La Peugeot 208 del pilota di Quattro Castella e del navigatore di Pavullo (foto Dino Benassi) vince le due frazioni centrali e si riporta in testa con un vantaggio però irrisorio. Decisive le ultime tre prove speciali.
Vellani-Amadori sparano la doppietta (sportivamente parlando) e ribaltano la situazione: il 37° Rally Appennino Reggiano entra nella sua fase decisiva con una classifica che più corta non potrebbe essere, visto che i due equipaggi in lizza per la vittoria sono separati da tre, impalpabili, decimi di secondo. Davvero convincente la prova dei due a bordo della Peugeot 208 di classe R5, più bravi di tutti nelle insidiose condizioni presentate dalla prova di San Polo (strada umida) e di Buvolo (nebbia), sorprendendo Medici-Rocchi, presi invece in contropiede dalla nebbia. La vittoria sarà affare loro, a meno di clamorose sorprese dell’ultima ora.
Rusce-Battelli, infatti, rimediano in questa tornata di prove un divario praticamente irrecuperabile. Continua la convincente prestazione di Tosi-Del Barba, resta fortemente incerta la lotta nelle varie classi in gara. Non c’è storia, invece, tra le Autostoriche: Tonelli-Debbi (Ford Escort) hanno un vantaggio enorme sul primo inseguitore.
PROVA SPECIALE 4 – SAN POLO (7. 85 KM): SULL’UMIDO SI ESALTA VELLANI
La gara riprende a San Polo e qui, su strada inumidita da qualche goccia di pioggia prima del via, Vellani-Amadori – più a loro agio dopo alcuni cambiamenti di assetto alla Peugeot 208 – pareggiano il conto delle vittorie parziali a quota due segnando un 5’16”1 (più lento di 2”4 rispetto al passaggio precedente). Rusce-Battelli chiudono il quarto appuntamento con il cronometro a 2”5, mentre Medici-Rocchi perdono 3”2 e, dunque, vedono eroso il proprio vantaggio ad appena nove decimi (Rusce resta a 15”). Penserini-Romei sono buoni quarti ma con distacco di quasi 2” al km, Milioli-Maletti li seguono a mezzo secondo, precedendo di un soffio Carretti-Bonilauri. Zampata di D’Arcio-Gozzo, settimi (e, con questo, di nuovo a ridotto dei leader di A7 Severi-Costi, qui solo 15°), bene Belli-Albertini i quali, per la prima volta, si mettono dietro Pini-Pellegrini: tra i due rivali di classe R4, i concreti Saccheggiani-Benassi – per la prima volta primi tra le due
ruote motrici – e Gatti-Mori (che pagano 40” di penalità per ritardato uscito dal parco assistenza). Tosi-Del Barba, 13° dietro a Grazioli-Palù (sempre in difficoltà il veterano di Canossa), precedono Razzini-Marcomini i quali regolano i brillanti Giorgini-Prete (Peugeot 208) e, con i 6” rifilati a Montanari-Tamagnini, allungano a 10” scarsi di vantaggio in R2B. In N3, prosegue il solido cammino dei lombardini Ortelli-Barelli, stavolta davanti ai sorprendi esordienti locali Leoni-Marciani e Ferrarini-Pè.
Poker di successi tra le affascinanti ‘storiche’ per Tonelli-Debbi (Ford Escort): stavolta la vettura più vicina è l’auto gemella di Davide e Luciano Tonelli, a 36”. Ora il vantaggio ammonta a 2’30” su Giuseppe Bottoni-Ranno. Il cambio appieda la BMW 323 di Immovilli-Marchi.
PROVA SPECIALE 5 – BUVOLO (14,2 KM): LA NEBBIA NON SPAVENTA VELLANI
La splendida sfida si sposta a Buvolo e, sui 14,2 km che chiudono il secondo round di prove, Vellani-Amadori ribaltano la situazione: a loro anche questa frazione (9’41”6) e, grazie al 1”2 rifilato a Medici-Rocchi (che lamentano a fine prova la presenza di nebbia a banchi in alcuni tratti di pova), si portano in testa con tre decimi di margine. I 15” incassati raddoppiano il divario di Rusce-Battelli, ora distaccati di 30” e ormai senza più velleità di successo. Il quarto miglior tempo è, alla pari, per Carretti-Bonilauri e Tosi-Del Barba, di nuovo strepitosi e imprendibili lepri tra le vetture a due ruote motrici. Dietro di loro, Penserini-Romei proseguono la loro gara positiva, nonostante problemi al cambio, precedendo Belli-Albertini (che ora hanno nel mirino Pini-Pellergini, davanti per soli 0”5) e Milioli-Maletti; D’Arcio-Gozzo, noni, passano in testa alla A7, bella la decima prestazione di Giovani-Aldini (Renault Clio-R3C). Rivoluzione in R2B: Turrini-Bucciarelli, secondi dietro a Giorgini-Prete, balzano in vetta alla classe con meno di 5” sui reggiani vincitori della prova, mentre incassano quasi 50” Montanari-Tamagnini (testa-coda) e Razzini-Marcomini (servosterzo ko) che, così, retrocedono in quarta e terza posizione, ad oltre 30” dai modenesi a bordo della Citroen C2. Quasi 7”5 separano i primi due di N3: Ortelli-Barelli s’impongono di nuovo su Frazzani-Altomonte, sui quali ora il vantaggio in classifica generale è di 20”.
In N2, continua la solida marcia di Guglielmini-Cuoghi Costantini, che rifilano stavolta un buon mezzo minuto ai pur positivi Dodaro-Ponti (il pilota della Citroen Saxo è al rientro dopo due anni d’inattività) ed ora vantano sugli stessi ormai 45” di margine. Bene Ravazzini-Sforacchi (Citroen Saxo), buoni terzi.
Si ferma prima di entrare in prova Davide Gatti, il cui tribolatissimo rientro alle gare si rivela un’autentica via crucis – totale assenza di feeling con vettura e pneumatici – che il pilota decide d’interrompere a metà gara. La gara delle autostoriche registra il quinto successo di Tonelli-Debbi con 1’20” su Bottoni-Ranno (staccati in generale di 3’50”).
LA CLASSIFICA DOPO CINQUE PROVE (PRIMI DIECI):
1° Vellani-Amadori (Peugeot 208-classe R5) in 33’28”7, 2° Medici-Rocchi (Ford Fiesta-RRC/S2000) a 0”3, 3° Rusce-Battelli (Ford Fiesta-R5) a 30”5, 4° Carretti-Bonilauri (Ford Fiesta-R5) a 1’13”8, 5° Penserini-Romei (Peugeot 207-S2000) a 1’18”3, 6° Tosi-Del Barba (Renault Clio-R3C) a 1’25”1; 7° Pini-Pellegrini, 8° Milioli-Maletti (Peugeot 207-S2000) a 1’34”9, 9° Belli-Albertini (Mitsubishi Evo X-R4) a 1’35”3, 10° Saccheggiani-Benassi (Renault Clio-R3C) a 2’01”4.