Sono i padovani Nicolò Marchioro e Marco Marchetti, con una Skoda Fabia R5, i vincitori del 12° Rally “Città di Arezzo – Valtiberina”, disputato tra ieri ed oggi in provincia di Arezzo, sulla lunghezza di otto prove speciali. Forte di percorso totalmente rinnovato che ha abbracciato una ampia porzione di territorio, con Anghiari e Pieve Santo Stefano (oltre ad Arezzo) sotto i riflettori, il rally, il primo dell’anno in Toscana, ha offerto notevoli spunti tecnico-agonistici.

Organizzato da Valtiberina Motorsport con il convinto sostegno dell’ACI Arezzo, il rally (quarto round del Challenge Raceday Rally Terra) si è corso in condizioni difficili, dovute al maltempo dei giorni scorsi, una situazione alla quale l’organizzazione ha fatto fronte con una grossa mole di lavoro sulle strade proprio per permettere ai piloti di poter correre una gara a loro molto cara.

Marchioro e Marchetti hanno preso il comando della classifica dalla seconda prova di ieri sera, il secondo giro della “Cerbaiolo”, sopravanzando i trentini Cobbe-Turco (Ford Focus WRC), andati in testa dal via e poi rallentati da problemi alla turbina. Marchioro ha poi saputo tenere la leadership con autorità nonostante i ripetuti attacchi dell’umbro Francesco Fanari, in coppia con Stefanelli, su una Ford Fiesta WRC che usavano per la per la seconda volta. E’ stato un “argento” di spessore, quello conquistato da Fanari, che a sua volta, oltre a cercare di insidiare Marchioro, contestualmente ha dovuto difendersi dalla voglia di riscatto di Cobbe, poi finito sopra il gradino più basso del podio, costantemente afflitto dai problemi di pressione alla turbina, mai risolti. Con l’assenza forzata del senese Pierangioli, a Cobbe è comunque andata la soddisfazione di passare in testa alla serie Raceday, quando manca una prova al termine (la “Coppa Liburna” ad aprile).

Sempre parlando della classifica di Campionato, ed in tema di prestazioni di spessore non è passata di nuovo inosservata quella del forlivese Bruno Bentivogli al via con la consueta Subaru Impreza Sti, certamente una delle vetture più datate del lotto. Ha vinto di nuovo il Gruppo N, firmando anche l’11^ posizione assoluta con riscontri cronometrici di categoria superiore, avvalorati pure da tanto spettacolo.

Quarta piazza d’effetto per Versace-Cargnelutti (Skoda Fabia R5), autori di una prestazione regolare e sempre al vertice ed ha completato la top five l’equipaggio francese Durbec-Renucci, con una Citroen DS3 WRC, grazie ad una prestazione in crescendo dopo un avvio sofferto per le condizioni meteo avverse di ieri.

Il Trofeo “Pucci Grossi”, intitolato al compianto pilota di rally prematuramente scomparso due anni fa, molto legato al “Valtiberina” ed ai suoi organizzatori, istituito per il miglior “under 28” è andato al fiorentino Tommaso Ciuffi, con una Peugeot 208 R2. Sotto la bandiera a scacchi, il portacolori di Aci Team Italia ha anche conquistato una pregevole 13^posizione assoluta, primo tra le due ruote motrici.

Tra le vetture storiche successo dei sammarinesi Pelliccioni-Moroni (Ford Escort MKII), su Zandona-Stoppa (Renault 5 GT Turbo) a 54”3 e terzi Meniconi-Ercoli (Renault 5 GT Turbo) a 3’09”5.

CLASSIFICA FINALE (top ten): 1. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) in 55’56.6; 2. Fanari-Stefanelli (Ford Fiesta WRC) a 20.3; 3. Cobbe-Turco (Ford Focus WRC) a 1’11.5; 4. Versace-Cargnellutti (Skoda Fabia R5) a 1’51.5; 5. Durbec-Renucci (Citroen DS3 WRC) a 2’04.4; 6. Tripolino-Cannuscio (Ford Fiesta R5) a 2’21.7; 7. Vintaloro-Buscemi (Skoda Fabia R5) a 3’27.8; 8. Chiaruzzi-Conti (Mitsubishi Lancer Evo) a 5’19.0; 9. Da Ros-Budoia (Peugeot 207 S2000) a 6’25.2; 10. Bizzozero-D’Agostino (Skoda Fabia R5) a 6’27.1.

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