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Dakar 2017: 4^ Tappa tra le dune. Price fuori dai giochi.

La tappa odierna è stata caratterizzata dalla sabbia e dalle dune, ma non solo; infatti la distanza totale da coprire è stata di 521 km, dei quali solo 105 di trasferimento. I piloti anche oggi gareggiano ad altitudini piuttosto elevate; infatti non si scenderà sotto i 3000 metri s.l.m e i motori ne risentiranno parecchio. L’esperienza nel deserto, nella giornata odierna, la fa da padrone. Purtroppo diversi piloti hanno dovuto abbandonare la gara per rotture meccaniche o incidenti di discrete entità.

LE AUTO – Anche le auto perdono uno dei protagonisti. Al-Attiyah oggi non ha preso il via, il suo Hilux era troppo danneggiato dalla tappa di ieri. Anche oggi una Peugeot è davanti a tutti: Despres abbaglia tutti e rifila ben 10:51 alla Mini di Hirvonen, altra sorpresa di oggi.

“E’ semplicemente fantastico vincere una tappa dopo sole tre Dakar. […] E’ stata una giornata dura, a quell’altezza la vettura ha quasi il 40% di potenza in meno e per di più evitare di rimanere insabbiati non era semplice. […] Abbiamo seguito Carlos per diversi chilometri finchè in un tratto misto ha commesso un errore e si è cappottato. Spero sia qui a minuti e spero stia bene.”

Cyril Despres ci anticipa cosa è successo al “matador”. Dopo aver perso due ore, è riuscito a ripartire chiudendo la tappa con 2 ore e 19 minuti di ritardo dalla vetta. Roma sembra aver ritrovato le buon speranze e piazza la sua Toyota in 3^ posizione. Loeb e Peterhansel chiudono rispettivamente in 5^ e 4^ posizone. Quest’ultimo ha perso venti minuti, per essere finito in un buco. L’altra Toyota di De Villiers arriva in 6^ posizione.

La generale perciò vede ora in testa Despres, alle sue spalle Peterhansel e un gran recuper di Hirvonen in 3^ posizione. Seguono Loeb – Roma – Przygonski – De Villiers e Terranova.

 

LE MOTO E I QUAD – Nel bel mezzo della speciale l’australiano Price cade violentemente con la sua KTM, rompendosi il femore e finendo così la sua gara. Repentino l’intervento dei medici.

“Appena partito molti piloti si sono persi ed ero deconcentrato. Dopo 100 km avevo un ottimo feeling con la moto, ma non credevo di essere così veloce per vincere la tappa. […] Mi sono fermato appena ho visto Toby cadere rovinosamente; mi ha fatto vedere che per lui la gara era finita. […] Sono contento di aver vinto la tappa, ma spero vivamente che Toby stia bene.”

Walkner, vincitore della tappa odierna tra le moto

Commenta così l’avvenimento Walkner, che vince la tappa lasciando al secondo posto Barreda Bort a 2:02 minuti. La seconda guida Honda, Metge, arriva terzo davanti a De Soultrait. Più attardato Svitko, che paga oltre 8 minuti dalla vetta in 5^ posizione. Goncalves molto attardato in prova, infatti chiude solo 17esimo a più di 26 minuti dal leader. Anche il nostro connazionale Alessandro Botturi è incappato in una caduta, che l’ha costretto al ritiro.

Barreda Bort, dopo l’ottima prestazione di ieri, mantiene ancora la testa della generale. Alle sue spalle Quintanilla a 18:19 minuti, al terzo posto Walkner, che con la vittoria di oggi recupara. Svitko – Sunderland – Farres Guell e De Soultrait a seguire.

Tra i quad brilla Nosiglia, con un tempo di 6 ore, 6 minuti e 22 secondi. Al secondo posto Karyakin e dietro di lui, a 8 minuti, Domaszewski. Molto male Gonzalez, che dopo l’exploit di ieri, finisce in 12^ posizione a 44 minuti di ritardo; non meglio Casale, anche lui attardato in 9^ posizione.

La generale vede quindi al comando per un soffio Karyakin, seguito per 28 secondi da Casale e più distante a 3 minuti Vitse. Gonzalez scivola in 8^ piazza.

I CAMION – Iniziano a giungere al traguardo anche i camion. De Rooy per la prima volta da Lunedì si trova a suo agio vincendo la tappa di oggi. Mardeev con il suo Kamaz va altrettanto forte, ma non abbastanza. Infatti chiude in 2^ piazza a soli 30 secondi di distacco. Giornata no per Nikolaev che arriva al traguardo della tappa con 23:29 minuti di ritardo. Anche Sotnikov paga sette minuti e si ritrova in 4^ posizione.

Nella generale Sotnikov rimane davanti, ma De Rooy riesce a portare il suo ritardo sotto il quarto d’ora. Al secondo posto Villagra e Nikolaev a chiudere il podio.