Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul su Hyundai I20 Coupè WRC vincono la 52esima edizione del Rally di Portogallo, sesta prova del WRC 2018. Per il belga si tratta del primo successo in carriera in terra portoghese, la seconda in questa stagione.
Doveva vincere, Thierry Neuville, aveva il dovere di sfruttare al massimo gli eventi e le situazioni che si sono susseguite in questi tre giorni di gara, soprattutto nelle prime battute che hanno visto uscire di scena in rapida successione Ott Tanak e Sebastien Ogier, i principali rivali per la corsa all’alloro mondiale. Serviva però mantenere alta la concentrazione, onde evitare gli errori del recente passato che hanno impedito gioie ben più grandi. Proprio qui, dove Ogier l’anno scorso pose una delle pietre più importanti per il raggiungimento del quinto mondiale, Neuville riesce a riaprire i giochi e riportarsi in testa alla classifica mondiale con 119 punti rispetto ai 100 di Ogier.
La Power Stage, nello spettacolare scenario di Fafe, ha visto la vittoria di Esapekka Lappi. La delusione più grande arriva proprio da Ogier, fuori dalla Top 5, con il campione del Mondo in carica che chiude quindi la campagna portoghese a quota zero punti.
SORRISI M-SPORT – Malcolm Wilson sarà contrariato per l’errore della propria punta di diamante, più unico che raro, ma ha di che consolarsi con gli altri suoi equipaggi. Elfyn Evans e Daniel Barritt chiudono in seconda posizione, dopo aver sfiorato per un certo periodo l’idea di agguantare il pilota Hyundai. Teemu Suninen con il suo terzo posto può invece festeggiare il conseguimento del suo primo podio mondiale in carriera. Un secondo e terzo posto importantissimi soprattutto in ottica costruttori, mentre per quello piloti ci sarà ancora da faticare.
LAPPI LA SPUNTA SU SORDO – Con le prime posizioni praticamente congelate, i riflettori nella giornata di oggi sono puntati soprattutto sulla lotta per il quarto e quinto posto tra la Toyota di Esapekka Lappi e la Hyundai di Dani Sordo. Lo spagnolo, partito quarto, si è visto superare dal finlandese subito dopo la prima speciale di oggi, per poi effettuare il controsorpasso nella successiva PS17. Lappi però nelle successive due speciali è riuscito a sopravanzare nuovamente il portacolori Hyundai, difendendosi poi nella conclusiva Power Stage.
CITROEN, TANTE FORATURE, SOLITO MEEKE – Chiudono al sesto e settimo posto le due Citroen C3 WRC di Mads Ostberg e Craig Breen. I dolori per il team francese vengono dalle gomme: Breen è stato rallentato venerdì da una foratura, mentre Ostberg è stato tradito da uno scroscio di pioggia e dai pneumatici duri che lo hanno fatto scivolare durante la 14esima speciale togliendogli la possibilità di mettere nel mirino Lappi. Inclassificabile invece Kris Meeke, al quale è impossibile perdonare un incidente così quando ormai la sua gara non aveva più nulla da dire. Per fortuna l’incidente è stato tanto terribile quanto senza conseguenze, a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che i sistemi di sicurezza sulle WRC Plus di oggi non hanno niente a che vedere con le vetture Gruppo B del passato.
WRC2 – Nell’ecatombe della classe principale, dove oltre a Ogier e Tanak dobbiamo ricordare i vari problemi accorsi alla Toyota di Latvala e alle due Hyundai di Hayden Paddon e Andreas Mikkelsen, sono le vetture R5 a chiudere la Top Ten. Il vincitore è Pontus Tidemand su Skoda Fabia R5, ottavo assoluto. Lo svedese, dopo una prima giornata da dimenticare, è riuscito a risalire la classifica e centrare la terza vittoria dell’anno. Secondo posto per il polacco Lukasz Pieniazek (Skoda Fabia R5), mentre al terzo posto chiude Stephane Lefebvre su Citroen C3 R5. Il francese ha portato all’esordio su terra la vettura francese, pagando però una foratura nella giornata di ieri che lo ha fatto scivolare dal primo al terzo posto. Impalpabile invece la gara dei nostri italiani Fabio Andolfi e Simone Tempestini, fuori dai giochi fin dalle prime battute.
WRC3 – Denis Radstrom è il vincitore della gara portoghese. Il giovane svedese è stato protagonista di una bella lotta con il connazionale Bergkvist nella prima parte di gara, uscito però di strada durante la PS12. Anche l’estone Ken Torn, divenuto il più immediato inseguitore di Radstrom, ha dovuto alzare bandiera bianca nella prova successiva per rottura del semiasse, lasciando strada a Callum Devine. Quando la lotta per il podio sembrava ormai decisa, ecco però l’ennesimo ritiro: Devine esce di scena staccando una ruota durante la PS18 regalando ai nostri Enrico Oldrati e Danilo Fappani un importantissimo secondo posto. Terza posizione invece per David Holder.
Il Portogallo lascia ora spazio alla nostra Penisola, dove la Sardegna ospiterà il Rally d’Italia. Ogier troverà il riscatto nei confronti di Neuville?