Sono i valtellinesi Marco Gianesini e Marco Bergonzi, al loro debutto su una Skoda Fabia R5, i vincitori dell’edizione del decennale del Rally di Reggello-Città di Firenze, iniziato ieri sera e concluso nel pomeriggio odierno dopo la disputa di dieci prove speciali nel valdarno che guarda Firenze.
Auto storiche e moderne, gara di “regolarità sport” e raduno, hanno caratterizzato i due giorni reggellesi con questo evento organizzato da Reggello Motor Sport, affiancata da ACI Firenze, valido per il Campionato Regionale ACI Sport Toscana/Umbria, che ha visto al via, in totale, una novantina di equipaggi.
Per conoscere la classifica assoluta, soprattutto le posizioni da podio, si è dovuto attendere proprio il finale di gara, da tanto che il ritmo è stato elevato ed anche livellato di valori, complice la grande qualità dei concorrenti, delle vetture ed anche del percorso, assai tecnico e selettivo.
Per Gianesini e Bergonzi si tratta del bis di allori, in questa gara, dopo quello di due anni fa ed il secondo posto della scorsa edizione. Sino alla quinta prova speciale hanno duellato con il duo pisano/livornese Senigagliesi/Morganti (Peugeot 208 T16), che inseguivano il tris di successi, poi fermatisi durante la sesta prova per incidente. Sino ad allora la lotta per il vertice era stata serrata, sul filo dei secondi, un fattore che ha allontanato progressivamente il resto della concorrenza. La seconda posizione finale è andata poi in mano dell’esperto lucchese Mauro Lenci, in lizza per il Campionato Regionale, affiancato da Sauro Farnocchia sulla datata, ma sempre efficace Peugeot 306 Maxi kit car. Coppia tra le più di lungo corso in Toscana ed assai blasonata, i due lucchesi hanno sempre tenuto ritmi di vertice lottando spesso ad armi pari con le vetture di più recente generazione a trazione integrale, specie nei tratti di strada umida e scivolosa.
Il terzo gradino del podio è dunque stato per i livornesi Tucci/Gabbricci, al loro debutto con una Peugeot 207 S2000. Pur con tutte le incognite del caso, si sono impegnati al meglio per trovare il miglior feeling con la vettura “del leone” su un fondo non certo facile, data la pioggia caduta nella serata e nottata di ieri, sempre e comunque inserendosi nelle posizioni di vertice senza troppi affanni. Notevole anche la quarta posizione finale per il pratese Brunero Guarducci, settanta anni di giovinezza, praticamente perfetto di nuovo alla guida della Hyundai i20 R5, sulla quale è stato affiancato da Migliorati. Anche per l’evergreen laniero una gara di grandi prestazioni, costantemente nei posti al sole dell’assoluta.
Chiude la top five il gentleman emiliano William Marti, con la Ford Fiesta R5. Affiancato come consuetudine dal pratese Cecchi, ha confermato il suo particolare feeling con le strade reggellesi con un altro risultato da incorniciare, dopo il terzo posto dello scorso anno.
Di spessore le prestazioni dei varii Pinelli (Renault Clio R3), Pierotti (Peugeot 208 R2), Fiore (Abarrth Grande Punto S2000) e Simonetti (Renault Clio R3), tutti nella top ten finale con prestazioni tutte di alto profilo, certamente ispirate da un percorso esaltante.
Sfortunato invece lo spezzino Claudio Arzà, debuttante con una Ford Fiesta R5, con Castiglioni alle note. Dopo un avvio di alto profilo, è poi sprofondato in classifica per un errore durante la terza prova, costato oltre due minuti. Il resto della gara lo ha comunque visto siglare delle buone indicazioni cronometriche, che gli hanno consentito di risalire la china della classifica sino al nono posto finale
Diversa la storia raccontata dalla parte storica dell’evento, il “Reggello Storico – Coppa Città dell’Olio”, dove ha vinto il sammarinese Giuliano “lupo” Calzolari, affiancato da Costa, tanto veloce quanto anche spettacolare. Il pilota “dell’antica terra della libertà” si è aggiudicato in totale sicurezza (vinte tutte le otto prove disputate) l’appuntamento valido per il TRZ-3^ zona (oltre che il terzo raggruppamento), che comprende le regioni di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo. Una vittoria sicura, quella di Calzolari, spesso protagonista anche all’estero, stavolta ovviamente ribattezzato “lupo solitario”, con un dominio avviato già dal primo impegno con il cronometro di ieri sera e proseguito poi tutto oggi, senza lasciare spazio alle iniziative avversarie.