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Ed eccoci ancora qui a parlare del Cross Country Italiano. Stavolta diamo ampio spazio alle parole di Andrea Tomasini e Mauro Toffoli, i quali seguiamo con molto interesse nella loro avventura a bordo della Suzuki Grand Vitara, marchiata Suzuki Italia. Una gara interessante e di livello al Baja di Primavera, dove i ragazzi di casa hanno staccato un ottimo terzo posto assoluto. Si stanno già preparando per la prossima tappa, che sarà nelle Terre di Gallura. Ma ora lascio la parola a loro, che ci faranno immergere in quello che è stato il loro week end, facendoci capire tutto ciò che sta dietro al duro lavoro del pilota e navigatore. Buona lettura!
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E’ la vigilia della prima gara di Campionato Cross Country 2018. Io e l’amico navigatore Mauro Toffoli ci sentiamo stranamente calmi e non con la classica tensione pre gara. Sarà che quest’anno corriamo come ufficiali Suzuki, che quindi siamo carichi e sicuri del team, del mezzo e di noi stessi. Stiamo per partire, gli sponsor sono già al paddock assieme al nostro team, ci stringono la mano, ci augurano in bocca al lupo e poi via…vengono imbarcati nell’ elicottero che ci svolazzerà sopra durante tutte le speciali con occhi ben speranzosi e pieni d’adrenalina, mentre guardano il proprio marchio sfrecciare là sotto tra polvere, insidie e tanta passione. Meno 10. Il mio cuore batte forte e mi riporta alle parole del nostro preparatore atletico Alessandro Miconi:”Respirate a fondo. Siete lì per fare ciò che avete sempre voluto: strapazzare un prototipo potentissimo e divertirvi a fargli fare tutto ciò che vi passa nella testa”.
E già penso nei pochi attimi antecedenti la luce verde “proprio come quando a 6 anni rubavo la 126 azzurra alla nonna e scappavo in mezzo ai campi”. Sì ora mi voglio divertire e voglio divertirmi assieme a Mauro! Meno 5. Meno 3. VAI ANDREA! La voce di Mauro mi strapazza i timpani nell’ interfono. VIA! Passano pochi chilometri è mi rendo subito conto che l’allenamento ed i sacrifici mi stanno dando ragione. So di andare già molto forte senza aver ancora tempi in mano. Alla fine prima prova sono dietro al Campione Italiano Elvis Borsoi CON UNA MINI (non certo banane) ed in trasferimento il naviga mi dice:”Bravo Andrea è così che si corre”
Ed io controbatto:
“Bravo Mauro, è così che si naviga”.
Arrivati in assistenza lo staff Suzuki ci aspetta. Uno sguardo con Richard, un cenno di “tutto ok” con il nostro tecnico “Rambo” e l’auto è nelle loro sapienti mani. Scendo. Gli sponsor sono gasatissimi del primo risultato di giornata. Mauro, Alessandro ed io ci estraniamo dalla bella banda composta da amici e sponsor analizzando rapidamente quello che è stato fatto. E’ già il momento di ripartire. Il naviga mi dà ordine di avviare il motore e via verso la seconda prova con l’ordine e la voglia di attaccare.
Via. Siamo in prova. Stiamo volando, quando un testacoda con rischio di ribaltamento attraversando una fangaia che assomiglia più alla fossa delle Marianne ci ferma e ci fa perdere più di un minuto. Già. Volevo strafare ed ora mi trovo fermo. “Tutta esperienza!” dico a Mauro. Finiamo la prova e scopriamo che pur restando infangati ed impauriti dal rischio siamo ancora “sul pezzo”. Siamo terzi assoluti.
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