Non siamo ancora giunti alla conclusione di questo combattutissimo mondiale 2017 che già lo sguardo è rivolto al futuro. Oltre al mercato piloti e l’affaire Loeb-Citroen, altro argomento di accesa discussione è senza dubbio il calendario 2018. Quali sono gli appuntamenti a rischio e quali nazioni al contrario sperano di fare parte nel WRC del prossimo futuro?

POLONIA AI SALUTI, TURCHIA CI SIAMO? – Secondo voci vicine al WRC Promoter ed alla FIA raccolte da Autosport, la Turchia è pronta a fare il suo rientro nel mondiale con un evento tutto nuovo da svolgersi a Settembre. La loro ultima presenza risale al 2010 (vittoria di Sebastien Loeb su Citroen C4 WRC, recordman dell’evento con 3 vittorie in carriera) e a lasciargli il posto potrebbe essere la Polonia, alle prese con gli ormai noti problemi di sicurezza che potrebbero mettere la parola fine all’avventura mondiale del velocissimo rally.

La presentazione dei calendari avverrà verso fine Agosto in Germania e in quell’occasione si potrà fare un pò di chiarezza sui destini degli eventi coinvolti. La Turchia non è però l’unica nazione che spinge per un ingresso nel Campionato del Mondo.

NUOVA ZELANDA, PADDON TESTIMONIAL D’ECCEZIONELa Nuova Zelanda sembrava la maggior candidata al ritorno nel massimo campionato ma almeno secondo le voci questa pista sembra essersi un pò raffreddata. L’idea iniziale sarebbe quella di disputare la gara verso Novembre il più vicino possibile all’Australia così da limitare i costi delle trasferte per le squadre. Il “kiwi” Hayden Paddon è sceso personalmente in campo lanciando nei giorni scorsi una petizione sui social proprio in vista dell’incontro con la WRC Commission per i futuri calendari, cercando di sfruttare il calore dei fans per un ritorno dell’evento oltreoceanico il prossimo anno.

Il “Paddon-pensiero”

IL FATTORE “C” – Tempo fa avevamo parlato di come i vertici del World Rally Championship spingano per aumentare il numero degli eventi da affrontare nell’arco della stagione. Proprio seguendo questo ragionamento, la Croazia ha presentato la sua candidatura. Con l’esclusione della Polonia e l’ingresso della Turchia / Nuova Zelanda, la casella numero 14 potrebbe essere riempita proprio dalla nazione balcanica. Il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha infatti incontrato una delegazione del WRC a Zagabria per la nascita di una gara con superficie mista come in Catalunya.

Attenzione però alle voci che si rincorrono dalla Francia. Il Tour De Corse rischierebbe di scomparire dopo il 2018. L’isola francese, che ha organizzato due gare in sei mesi a cavallo tra Ottobre 2016 e Aprile 2017, faticherebbe a racimolare il budget necessario per organizzare la gara se non venisse appoggiata adeguatamente da FFSA la quale nell’anno a venire dovrà occuparsi del ritorno del Gran Premio di Francia di Formula Uno. Inoltre i soldi messi sul piatto dagli eventi che premono per un loro ingresso nel mondiale spingerebbero la FIA a lasciare l’isola per puro interesse economico. La notizia, lanciata da un giornale locale, è stata subito rispedita al mittente da un rappresentante dell’ASA Corsica.

La notizia della fine del WRC in Corsica dopo il 2018 è del tutto infondata; gli appassionati e gli amanti del rally che vogliono il Campionato del Mondo sull’isola sanno che questa informazione è falsa. Non è nostra intenzione alimentare questa polemica“.

New entry o gare storiche, chi volete vedere nel WRC?

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