Nello splendido scenario del Teatro degli Scalpellini a San Maurizio D’Opaglio giovedì sera si è tenuta la presentazione del Rally del Rubinetto, giunto alla sua 24esima edizione, gara conclusiva della Coppa Italia Rally Prima Zona.
A fare i padroni di casa ed accogliere il numeroso pubblico giunto alla presentazione ci hanno pensato Silvano Faggio, in rappresentanza di Pentathlon Motor Team, e Giuseppe “Peppe” Zagami, patron di New Turbomark, da un paio d’anni molto presente e “attivo” nel territorio novarese e limitrofo. Un’imponente macchina organizzativa che ha lavorato in perfetta sintonia ottenendo tutti i nulla osta necessari già ad aprile, in modo da garantire agli appassionati di zona una gara di assoluto livello, sia per la presenza delle World Rally Car sia per la sicurezza, con oltre 200 ufficiali di gara che saranno presenti il 14-15 Ottobre.
Undici le prove speciali che i concorrenti dovranno affrontare, per un totale di 93,10 Km. cronometrati su un percorso di circa 435 Km. che toccherà le province di Novara, Verbania e Vercelli. Tra le novità rispetto alla passata edizione troviamo in primis uno shakedown completamente rivisitato, più “probante” e vario rispetto a quello dello scorso anno, poco apprezzato da piloti e pubblico. Per quanto concerne le Prove Speciali sono confermate la Gianni Piola “Coiromonte”, Mottarone, Prelo (con la famosa e spettacolare “strettoia”) e Valduggia (allungata rispetto al 2016). Esce di scena la Motta Rossa in favore di un pò di storia: Orlonghetto torna infatti nella Tabella Tempi dopo essere stata affrontata in passato durante i Rally 999 minuti e 111 minuti.
“Il Rally del Rubinetto è in assoluto la gara più complessa e importante tra le quattro che organizzo durante l’anno. E’ una gara d’altri tempi, difficile ed insidiosa da affrontare vista la varietà del tracciato e le strade sporche e tortuose. E’ vero, ci saranno le WRC come principale attrazione ma si tratta di un Rally adatto a tutte le vetture dove il piede pesante in alcuni tratti farà la differenza” – le parole di Zagami.
Un elenco iscritti che dovrebbe toccare quota 100. Tra i sicuri partecipanti e i primi a mandare l’iscrizione, non si può non nominare Franco Uzzeni. Il “Leone di Soriso” farà il suo ritorno nella seconda gara di casa (dopo il Valli Ossolane) su Ford Fiesta WRC (ex Bertelli, appena arrivata in U-Power Racing). Altro nome importante è quello di Piero Longhi, uno dei primi ad accogliere con entusiasmo la sfida. Il due volte campione italiano però è in forte dubbio a causa di un impegno con la Federazione, resta quindi con un punto di domanda la sua partecipazione su Ford Fiesta WRC. Sicura invece la presenza di Giorgio Dissegna su Citroen DS3 WRC e di Carlo Boroli su Subaru Impreza A8.
Molti i piloti che erano presenti giovedì sera alla presentazione, primo tra tutti il vincitore della passata edizione Davide Caffoni, pronto a difendere lo scettro anche nel 2017. L’ossolano, uno dei favoriti, correrà su Ford Fiesta WRC. Esordio assoluto con questo tipo di vettura e tanta voglia di far bene nonostante la poca esperienza.
Marco Laurini proprio non riusciva a stare lontano da questo mondo (“il rally è contagioso! Ho sentito il bisogno di ritornare!“). Dopo aver disputato il Rally Due Laghi e il Valli Ossolane si ripresenta al “Rubinetto” dopo quasi vent’anni dalla sua ultima partecipazione. La macchina prescelta è la Ford Fiesta R5 preparata da Twister Corse.
Ivo Frattini è da anni invece una costante del Rubinetto e ha tanta voglia di fare bene nella sua gara di casa. “Ogni gara a cui partecipo è come se fosse la prima. E’ sempre entusiasmante correre e partecipare a queste manifestazioni. Spero di ottenere un bel risultato, è in assoluto il rally più sentito per me“.
Autentici mattatori della serata sono stati invece Silvano Patera e “Swilly” Leonardi. Il “Re del Mottarone” correrà su Ford Fiesta WRC Tam-Auto, mentre lo storico navigatore di Longhi (vincitore 4 volte del 111-Rubinetto), si è soffermato maggiormente sulla qualità del percorso: “E’ sempre bello il Rubinetto, complimenti agli organizzatori. Ho bellissimi ricordi di questa gara. La Boleto (Valduggia) è forse la prova che più ho nel cuore, tecnica e varia. Il Mottarone è molto bello anche se è in salita per cui le macchine di classe inferiore sono svantaggiate. Molto divertente anche la discesa di Loreglia (Prelo) mentre spero un giorno di rivedere la Arola!”
Esordio importante anche quello di Manuel Magistro, da sempre impegnato nei rally storici ma che ha deciso di cimentarsi in quelli moderni. Il novarese abbandona la fida Opel Kadett per una Renault Clio Williams A7.
Chi la spunterà? Staremo a vedere.