Una sorpresa, per i molti che non conoscono il suo background motoristico. Una consacrazione, per coloro che invece hanno avuto la fortuna di ammirarlo sul suo elemento naturale: il ghiaccio. Stiamo parlando di Ivan Carmellino, valsesiano classe 1990, recente vincitore del Rally Lana.
Figlio di Silvano Carmellino, famoso soprattutto per i suoi successi nelle cronoscalate, Ivan non poteva che essere contagiato dalla passione del padre; si parte dai kart fino ad arrivare nel 2008 alle piste ghiacciate, specialità in cui si è affermato a livello nazionale, vincendo per quattro volte il titolo italiano velocità su ghiaccio (2013-2014-2015-2016), per poi passare al Rallycross dove l’anno scorso si è laureato campione italiano. Un’abilità, quella di guidare “sulle uova” in condizioni di poca aderenza, che lo ha aiutato ad emergere nella seppur breve (per ora) carriera nei Rally: un sesto posto all’esordio assoluto nella disciplina, al Ronde Città di Varallo e Borgosesia, su Renault Clio Williams A7, dove fu il brutto tempo a farla da padrone, culminato poi con la vittoria dello scorso weekend a Biella, dove il tempo “monstre” sulla prima prova speciale ad Oropa con asfalto umido hanno fatto capire che sarebbe stata durissima per tutti batterlo.
Primo successo assoluto per lui e sua sorella Marina, “I Terribili” sono però solo nel nome. Abbiamo deciso quindi di contattarlo e sentire il suo stato d’animo dopo questa bella vittoria.
RALLY.IT – Ciao Ivan! Innanzitutto complimenti per la vittoria! La cosa che ci salta all’occhio è che hai ottenuto il tuo primo successo nei rally alla tua quarta gara assoluta in questa disciplina. Dove sta il trucco?
IVAN – “Ciao a tutti! Non ci sono trucchi, vincere un rally non è mai facile. Ci devono essere un’insieme di cose per far si che tutto vada per il meglio. Ci tenevo a fare bella figura soprattutto in un rally di così grande importanza. Ci siamo preparati al meglio curando ogni minimo dettaglio e preparando meticolosamente prova per prova e curva per curva correggendo le note al minimo dettaglio, grazie anche al prezioso aiuto di Mario Trolese. Inoltre fare dei test con la Skoda Fabia R5 ci ha aiutato a capire una macchina che non avevamo mai utilizzato prima.”
R – E’ tornato il Rally Lana: come la giudichi, che legami hai con questa gara e come ti senti ora che il tuo nome è sull’albo d’oro insieme a quello di tanti campioni che l’hanno vinta in passato?
I – “E’ una gara a cui sono legato fin da bambino, infatti mio padre era commissario di percorso! Riorganizzare questa gara è stata una bellissima idea sia per noi piloti, per i biellesi ma soprattutto per il pubblico sempre caloroso su ogni speciale. Entrare nell’albo d’oro è una grandissima soddisfazione per me, mi aiuta a capire che niente è impossibile, che i sacrifici che facciamo vengono ripagati. E’ semplicemente stupendo.”
R – Oropa, la prova sulla quale hai davvero fatto la differenza. Ti aspettavi questo tempo? Come sei riuscito a staccare tutti i tuoi rivali in maniera così netta su una prova di grande prestigio in così pochi kilometri?
I – “Sulla prima prova di sabato sera ero sicuro di poter fare bene perchè il fondo era umido e alcuni tratti bagnati, il mio punto di forza grazie ai tanti campionati vinti correndo sul ghiaccio, ma non mi sarei mai aspettato di dare 10 secondi ai miei avversari.”
R – Il tuo futuro nei rally: hai in mente di partecipare ad altre gare?
I – “Mi piacerebbe, ma purtroppo questo sport è molto costoso se si decide di fare le cose per bene. La mia stagione si concentra ora sugli ultimi appuntamenti di Rallycross qui in Italia, specialità nella quale sono attualmente detentore del titolo italiano della categoria Supercars.”
R – Cosa ne pensi della Categoria R5 ed in particolare della Skoda Fabia con la quale hai vinto il Lana?
I – “Le R5 sono vetture molto performanti e sicure, bisogna però macinare molti kilometri per poterle portare al limite. La Fabia è una vettura “sincera” sulla quale è “facile” adattarsi in pochissimo tempo, molto bella da guidare su qualsiasi fondo.”
R – Hai delle persone in particolare da voler ringraziare?
I – “Ce ne sarebbero tantissime! In primis sicuramente i miei genitori che ci permettono di poter fare tutto questo, il mio braccio destro nonchè mia sorella Marina, tutti i nostri sponsor che continuano a credere in noi, Mario Trolese per seguirci dalla A alla Z, dalla preparazione delle prove e fino alla ricerca della concentrazione per non commettere errori, Roger Tuning per fornirci sempre una macchina al top e ringraziamenti finali alla nostra scuderia!”
Ringraziamo Ivan per la sua disponibilità, sperando di rivederlo presto su una vettura da rally.