- 301shares
- Condividi
- Newsletter
Breve introduzione: ci siamo divertiti, e tanto, durante lo scorso weekend. Perchè le nuove WRC vanno veramente forte e i veloci sterrati polacchi aiutano ad esaltarne ancora di più queste caratteristiche. Basta fare un giro su Youtube per vedere filmati con passaggi veramente da brividi e molte volte a noi profani del volante viene da chiedersi: ma come caspita fanno quei matti ad andare così forte?
Certo, il maltempo ha aiutato a rallentare almeno in parte le velocità medie delle vetture, che probabilmente avrebbero creato non poche polemiche come d’altronde già successo durante questa stagione. Purtroppo però, come in ogni bella fiaba, esiste anche l’altra faccia della medaglia. La questione sicurezza, tanto cara ai vertici del WRC e più volte messa in discussione durante questo evento. Una leggerezza che potrebbe costare alla Polonia la presenza nel WRC 2018, soprattutto visti i fatti di Montecarlo che hanno ulteriormente messo il mondo dei rally sotto i riflettori, in negativo.
E’ di oggi la notizia, pubblicata da Autosport, secondo la quale il Rally di Polonia, che aveva già avuto un ammonimento nel 2015 per il controllo del posizionamento degli spettatori, sia sotto investigazione visto quanto accaduto nella tre giorni di gara.
Pubblico malposizionato e a pochi centimetri dalla strada senza seguire le indicazioni dei marshal, fino ad arrivare alla camionetta dei vigili del fuoco libera di entrare in speciale contromano per la quale solo la buona stella di Fabio Andolfi ha evitato un incidente che avrebbe avuto dell’incredibile. Tutte situazioni che non sono passate inosservate agli occhi di Jarmo Mahonen.
“Ci sono stati dei problemi di sicurezza durante il weekend di gara. Investigheremo su ogni situazione e trarremo presto le nostre conclusioni. Siamo fortunati che non sia successo niente, ma tutto ciò non deve fare parte dei rally.” Secondo Mahonen, la colpa va ricercata anche negli spettatori “casuali” a cui “manca la cultura nel seguire una gara come invece abbiamo in Scandinavia. A loro interessa esclusivamente essere il più vicino possibile alle vetture. Posso dire che per Michele (Mouton, delegata FIA per la sicurezza) è stato un weekend veramente impegnativo“.
A quanto pare, è alto anche il malcontento tra le squadre, in particolare Hyundai e Citroen che senza mezzi termini sembrano spingere per l’estromissione della prova polacca dal mondiale.
“Quello che è successo è incredibile” – le parole di Michel Nandan, a cui fa eco Yves Matton “La sicurezza è importantissima, non si possono fare dei compromessi“. Autosport ha raccolto anche la voce di un pilota di punta: “Sarà difficile tornare a correre in Polonia. Non ha alcun senso, la gente non riesce a capire che la macchina potrebbe finire in qualsiasi direzione“.
Interrogato sui fatti, ha provato a difendersi il portavoce del Rally di Polonia, Andrzej Borowczyk: “per quanto riguarda la camionetta dei vigili del fuoco, si è trattato di un errore umano. Sul luogo era presente la polizia ma nonostante questo e le barriere l’autista ha proseguito la sua corsa“. Borowczyk resta però fiducioso sulla presenza della gara nel mondiale rally: “Avete visto quanto pubblico era presente sulle speciali (quasi 100’000 persone secondo le stime NdR)? Abbiamo richiamato tantissima gente ed è per questo che sono sicuro che l’anno prossimo saremo di nuovo qui“.
Non ci resta che aspettare e vedere le decisioni della safety commission del WRC.
Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.