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Un campionato interessante. Non c’è che dire. Questo World Rally Championship 2017 sta diventando una roulette, dove la pallina della sfortuna non si sa, su chi si andrà a posare. Siamo convinti che ci saranno grandi novità con l’avvenire del 2018; novità che quest’anno tuttavia non sono mancate.
Con l’avvento delle nuove vetture, in un surplus di tecnica e innovazione che continuiamo ad ammirare; Il rimescolamento delle carte in gioco, con un grande scambio di piloti, dettato anche, probabilmente solo, dal ritiro di Volkswagen per tutti i motivi che tutti sappiamo; I nuovi arrivi nella categoria madre, che non finiscono di sorprendere e di cui parleremo più tardi.
Il mio intento in questo articolo, è cercare di capire quali possono essere e, soprattutto, se ci saranno cambiamenti o spostamenti all’interno dei team. E sarà importante anche la vostra opinione in merito, visto la grande incertezza che si cela dietro parecchi volanti. Vediamo un po’ insieme, chi avrà la poltrona assicurata e chi invece dovrà presto cercarsi una nuova casa.
OGIER. LA NOVITA’ CHE CREA PROBLEMI – Non è certo il Sebastièn che siamo abituati a vedere; in grande difficoltà e arrancante per le prove speciali. Con la vittoria al Montecarlo sembrava che l’uomo di Gap avesse già preso in pugno le redini di queste nuove auto, imponendo la propria supremazia su tutti, come era suo solito fare con la Polo. Ma la prima impressione, come si dice, è sempre quella sbagliata. Infatti, purtroppo, ai danni del francese, lo rivediamo sul gradino più alto del podio solo quattro gare dopo, aggiudicandosi il rally del Portogallo. Con all’attivo tuttavia dei discreti piazzamenti nelle quattro gare del mezzo, tra i due successi, assistiamo ad un rapido calando nelle gare successive; il ritiro in Finlandia di qualche giorno fa è stato sicuramente il campanello d’allarme. E’ evidente, anche dopo le dichiarazioni fatte da Ogier stesso alla fine della sua corsa, che l’umore non è dei migliori (dichiarazione che potrete trovare nell’articolo di Aldo Franzosi sempre sul nostro sito). Quindi siamo a pensare che con buona probabilità, Seb II, lasci Ford M-Sport, capitanata da Malcolm Wilson, verso un’altra direzione. Citroen? Difficile a credersi, visti i rapporti con il team boss Matton. Più probabile per il mio modesto parere verso la casa coreana, Hyundai, dove quest’ultimi penso siano propensi a lasciare Sordo.
LATVALA. THE FLYING FINN IS BACK IN TOWN – Un connubio che si può definire equilibrato quello tra Toyota e Jari-Matti Latvala. Sicuramente il ritorno della casa giapponese nella scena rallystica mondiale ha sollevato non poco interesse tra i fan, ma anche grande scetticismo, vista la precarietà del progetto, con tutti i problemi del caso che il boss Tommi Makinen ha dovuto affrontare. Ed è proprio qui che la squadra TGR ha lasciato tutti piacevolmente di stucco: ottimi piazzamenti sin dall’inizio stagione, con una vittoria nella seconda tappa del mondiale, tra la neve della Svezia. Ne è una prova il piazzamento di Jari-Matti Latvala nella classifica piloti: un ottimo quarto posto alle spalle dell’infuocata battaglia Ogier vs Neuville. Tuttavia la “freschezza” della vettura si fa sentire; infatti i ritiri sono stati causati (nel caso di JML) da problemi di natura elettrica. Sicuramente avrà bisogno ancora di sviluppo e il finlandese saprà farlo al meglio. Ma passiamo la palla al giovane Lappi, che sta dimostrando di essere una giovane promessa da tenere sott’occhio, dato che potrebbe infastidire, come abbiamo visto, i big. Altra presenza Toyota e sicuramente riconfermata è quella di Hanninen. Nonostante i non brillantissimi piazzamenti, il suo lavoro lo svolge bene.
“[…] C’è una piccola possibilità. Non è molto buona tuttavia, ma una piccola possibilità c’è ancora.”
Le parole del pilota di Töysä lasciano presagire un maximum attack fino alla fine dell’anno, per cercare di aggrapparsi fino all’ultimo, al gradino più alto del podio.
CITROEN. CHE NE SARA’ DI KRIS? – E’ una domanda che penso ci stiamo facendo in molti. Ed è freschissima, ma non una grande novità, la notizia del malcontento di Meeke della C3 evoluta, dopo gli aggiornamenti sviluppati da Mikkelsen. Dopo il successo in Messico, il pilota inglese ha collezionato moltissimi ritiri, un diciottesimo posto in Portogallo e un ottavo posto in Finlandia. Nelle altre gare l’abbiamo visto in difficoltà, spingendo sopra il proprio limite e il risultato è quello che abbiamo potuto constatare con i nostri occhi. Risultato che ha portato il team boss Matton ad una radicale ma necessaria decisione: chiedere a Kris di farsi da parte in Polonia, per far correre Andreas Mikkelsen.
Il suo ritorno in Finlandia è stato, oserei dire, quasi drammatico. Non era di certo il Meeke che eravamo abituati a vedere.
“[…] Non posso permettermi di infilarla tra gli alberi.”
Una dichiarazione a metà gara, che fa presagire ad un ultimatum nel caso la vettura fosse finita fuori strada di nuovo. Tuttavia possiamo pensare ad un cambio spontaneo, voluto. Vista la totale assenza di feeling con questa vettura è probabile che lo cerchi da un’altra parte. Ford? Probabile, se Ogier decide di fare le valige. Ed è uno degli spostamenti, a mio avviso, quasi sicuro.
HYUNDAI. POSIZIONI SICURE, MA NON TROPPO – Le prestazioni del belga Neuville sono, possiamo dire, al 100%. Lo possiamo vedere lottare per il titolo mondiale a pari merito con il pluricampione Ogier. Sarà sicuramente una presenza fissa nei prossimi anni nella casa coreana, capace di ottenere ottimi risultati. Chi balla nel manico, se così si può dire, sono i due compagni di squadra. Sordo e Paddon.
Il kiwi, dopo una partenza di stagione discreta, tralasciando l’incidente avvenuto al Montecarlo dove perse la vita un fotografo, ha intrapreso un rapido calando, non riuscendo più a trovare un equilibrio tra se e la propria Hyundai i20.
Lo spagnolo, sta letteralmente arrancando tra le prove speciali di questi ultimi rally, ma dalla sua parte vediamo l’asfalto, grande amico, dove ha sempre tirato fuori il meglio di se.
Per questo motivo è forse più facile una partenza di Hayden, rispetto a Dani, lasciando così il posto ad un eventuale Ogier. Automaticamente, per chiudere il cerchio del ragionamento collochiamo Paddon in Citroen accanto a Breen.
E gli altri direte voi? Tanak avrà un posto, che si terrà stretto, in Ford viste le ottime prestazioni affiorate quest’anno e alla fine dello scorso anno. Attualmente al terzo posto nel mondiale, ha ancora qualche chance, come l’avversario Latvala per poter cercare di accaparrarsi il titolo. Mikkelsen è un’altra grandissima incognita alla quale non si riesce a dare risposta. Potrebbe esserci uno scambio di posti, eventuale, con l’ex compagno di squadra Meeke. In questo caso quest’ultimo sarebbe letteralmente a piedi.
Mancano ancora quattro gare alla fine di questo mondiale 2017. Si prospetta combattuto e pieno di emozioni fino all’ultima speciale dell’Australia. Questo è un piccolo prospetto di quello che potrebbe succedere per l’anno prossimo, visto il susseguirsi di eventi. Come molti sanno il rally di Finlandia ha sempre segnato il “punto di non ritorno”, dove la maggior parte dei giochi sono fatti; ma non quest’anno. L’incertezza è tanta e il fiato rimane sospeso. Chi sbaglierà per primo tra il belga e il francese? E soprattutto Latvala o Tanak saranno in grado di mantenere la calma e sorprendere i due sfidanti con un sorpasso all’ultimo istante?
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