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Il destino del CIR 2018, si compirà questo fine settimana, sulle strade del 36°Rally Due Valli, gara organizzata dall’Automobile Club di Verona e che designerà chi tra il pilota di casa Umberto Scandola, Škoda, il toscano Paolo Andreucci, Peugeot, il romagnolo Simone Campedelli, Ford, e il varesino, Andrea Crugnola, altra Ford, sarà il nuovo Campione Italiano. Al termine di una difficile e tortuosa stagione che ha visto l’alternarsi di fasi positive e negative che hanno colpito tutti i protagonisti principali, i quattro che sono ancora in lotta per il titolo CIR, si presenteranno al via dell’ultima fatica di Campionato con possibilità simili di successo. Fatto questo, quattro piloti ancora in gara per il tricolore al via dell’ultima gara, assolutamente unico non solamente per la nostra serie nazionale, ma anche in ambito internazionale. La classifica, mostra di fatto, destini simili tra i protagonisti del tricolore rally. Scandola affiancato come sempre da Guido D’Amore, conta una sola vittoria, quella recente dell’Adriatico che gli ha dato l’accesso al ruolo di nuovo leader; ma il veronese ha poi ottenuto un secondo posto, due terzi podi, e due ritiri al Ciocco e a Roma. Andreucci: si è intascato tre vittorie – Ciocco, Sanremo e all’Elba – un secondo posto alla Targa e, due ritiri a San Marino e Roma. Una stagione a singhiozzi però per il toscano rallentato dall’incidente ai test e dovuto anche dalla mancata presenza al suo fianco di Anna Andreussi per una gara ed ad una serie di errori nelle ultime gare, fatto questo, assolutamente inedito. Campedelli navigato da Tania Canton, ha invece realizzato tre secondi posti, un terzo e due ritiri sulle trasferte isolane, Targa e Elba, per una stagione fatta di qualche errore, di qualche problema tecnico di troppo e di prestazioni altalenanti. Una stagione nel tricolore in salita per Crugnola alle note di Danilo Fappani che ha stupito con il secondo posto al Ciocco, seguito dal terzo all’Elba e il recente quarto sulla terra dell’Adriatico. Anche per il driver varesino, due ritiri al Targa e al San Marino.
Naturalmente e, come sempre, un ruolo determinante lo giocheranno il rendimento delle vetture, Peugeot 208 T16 R5 per Andreucci, Ford Fiesta R5 per Campedelli e Crugnola, Škoda Fabia R5 per Umberto Scandola, e quello degli pneumatici: Pirelli per Andreucci, Dmack per Scandola e Michelin per Campedelli e Crugnola. Il Due Valli dunque si conferma l’atto decisivo oltre che finale di una lunga stagione dove ad animare ancor più la lotta sarà l’inserimento di alcuni equipaggi outsider. Occhi puntati sul pordenonese Luca Rossetti, con la Hyundai i20 R5 che dopo la vittoria 2017 del Due Valli sicuramente tornerà a Verona per cercare il bis. Altrettanta attenzione sarà rivolta sull’aostano Elwis Chentre, che sarà al via in questa edizione con la Škoda Fabia R5.
Non mancherà al Due Valli Damiano De Tommaso anche se proclamato con una gara d’anticipo Campione Junior sulla terra dell’Adriatico. Con questo elenco iscritti a Verona, il varesino con la Peugeot 208 R2, anche nel CIR Due Ruote Motrici, di fatto ha aritmeticamente conquistato l’ulteriore titolo tricolore Due Ruote Motrici, davanti a Ivan Ferrarotti, il pilota reggiano, già vincitore del Trofeo Renault Clio R3T.
Anche se già assegnato, saranno presenti a Verona gli sfidanti del Campionato Italiano R1, in corsa anche per i rispettivi trofei monomarca, anche questi già assegnati, Suzuki e Renault. Già da vincitori, dunque si presenteranno Giorgio Cogni con la Swift R1B e Alberto Paris con la Twingo R1A. Ancora aperta invece la lotta per il Trofeo Peugeot Competition Top 208, con il fiorentino Tommaso Ciuffi ed il piacentino Andrea Mazzocchi che si giocheranno la vittoria.
Ad aspettare tutti 157,74 km di 11 prove speciali e le insidie di un percorso di oltre 499,73 km. Aperta ed entusiasmante anche la battaglia per il Campionato Italiano Rally Asfalto, con la presenza confermata, oltre al leader già Andrea Crugnola, anche di Giacomo Scattolon e Rudy Michelini, entrambi su Škoda Fabia R5. Fra i più attesi poi anche il siciliano Marco Pollara (Peugeot 208 T16 R5), il parmense Andrea Dalmazzini (Ford Fiesta R5) e il reggiano Antonio Rusce (Ford Fiesta R5).
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