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Voleva questo, lo zio, quando si è giocato il tutto per tutto ingaggiando Sebastien Ogier. Un rischio manageriale mica da ridere per una persona tutta d’un pezzo come Wilson. Mettere in dubbio il futuro della tua azienda per rincorrere un sogno. Tutto bellissimo e un pizzico romantico, soprattutto se poi il sogno diventa realtà e ti apre nuovi scenari impossibili da immaginare fino a qualche stagione fa.
Voleva il titolo piloti, lo zio. Voleva riempire quel buco in bacheca lasciato per troppo tempo vuoto, li in mezzo alle coppe per il costruttori 2006-2007 da ufficiale Ford (a cui si è aggiunto il “privato” 2017), anche se d’ora in poi dovrà spendere qualcosa di più per ripulire i premi dalla polvere, ma soprattutto voleva fare in modo che tutto questo si tramutasse in qualcosa di ancora più concreto: un ritorno dell’Ovale Blu nel WRC.
SE NON RISCHI NON VINCI – Fa strano scrivere questa frase e abbinarlo ai rally che molte delle volte ha premiato di più la costanza nell’arrivare in fondo che la pazzia di chi vive le prove in maximum attack, come diceva un finlandese. Ma Malcolm doveva farlo; non poteva presentarsi dai dirigenti con qualche piazzamento, non sarebbe stato sufficiente a smuovere le acque. Gli serviva il mondiale, presentato al tavolo su un piatto d’argento accompagnato da un contorno di costruttori: prego signori, il pranzo è servito.
M-SPORT FORD WRT – Obiettivo raggiunto (seppur con qualche sacrificio estone) e sfida che si può rinnovare. Ford c’è, il suo impegno è realtà, Wilson ha compiuto l’ennesima magia e la permanenza di Ogier ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta, al netto dell’addio di Tanak e della terza vettura ufficiale, dirottata al giovane Suninen (8 gare per lui) e all’ottimo Bouffier in veste catramata. Ma in soldoni, quanto c’è di Ford Performance nel 2018 di M-Sport oltre ad un fascione sul parabrezza e a qualche logo in più?
Chi, meglio di Gerard Quinn, top manager di Ford Performance in Europa, può rispondere a questa domanda?
“In sostanza il nostro rapporto con M-Sport non è cambiato, in quanto questa collaborazione va avanti dal 1997 (anno di esordio della Ford Escort WRC). Ciò che cambia è il nostro coinvolgimento nello sviluppo della vettura, che ora è maggiore. Il nostro supporto diventa globale, forniremo la tecnologia e le risorse economiche necessarie per sviluppare ed evolvere la Fiesta 2018 cercandola di mettere nelle condizioni di ripetere i risultati della scorsa stagione“.
“Sul nome della squadra appare ora la sigla Ford a fianco di M-Sport; tutto ciò non ha un significato particolare ma dimostra quanto la struttura di Wilson sia legata al nostro marchio, una cosa non da tutti e non per tutti. Senza ombra di dubbio il nostro sostegno è stato fondamentale per garantire la permanenza di Ogier in M-Sport. Sebastien è una persona molto concentrata e ultracompetitiva, averlo ancora con noi non può che fare bene al Team“.
Zio, ora si può continuare a sognare.
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