblico, gestendo senza affanni un vantaggio rassicurante e dando spettacolo. “Mi sono divertito veramente molto! – dichiarava alla fine un sorridente Scandola – Non avevo mai corso al “Ciocchetto” e ho scoperto una gara ed un ambiente davvero “natalizi”, un percorso difficile, con prove speciali “vere” e tanta voglia di guidare, svagandosi, senza assilli. Un bel modo di chiudere l’annata rallistica”. E Guido D’Amore riparte dal Ciocco con il prezioso Trofeo intitolato alla memoria di “Icio” Perissinot, che va a premiare il navigatore primo classificato. Dopo un iniziale duello con Rudy Michelini, con Perna (Skoda Fabia R5), uscito di strada dopo le prime tre speciali, Umberto Scandola, vice campione italiano rally quest’anno, titolo che ha vinto nel 2013, ha tenuto a distanza di sicurezza un sempre effervescente “Ciava”, assente dai rally da un anno esatto, qui con Simona Righetti e la Peugeot 208 T16 R5 MM Motorsport. Che è stato bravo a difendere un brillante secondo posto finale dai tentativi di attacco di Riccardo Scandola. Il fratello del vincitore assoluto, in coppia quest’anno con Daniele Pasi, e anche lui su Skoda Fabia R5, ha confermato il terzo posto ottenuto anche nella edizione 2017, che per pochi secondi, poco meno di sette, non è divenuta una “doppietta” Scandola. L’ultima prova speciale è servita al fiorentinoPaolo Ciuffi, con Spinetti, a issare la Hyundai i20 R5 al quarto posto assoluto, scavalcando in extremis il locale Federico Santini, con Romei alle note, brillante sulle strade di casa con la Skoda Fabia R5 Trico.
Il sesto posto finale premia la costanza di Luca Panzani, con Alessia Bertagna alle note, nel voler trovare il giusto feeling con la inusuale Mitsubishi Spacestar R5, in debito di potenza, mentre merita una medaglia il settimo assoluto, e primo di classe N3 del veloce modenese Giacomo Guglielmini, con Panini, che ha guidato la Renault Clio Rs Light, sui fondi viscidi di questo “Ciocchetto”, come fosse una quattro ruote motrici. Sfortuna invece per Pier Verbilli, con Albertini (Renault Clio Williams), fermato dalla rottura di un semiasse, al via della seconda tappa, quando era sesto assoluto. Luigi Marcucci, figlio del “patron” del Ciocco Andrea, sulle strade che per lui sono veramente “di casa” ha concluso con un buon ottavo posto assoluto, con la Peugeot 207 S2000 e Vellini a fianco, nonostante qualche “numero” non voluto …
Doppia vittoria per Cristian Dal Castello, con Marsha Zanet al quaderno delle note, che, oltre a dominare la classe N2 con la Peugeot 106 rally, si è aggiudicato anche il concorso “social” per la macchina con la decorazione natalizia più apprezzata: ben 198 like sulla foto della loro vettura sulla pagina Facebook della gara e iscrizione gratuita per il Ciocchetto Rally Event del prossimo anno.
Assegnato anche il premio di ben 5.000 euro che va a premiare il preparatore o noleggiatore con il miglior piazzamento di almeno tre vetture: a vincere S.A. Motorsport Italia, grazie ai due Scandola, primo e terzo assoluto e ad Andrea Grobberio (Skoda Fabia S2000), 14esimo assoluto.
Presente in prova speciale, e poi alla premiazione finale, per consegnare le coppe ai vincitori assoluti, Andrea Zanussi, grande protagonista dei rally anni ’80 e primo vincitore del rally Il Ciocchetto, nel 1992, con “Popi” Amati alle note e una potente Lancia Delta HF Proto.
“Portare oltre settanta macchine al Ciocchetto Rally Event è stata una bella impresa, – rifletteva alla fine uno stanco ma contento Valerio Barsella, dal ponte di comando della gara “natalizia” – in un calendario diventato convulso, con tanti eventi. Ma soprattutto sono felice che il clima di festa, di gara vera ma affrontata con il giusto spirito e senza ansie, si sia rinnovato ancora una volta, come mi hanno confermato tanti equipaggi, compresi i “big” che hanno animato il vertice della classifica”.
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