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Signore e Signori, s’ignora. Eccoci arrivati al nostro classico-stupido appuntamento post-gara mondiale. Mentre molti di Voi erano in spiaggia a godersi le evoluzioni delle tedesche, noi eravamo in Germania a vedere chi tra i nostri paladini del WRC si è meritato il voto più alto nel nono appuntamento di questo mondiale: ecco quindi a voi le Pagelle IGNORANTI dell’ADAC Rallye Deutschland.
La premessa è la solita ed è d’obbligo (ce lo impongono i nostri legali, mica che poi ci arrestano tutti): fatevi una risata, magari in compagnia. Speriamo di riuscire a strapparvi almeno un sorriso (o una raccomandazione all’ufficio di igiene mentale più vicino).
TANAK – JARVEOJA: VOTO 9,5 – Non prende il massimo dei voti solamente perchè è diventato palloso da mettere come foto copertina delle pagelle. Si dimentica di essere estone assumendo per tutto il weekend la cittadinanza tedesca, compresa di patente per il carro armato con il quale bombarda tutti i suoi diretti inseguitori. Non lascia niente agli avversari, neanche le fette biscottate durante la colazione a buffet, come un vero cittadino tedesco arrivato in riviera. Insensibile alle tragedie umane di Latvala, rischia seriamente di riaprire un mondiale che sembrava ormai una guerra tra francofoni, il tutto indossando sandali e calzini bianchi anzichè le scarpe da corsa. – PANZER
NEUVILLE – GILSOUL: VOTO 7,5 – Ancora segnato dalla vicenda pornografica finlandese, si presenta al via munito di un Nokia 3310 old-style e di tanta rabbia repressa. Resosi conto di non mantenere il passo dei migliori e con Ogier in seconda posizione provvisoria, decide di riposizionare qualche masso sulla Panzerplatte rovinando la gara del pentacampione, costretto a fermarsi per cambiare gomma. Esegue poi un rito Vodoo eliminando dai giochi sia Latvala che Sordo portando a casa la seconda posizione assoluta. Perde però l’occasione di guadagnare punti preziosi in Power-Stage causa sosta obbligatoria sull’ultima speciale per salutare la nonna presente a bordo strada. – AGGRESSIVO
LAPPI – FERM: VOTO 7 – Non sa esattamente come ma si ritrova a festeggiare il terzo posto finale di un Rally che lui odia, vista la presenza di tante vigne ma di nessuna bottiglia pronta al consumo immediato. Un terzo posto che fa contento Makinen, il quale può risparmiare i soldi per l’autista che di solito riporta a casa Esapekka dalle serate barbine e che può destinare al recupero psicologico di Jari-Matti. – UOMO SQUADRA
OGIER – INGRASSIA: VOTO 7 – Come Milhouse ne I Simpson, è costretto a subire le perculate di Nelson/Neuville quando vede le immagini del francese intento a cambiare ruota a Baumholder. Il buon Seb non si perde d’animo e nonostante tutto riesce a perdere meno punti possibili dal trappista, andato in crisi di panico una volta scoperto che gli sforzi profusi gli hanno permesso di guadagnare solo 3 punti ai danni del pentacampione – RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO
SUNINEN – MARKKULA: VOTO 6,5 – Si presenta in gara su una superficie che conosce meno della sua simpatia, ma nonostante questo il buon Teemu riesce a ottenere un’ottima quinta posizione finale. Non male per colui che avrebbe dovuto essere il rincalzo di M-Sport, rendendosi ancora più utile quando è costretto da Wilson ad andare a recuperare con il carroattrezzi colui che ha fatto veramente schifo: Elfyn Evans, finito a pascolare nei campi insieme a dei pastori tedeschi. – CANE DA RIPORTO
MIKKELSEN – JAEGER: VOTO 5 – Norvegese semplicemente irriconoscibile, dovuto forse al fatto di aver preso il via con un trattore Landini anzichè la Hyundai, oppure perchè intristito dall’impossibilità di poter pubblicare storie su Instagram per le sue ammiratrici. Sta di fatto che Andreas in Germania è la brutta copia di quell’aitante giovane che tanto veniva idolatrato nei locali di spogliarello scandinavi. – SOMEBODY SAVE ME
SORDO – DEL BARRIO: VOTO 4 – Stanco di dover bere acqua minerale e desideroso di mantenere il suo status di terraiolo assunto nel 2018, Dani decide di tirare giù otto metri di vigneti così da avere abbastanza materia prima per prepararsi finalmente una sangria, buttando al vento una seconda posizione assoluta e il rinnovo contrattuale 2019, utilizzato da Nandan come carta igienica nel motorhome Hyundai. – AHI CARAMBA!
BREEN – MARTIN: VOTO 5 – Si presenta al via in Germania dimenticandosi in Irlanda i suoi occhiali, cosa che lo costringe ad indossarne un paio prestatogli dalla sua dolce fidanzata. Intristito dalla posizione in classifica, decide prima di imitare Evans sradicando una sospensione e qualche albero di un gentile nonnino tedesco di nome Adolf, poi la combina grossa rovinando la gara del suo compagno di squadra. – DISFATTISTA
OSTBERG – ERIKSEN: SENZA VOTO – Come Suninen, l’asfalto non è esattamente l’elemento prediletto da Mads, che cerca di portare a casa la pelle senza particolari problemi. Peccato che Breen, in cerca di motivazioni per terminare la sua gara, non decida di mettere sul cruscotto una foto della Molinaro in bikini, sbagliando però la vettura. L’assetto dell’italiana finisce per distrarre il norvegese, che finisce la campagna tedesca in un fosso – MAD MADS
SPECIAL GUEST ANDOLFI-INGLESI: VOTO 10 – Per quanto il nostro portacolori decida di sfoggiare un inglese perfetto, frutto di quattro anni di studio approfonditi alla CEPU, non ce la sentiamo di fare una pagella stupida. La dedica del suo podio mondiale alle vittime della tragedia di Genova merita tutto il rispetto di questo mondo e non ha bisogno di ulteriori commenti, se non vicinanza nei confronti di chi in questo momento sta forse attraversando il periodo più duro della propria esistenza. – FORZA GENOVA
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