Tappa numero 10, si ritorna ai fasti iniziali: tanta sabbia, circa l’80% del percorso, e si scende dai 3000 m s.l.m di Salta fino a stabilizzarsi sui 1000 a Belèn. Altri 373 chilometri di speciale per i piloti, sommati a 424 chilometri di trasferimento iniziale.
Come tutti ben sapete, la tappa numero nove che copriva il percorso da Tupiza a Salta è stata cancellata. La motivazione è stata il maltempo, con pericoli di allagamento. Perciò la carovana dei piloti si è trasferita direttamente a Salta attraverso la strada civile. Ma le novità non finiscono qui: Carlos Sainz verrebbe penalizzato di dieci minuti dopo un contatto avvenuto con Koolen, concorrente tra i quad. La penalità inflitta è dovuta al fatto che, secondo le parole del pilota su quattro ruote scoperte, il Matador non si sia fermato a prestare soccorso dopo il contatto. Immediata la replica da parte dello spagnolo e dal Team Peugeot Sport, che fanno ricorso, dovendo così aspettare la decisione della FIA per avere una classifica finale “completa”. Non vi sono prove che conosciamo, che effettivamente sia avvenuto il contatto oppure che Sainz non si sia fermato realmente. Ciò che sappiamo è che il regolamento della Dakar è molto chiaro in questi termini: è obbligatorio soccorrere un pilota in difficoltà. Koolen non vuole tirarsi indietro, e si dice pronto a procedere per vie legali. Vedremo lo svilupparsi della faccenda.
LE AUTO — Anche oggi Stéphane Petrhansel ha lasciato il segno, vincendo e andando a togliere minuti a Sainz. Lo spagnolo ha terminato 3° in prova a tredici minuti, preceduto dal solo De Villers che è stato il migliore tra i Toyota e distante otto minuti abbondanti da Mister Dakar. Grossi guai per Al-Attiyah che verso fine tappa ha subito il danneggiamento di una sospensione e ha perso mezz’ora risultando appena 10° di speciale. Al-Attiyah ora è stato scavalcato da Peterhansel ma mantiene ancora il 3° posto di generale davanti ai compagni di squadra Ten Brinke (oggi 5°) e De Villiers. Da segnalare nella tappa odierna il buon 4° posto del privato Al Qassimi (Peugeot 3008 DKR) e l’ottimo 6° posto del polacco Jakub Przygonski, il più costante tra i piloti Mini che attualmente occupa la medesima posizione anche nella classifica generale. Sainz ancora in controllo per ora, Peterhansel rimane una minaccia e i prossimi due giorni saranno decisivi per la categoria auto.
LE MOTO — Grandi scossoni nella tappa odierna per le moto. Molti piloti si sono persi e hanno lasciato parecchi minuti per strada, ad altri è andata peggio come Van Beveren; il pilota Yamaha è caduto a pochi chilometri dall’arrivo quando stava andando benissimo. Per lui Dakar finita così come De Soultrait (già ritirato da giorni) e anche il nostro Botturi che ha detto addio per una caduta che gli ha causato una frattura alla costola. Yamaha completamente KO dopo una grande prova di forza. Si è districato bene tra le mille difficoltà di giornata l’austriaco Walkner che ha portato al successo la KTM, ma ben più importante è il grande vantaggio che ha ora in classifica: quaranta minuti sul pilota Honda Barreda Bort che oggi ha concluso appena 15°. Non ha fatto meglio l’altro portacolori HRC, Benavides ha infatti chiuso con un deludente 18° tempo. Price, Svitko e Brabec anonimi, bravi gli italiani Cerruti e Gerini che hanno chiuso 21° e 22° di giornata in una prova molto selettiva mentre Ruoso, Vignola e Metelli hanno chiuso dietro e più attardati. In classifica dunque comanda Walkner con la KTM, gli altri sono molto attardati a cominciare da Barreda e Benavides che sono a circa quaranta minuti; Cerruti miglior italiano in 23° posizione. Anche per quanto riguarda le moto, le prossime due tappe saranno assolutamente una sentenza per l’edizione 2018. Vedremo chi ce la farà nell’impresa.
CAMION — La 10° tappa ha sorriso agli Iveco: Van Genugten ha preceduto di pochi secondi un ottimo Villagra. Grazie a questo risultato Villagra si rifà sotto al Kamaz di Nikolaev che non ha saputo fare meglio di un 4° tempo, perdendo oltretutto ben venti minuti nei confronti del rivale Iveco. Da segnalare l’ottimo 3° tempo di Viazovich con il MAZ. Nikolaev rimane in testa nella generale, Federico Villagra riduce il gap a ventiquattro minuti e quarantaquattro secondi. Tutto ancora molto aperto tra Kamaz e Iveco.