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La Dakar oggi vede protagonista la tappa numero undici. Tre le città interessate: Belèn, Fiambalà e Chilecito. Come sapete ci siamo spostati in terra argentina, e la speciale di oggi permette ai piloti di cimentarsi con il terreno dell’entroterra della Cordillera de San Buenaventura e la Sierra del Toro Negro. Tutto questo costeggiando il fiume Fiambalà.
Ancora tanta sabbia perciò, con un buon 70% del percorso mentre il restante 15% è soltanto terra. Speciale discretamente corta: soltanto di 280 chilometri a cui vanno sommati 467 chilometri di trasferimento. Nessuna grande novità tra le auto, ma tra le moto la classifica generale ha subito importanti cambiamenti.
LE AUTO – “Abbiamo bisogno di spingere, giorno dopo giorno. Rimanere nelle tracce di Stèphane oggi è stata la chiave.”
Carlos Sainz cambia il suo modo di proseguire la corsa: la tappa che nel 2009 lo fece uscire dai giochi, ormai è già alle sue spalle, chiudendola nove anni dopo in 3^ posizione. Ebbe si, il vincitore di oggi non è a bordo di una Peugeot, bensì è l’olandese Ten Brinke a bordo del Toyota Hilux. Riesce a rifilare 4.35 minuti a Despres (2°), e a Peterhansel 4.50 importantissimi minuti, facendolo chiudere in 4^ posizione. De Villiers ha leggermente mollato la presa, non riuscendo più a trovare il ritmo corretto; infatti il sudafricano finisce alle spalle dell’altro Hilux di Al-Attiyah, con poco meno di dodici minuti di svantaggio, mentre il qatarino che lo precede soltanto 5.56. Przygonski conduce la propria Mini in maniera molto continuativa, concludendo la giornata al 7° posto.
La generale non vede cambiamenti, con sempre El Matador a capitanare la classifica, Mister Dakar in seconda posizione a tentare un recupero difficilissimo e a chiudere il podio Al-Attiyah.
LE MOTO – Toby Price finalmente centra una tappa della Dakar 2018; riesce a battere Benavides per 1.38 minuti e dopo una bella battaglia con il cinque volte campione di enduro Meo, che finisce così la giornata in 3^ posizione a 6.31 minuti dall’australiano.
Escono di scena due protagonisti: Van Beveren, top rider Yamaha, e Barreda Bort top rider Honda. Entrambi per problemi fisici hanno dovuto abbandonare la corsa, con l’amaro in bocca, vista la bagarre in atto nella classifica generale. Nella Top-5 ci sono tre KTM, e a chiudere il pentagono di oggi ci pensa Walkner, prendendo soltanto 11.01 minuti di ritardo. Farress Guell continua l’armata austriaca, posizionandosi dietro l’austriaco al 6° posto; nei primi dieci troviamo anche una Gas Gas, ovvero quella di Aubert al 7° posto, seguito a pochi minuti dalla Sherco di Pedrero Garcia.
Oggi ottimo risultato per Cerutti, che finisce in un bel 20° posto. Il nostro Botturi purtroppo ha dovuto abbandonare la corsa, in quanto si è fratturato una costola nella giornata precedente. Gerini prende un’ora di distacco dal vincitore Price, ma chiude la tappa in 25^ posizione. Ancora in dirittura di arrivo Metelli, Ruoso e Vignola.
La generale si stabilizza: Walkner prende la testa con 32 minuti di vantaggio su Benavides. L’argentino non può rilassarsi in quanto Price è riuscito a risalire fino al 3° posto, con soltanto 9 minuti di svantaggio sull’argentino. Meo 5°, con soltanto dieci minuti da recuperare su Farres Guell.
I CAMION – Viazovich porta le ruote del suo Maz davanti a quelle dell’iveco ufficiale di Villagra, solo per 1.24 minuti. I Kamaz arretrano: Nikolaev riesce a chiudere la giornata al 3° posto con oltre 40 minuti di ritardo. A seguirlo il compagno di squadra Mardeev.
Nella generale è ancora dominio Villagra, tuttavia seguito per 16 minuti da Nikolaev. Viazovich nonostante la ottima prestazione di oggi, soffre ancora di 3.22 ore di svatnaggio.
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