Quattro donne determinate e 9mila chilometri attraverso l’Africa più selvaggia: al Put Foot Rally 2018, Cesvi schiera le Pink Mambas, un team tutto al femminile pronto a sfidare gli stereotipi di genere e a lanciare un messaggio di tutela ed emancipazione delle donne. Valentina Prati, Content Officer Cesvi, Cristina Lochis, Project Accountant Cesvi, Nazzara Pederzani, Project Accountant Cesvi e Daniela Balin, Emergency Officer Cesvi, sono le avventuriere lombarde che porteranno alta la bandiera dell’Ong bergamasca durante il loro viaggio.
Il Put Foot Rally 2018 è un rally non competitivo di 18 giorni in Africa che metterà alla prova il coraggio e la resistenza delle ragazze in un’esperienza senza precedenti, caratterizzata da sfide esaltanti e dall’opportunità di incrociare culture, tradizioni e lingue diverse. Il percorso si snoda attraverso sei tappe: Sud Africa, Namibia, Botswana, Zambia, Malawi e Mozambico.
Il 12 giugno le Pink Mambas lasceranno l’Italia per raggiungere in aereo Cape Town, in Sudafrica, dove il 17 giugno partirà il rally a bordo di una 4×4. L’arrivo è previsto il 5 luglio a Vilanculos, in Mozambico.
Chi ha detto che l’avventura è una cosa per soli uomini? Sfidando la natura e gli imprevisti, le Pink Mambas lanceranno una provocazione contro gli stereotipi di genere e porteranno a tutte le donne che incontreranno sul loro cammino un messaggio positivo di emancipazione e uguaglianza. Grazie a questa iniziativa, inoltre, il team sosterrà i progetti di Cesvi a favore delle donne vittime di violenza e delle ragazze di strada accolte nelle Case del Sorriso di Sudafrica e Zimbabwe. Cesvi è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985, che opera in tutto il mondo per affrontare ogni tipo di emergenza, lottare contro fame e povertà e promuovere i diritti umani attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali. Grazie alle Case del Sorriso in Sudafrica, Zimbabwe, India e Perù, Cesvi garantisce tutela a donne, bambini e giovani in condizioni di vulnerabilità, orfani, senza una casa o vittime di sfruttamento e violenza. All’interno delle strutture, vengono offerti cibo, cure mediche, educazione, formazione professionale, supporto psicologico e tutto il sostegno necessario perché possano costruirsi un futuro migliore.
«Dopo il successo del Mongol Rally 2017 che ha visto gareggiare per oltre 14mila chilometri in Europa un team a sostegno di Cesvi – afferma Daniela Bernacchi, CEO&General Manager di Cesvi – quest’anno raccogliamo un’altra sfida. Le Pink Mambas affronteranno una straordinaria avventura solidale in uno dei continenti dove si concentra maggiormente l’impegno di Cesvi contro la fame, le disuguaglianze e a tutela delle popolazioni più vulnerabili».
Durante il viaggio, le Pink Mambas faranno tappa proprio nelle Case del Sorriso di Cesvi in Sudafrica e Zimbabwe. La Casa del Sorriso di Cape Town, in Sudafrica, fornisce riparo e protezione alle donne vittime di violenza e ai loro figli, offrendo cure mediche e psicologiche oltre a opportunità educative e di lavoro. La violenza contro le donne in Sudafrica è un fenomeno diffuso e nascosto: una donna su 5 è vittima di abusi e maltrattamenti fisici. La Casa del Sorriso di Harare, in Zimbabwe, accoglie ragazze e ragazzi di strada, abbandonati o orfani a causa dell’Aids, a rischio di droga, delinquenza e violenza, a cui viene offerto un pasto caldo, sostegno psicologico e opportunità formative e ricreative.
«L’idea di partecipare al Put Foot Rally 2018 con un equipaggio tutto al femminile – aggiunge Daniela Bernacchi, CEO&General Manager di Cesvi – è un po’ una provocazione in merito alla necessità di riconoscere alla donna un ruolo di primo piano. Anche la cultura occidentale purtroppo, presenta ancora molti limiti in questo senso. L’impresa delle Pink Mambas è anche una preziosa opportunità per rimarcare il lavoro di Cesvi nel mondo a tutela delle donne in difficoltà, donne che spesso si trovano ad affrontare un trascorso di violenze e abusi e alle quali offriamo rifugio e speranza di riscatto all’interno delle nostre Case del Sorriso».