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Dura solo quattro, delle dodici, prove speciali il ritorno di Marco Marangon in occasione della quindicesima edizione del Rally Città di Scorzè, andato in scena nel recente weekend.
Sulle roventi campagne del veneziano il pilota di Loreo tornava ad indossare tuta e casco dopo una sosta forzata, causa cronici problemi di budget, che durava da ben quattro anni.
Affiancato da Devid Granziera, alle note, il portacolori di Rally Team si presentava, nel tardo pomeriggio di Sabato scorso, sulla pedana di partenza, nel cuore della cittadina in provincia di Venezia, alla guida di una Peugeot 106 gruppo A targata Baldon Rally.
Un rientro, desiderato a lungo, che vedeva il polesano prendere le misure durante uno shakedown decisamente produttivo.
“Erano quattro, lunghi, anni che non tornavo al volante” – racconta Marangon – “e non è stato facile nascondere l’emozione alla vigilia. Purtroppo non è semplice mettere insieme le risorse necessarie a dare vita, con costanza, alla nostra passione. Se riuscissimo a mettere in piedi un budget solido, per un programma un po’ più strutturato, siamo certi che potremmo dire la nostra. Ma questo è un male comune a tanti colleghi. Grazie al supporto di Devid e di tutto il team Baldon Rally abbiamo svolto un ottimo lavoro durante lo shakedown. Di passaggio in passaggio abbiamo apportato modifiche al setup, riuscendo a cucirci addosso al meglio la Peugeot 106.”
Con l’intelligenza di un pilota professionista Marangon parte abbottonato Sabato pomeriggio, sull’insidiosa speciale spettacolo “Base”, consapevole che la gara si sarebbe giocata il giorno seguente.
Dopo una “Resana” ed una “Piombino” affrontate caute, per tornare ad oliare quei meccanisimi fermi dal lungo periodo di inattività, il pilota di Loreo sorprende tutti e va a staccare il miglior tempo, in classe A5, sulla lunga “Fassinaro”.
La classifica provvisoria riceve un pesante scossone e Marangon, sino a quel momento al terzo posto di classe con un ritardo consistente dalla vetta, intravvede la possibilità di agganciare il secondo posto di Cazzaro, distante solamente 4”4.
Nel trasferimento verso la successiva “Zero Branco” le temperature della Peugeot 106, griffata Baldon Rally, cominciano a salire vertiginosamente ed il loredano, ipotizzato un probabile cedimento della guarnizione di testa, parcheggia a bordo strada per evitare ulteriori danni.
“Dopo un avvio contratto” – sottolinea Marangon – “causato dalla lunga assenza dall’abitacolo abbiamo iniziato ad ingranare, segnando anche il miglior tempo in una prova speciale. Eravamo in pochi in classe ma, dopo la quarta, potevamo tentare l’assalto al secondo posto. Peccato, si vede che non era la nostra giornata. A parte la prima speciale, che non mi è piaciuta molto, il resto del percorso era bellissimo. Grazie al team Baldon Rally ed a Devid. Ci siamo divertiti.”
Ufficio Stampa: Fabrizio Handel
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