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Stessa storia, stesso posto, stesso bar. Stessa storia, quella che si sussegue da cinque stagioni a questa parte, stesso posto, il Principato di Monaco e dintorni con le sue insidiose strade piene di fango, ghiaccio e neve, stesso bar, di fronte a Place du Casino, dove Sebastien Ogier e Julien Ingrassia possono festeggiare la vittoria dell’86esima edizione del Rallye Monte-Carlo. Sesto successo in carriera per loro, il quinto consecutivo, il secondo con la Ford Fiesta WRC.
E COME L’ANNO SCORSO, E COME L’ANNO PRIMA – Precisione, freddezza, calma e un pizzico di fortuna. Tre caratteristiche necessarie per poter trionfare nel Principato più la quarta che ti permette di uscire indenne da ogni situazione difficile, come venerdì quando una manovra infelice stava per vanificare tutto il buono che era stato fatto, soprattutto nell’inferno del Sisteron e nelle nevi di Agnieres, dove il campione francese ha davvero fatto la differenza non sbagliando praticamente nulla e permettendogli il lusso di gestire durante il resto della sua gara. Brivido finale nel primo passaggio di oggi che da La Cabanette portava al Col de Braus, dove un fumogeno lanciato da uno spettatore ha creato non poco nervosismo nell’animo dei Campioni in carica.
La curiosità arriva da Gary Boyd che su Twitter ci racconta di come Ogier ha guidato la classifica assoluta in questo Monte-Carlo per più prove speciali di tutto il 2017 messo insieme.
Elfyn Evans ha vissuto invece una gara con qualche patema d’animo in più rispetto al suo compagno di squadra, un esordio complicato anche dal ritorno alla dimensione Michelin rispetto al pianeta D-Mack dove il gallese ha vissuto un’ottima stagione 2017. Nel complesso una sesta piazza finale e primi punti importanti per aiutare M-Sport a tentare di riconfermarsi nel costruttori. Altro esordio è stato quello di Bryan Bouffier, unico nell’elenco iscritti insieme ad Ogier a potersi fregiare della vittoria in questa gara. Il francese chiude in ottava posizione assoluta, nonostante il cambio di navigatore poco prima della partenza e una uscita di strada sul ghiaccio del Turini che gli ha fatto perdere un minuto e mezzo ma non la posizione.
TOYOTANAK – L’anno scorso l’esordio del team nippo-finlandese nel WRC fu da urlo con un secondo posto conquistato da Latvala. Quest’anno cambia l’attore principale ma migliora decisamente la corale, in grado di piazzare Ott Tanak e Jari-Matti Latvala al secondo e terzo posto assoluto. Tommi Makinen, uno che da queste parti qualcosa ha vinto, può ritenersi soddisfatto: Tanak si è dimostrato competitivo fin da subito e soprattutto ha preso dal suo team manager la saggezza, evitando rischi inutili nel tentativo di scavalcare Ogier e decidendo di portare a casa una seconda posizione assoluta che in ottica mondiale può essere importantissima. 58,3 secondi il distacco finale dal leader e tanti sorrisi scambiati con Malcolm Wilson, a dimostrare che se il budget l’avesse permesso non si sarebbe mai privato di Ott.
Un pò meno brillante Latvala soprattutto ad inizio gara, dove qualche azzardo sulle gomme e un setup non efficace non ha permesso al finlandese di esprimersi al meglio. Decisamente migliore il sabato dove la neve ha aiutato Jari-Matti a ritornare nelle posizioni che gli competono, avvicinandosi per brevi momenti anche al secondo posto del teammate estone e comunque in grado di aprire margine nei confronti di chi lo inseguiva, chiudendo la gara a 1’52” dall’ex compagno di squadra Ogier. Esapekka Lappi invece butta via il quarto posto nella Power-Stage finale, arriva lungo in curva perdendo trenta secondi e scivolando in un colpo solo dal quarto al settimo posto assoluto.
CITROEN LUCI E OMBRE – Il primo weekend di gara post-Matton regala a Citroen un Kris Meeke mai nelle parti alte del tabellone ma in grado di chiudere la gara al quarto posto assoluto, sfruttando l’errore finale di Lappi. Qualche sbavatura di troppo ha negato al britannico qualche gioia in più, resta comunque una gara giudiziosa e la vittoria nella Power-Stage che permette di cancellare il pessimo “Monte” 2017. Molto più difficoltosa invece l’avventura di Craig Breen, penalizzato prima da grossissimi problemi ai freni e successivamente da una posizione di partenza che, complice la neve copiosa del sabato, lo ha ulteriormente messo in difficoltà.
La bella notizia arriva invece dal paddock, dove Tavares ha confermato che Citroen continuerà nel WRC anche nelle stagioni a venire, con un progetto quinquennale.
HYUNDAI, UN MONTE DI NO – Finisce dietro la lavagna lo squadrone di Alzenau, ricalcando in un certo modo quanto (male) fatto da Citroen l’anno passato. Partiti con i favori del pronostico, la squadra coreana ha cominciato fin dal venerdì a perdere i pezzi, quando Thierry Neuville è rimasto nelle grinfie del gelo. Il weekend è proseguito anche peggio nel momento in cui Andreas Mikkelsen è stato tradito dall’alternatore della sua I20 WRC, per poi chiudersi in modo tragico quando Dani Sordo ha buttato al vento la sua terza posizione provvisoria nelle nevi del sabato. La quinta posizione finale di Neuville rappresenta una magra consolazione, memori soprattutto di quei punti in meno che l’anno scorso di fatto hanno avuto un peso significativo sulle sorti del mondiale. Ora si va in Svezia, con un Sordo in meno e un Hayden Paddon in più.
Nel WRC2, Teemu Suninen ed Eric Camilli erano partiti alla grande ma la gara invece ha preso una brutta piega. L’esperto Jan Kopecky ne ha approfittato al meglio portando alla vittoria la sua Skoda Fabia R5. Il secondo posto è di un fantastico Eddie Sciessere che con Flavio Zanella va a podio con la sua Citroen DS3 R5, terzo Suninen (Ford Fiesta R5). Retrocesso il belga De Mevius (Peugeot 208 R5) a cui viene data una penalità di 19′ che lo relega dal 2° al 4° posto di categoria.
Nel WRC3 invece è grande Italia! Enrico Brazzoli e Luca Beltrame vincono infatti la categoria approfittando soprattutto del ritiro del francese Franceschi. Seconda piazza per Amaury Molle e terzo posto per Taisko Lairo.
Si vola in Svezia ora, dove l’anno scorso fu Toyota a trionfare. Riuscirà il Gazoo Racing a ripetersi?
CLASSIFICA GENERALE:
- Ogier-Ingrassia (Ford Fiesta WRC)
- Tanak-Jarveoja (Toyota Yaris WRC)
- Latvala-Anntila (Toyota Yaris WRC)
- Meeke-Nagle (Citroen C3 WRC)
- Neuville-Gilsoul (Hyundai I20 Coupè WRC)
- Evans-Barritt (Ford Fiesta WRC)
- Lappi-Ferm (Toyota Yaris WRC)
- Bouffier-Panseri (Ford Fiesta WRC)
- Breen-Marshall (Citroen C3 WRC)
- Kopecky-Dresler (Skoda Fabia R5)
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