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La trasferta del portacolori di Irontech Motorsport, affiancato dal polesano Barison, dura soltanto una prova speciale e mezza, causa noie meccaniche.
Ospedaletto Euganeo (Pd), 24 Luglio 2018 – La ventottesima edizione del Rally Città di Schio non entrerà di certo negli annali, tra i ricordi più belli, di Irontech Motorsport.
Arrivando dal podio nel precedente Piancavallo Valerio Scettri si aspettava ben altre fortune dalla competizione vicentina ed invece l’avventura vissuta, assieme al rodigino Michele Barison, è durata poco, troppo poco.
Che non fosse il weekend ideale per il pilota di Este lo si era già intravisto sui tre chilometri della speciale “Monte Rosso”, disputata nel tardo pomeriggio di Sabato.
Una scelta errata di coperture rendeva la Renault Clio Williams gruppo A inguidabile, con il cronometro che non dava scampo: quinto tempo in classe con 10”1 di passivo dalla vetta.
“Dopo il bel risultato del Piancavallo eravamo carichi” – racconta Scettri – “anche perchè il feeling in auto sta crescendo davvero tanto e, di questo, devo ringraziare principalmente Michele. Era da tempo che non mi sentivo così sereno in abitacolo, potendomi davvero concentrare, unicamente, sul capire la Clio ed imparare a gestirla al meglio. Abbiamo voluto fare una scelta di gomme che, alla fine, ci si è ritorta contro. Pazienza, ci abbiamo provato e non è andata bene. Abbiamo preso dieci secondi in tre chilometri che, alla fine, non sono mica un’eternità. Tutto era recuperabile il giorno seguente anche perchè, escludendo i primi due che avevano un altro passo, il podio era alla nostra portata.”
La dea bendata, invece, aveva già deciso le sorti della campagna vicentina di Scettri.
Domenica mattina, la “Monte di Malo” ha sancito la parola fine sul Rally Città di Schio 2018, dell’equipaggio griffato Irontech Motorsport, con una doppia rottura che non ha lasciato alternativa se non quella di alzare, mestamente, bandiera bianca.
Verso la metà del tratto cronometrato Scettri, nell’affrontare un taglio come tanti altri, incappava in una profonda buca: l’impatto si traduceva nel cedimento del supporto motore e nella rottura dell’idroguida.
Con due prove speciali a separare il pilota patavino dalla service area, “San Rocco” e “Santa Caterina – Enna”, non restava alcuna soluzione se non quella di uscire dal controllo stop e parcheggiare la Clio a bordo strada.
“Complice la brevità della prova serale” – sottolinea Scettri – “eravamo certi di poter rimettere le cose a posto nel primo giro di Domenica mattina. Il ritardo era colmabile, almeno per puntare al gradino più basso del podio. Sulla prima, invece, le cose non sono andate come volevamo. Abbiamo preso un taglio, senza esagerare, e ci siamo trovati dentro ad una buca. La botta è stata molto forte, al punto che il supporto motore ha ceduto e ci siamo ritrovati senza idroguida. Guidare queste vetture in tali condizioni è impossibile. Avevamo ancora due prove da affrontare, prima del parco assistenza. Abbiamo quindi rallentato vistosamente, puntando unicamente ad uscire dalla speciale. Peccato, le gare sono anche fatte di bocconi indigesti.”
Ufficio Stampa: Fabrizio Handel
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