I piloti nella giornata di oggi sono partiti da San Miguel de Tucumàn per raggiungere San Salvador de Jujuy. La prova speciale è stata differenziata per i camion, infatti è stata solo di 199 chilometri, mentre per le auto, moto, quad e UTV è stata di 364 chilometri. La tappa odierna è stata caratterizzata dall’altitudine; passare dai 35° torridi ai 4° gradi alla quota di 4000 metri s.l.m è stata una sfida sia per i mezzi ma soprattutto per il fisico. Tuttavia dobbiamo precisare che la prova speciale è stata divisa in due: infatti dalla partenza si è affrontata la parte di speciale fino a ridosso del passo San Martin, per poi transitare nella zona “neutralizzata” e riprendere la tratta cronometrata superato il Passo, a circa 3800 metri s.l.m.
LE AUTO – Giornata intensa tra le auto, dove, grazie all’altitudine e agli ottimi piloti, si è svolta una notevole sfida tra benzina e diesel. Tuttavia, purtroppo, il team Gazoo è incappato in severi problemi; infatti tutti e tre i piloti del team si sono fermati per diverso tempo nella seconda parte della tappa. Il primo ad arrivare, il quale ha perso meno tempo, è Nani Roma, che chiude la tappa a 13:16 minuti dalla vetta. Vetta che è capitanata da Peugeot. Peterhansel attacca, ma il “matador” Sainz non molla e cerca di contrastare la furia francese. Alla fine della giornata si dovrà accontentare di un secondo posto a poco meno di 2 minuti. Dietro di lui il “cannibale” Loeb a pochi minuti di distacco. La prima Mini spunta al 4° posto con il rallysta Mikko Hirvonen e poco più indietro la quarta Peugeot con al volante Despres. De Villiers riesce ad arrivare al traguardo ma con più di 36 minuti di ritardo dalla prima Peugeot; difficile domani recuperare tutto il tempo perduto. Sembrerebbe quasi gara finita per il qatariota Al-Attiyah, che con la sua Toyota si è dovuto fermare ben due volte nella prova speciale, arrivando così 32esimo e con oltre due ore di ritardo da Peterhansel.
La Panda di Verzelletti ha rotto le colonnette dello sterzo nel bel mezzo della speciale. Il camion dell’assistenza ha raggiunto la vettura, la quale dovrebbe riuscire a giungere all’arrivo.
Per ora la classifica generale vede ancora Loeb in testa, attaccato al paraurti Sainz a 42 secondi e in 3^ posizione Peterhansel a 4:18 minuti. Al-Attiyah con i problemi avuti oggi scende in 25^ posizione. Guadagna invece Hirvonen che sale in 4^ posizione.
LE MOTO E I QUAD – Grande giornata oggi per lo spagnolo Barreda Bort, che parte a tutto gas mantenendo la prima posizione , dall’inizio fino alla fine della giornata. Price, leader della scorsa tappa, attardato nelle prime battute della giornata, è costretto ad inseguire; con un recupero quasi impossibile riesce a chiudere solo 8°, a oltre ventidue minuti dal leader odierno. Brilla invece Sunderland; infatti l’inglese riesce a guadagnarsi un ottimo secondo posto a 13:29 minuti, subito dietro di lui a 3 minuti troviamo il francese Renet, altra sorpresa odierna. Svitko, in sella alla KTM, anche oggi lo ha segnato una brutta giornata, chiudendo solo in 11^ posizione. Davanti a lui Walkner per 1 minuto scarso. Il pilota sud americano Quintanilla chiude a 17:20 minuti dalla vetta. Il nostro Alessandro Botturi chiude la giornata in 20esima posizione, scendendo in classifica generale fino alla 18esima. Jacopo Cerutti, altro biker italiano, si è ferito alla mano nella prima parte della tappa; incerta la sua partenza domani.
A questo punto la classifica generale si ribalta nuovamente: Barreda Bort in testa dando 10:20 minuti a Sunderland, secondo, a seguire Goncalves – Quintanilla – Price.
Tra i quad ottima gara per Gonzalez che porta a casa la vittoria di tappa. Segue Casale a 4:41 minuti e al terzo posto Machacek. Copetti piuttosto attardato, con quasi mezz’ora di ritardo dalla testa. La classifica generale vede Casale in testa, seguito da Gonzalez e Copetti. Dutrie rimane 4° ma Machacek risale in 6^ piazza.
I CAMION – Giornata nera per Van den Brink; pochi chilometri dopo la partenza della seconda parte di tappa, il Renault si ferma per parecchi minuti; segno che le speranze di ripetere il successo del giorno precedente e di mantenere la testa della generale sono sfumate. All’1:50 (GMT) non è ancora arrivato al controllo orario di fine speciale. Tutto a vantaggio di Nikolaev che spinge il suo Kamaz alla vittoria di tappa, sverniciando Kolomy dietro di lui per soli 48 secondi. Van Genugten chiude 4°, seguito da Villagra. Male Loprais, il quale attardato in prova, paga un ritardo di 29:55 minuti dal leader di tappa; De Rooy non da meno, attaccato in 18^ posizione al Tatra del ceco.
La generale vede così Kolomy in testa, seguito a ruota da Nikolaev, Villagra – Viazovich – Versluis a seguire più distanti.
Domani si giungerà a Tupiza; tappa quasi tutta di speciale, con i suoi 416 chilometri. I restanti 105 di trasferimento.