Il pilota di Pisogne, centra l’obiettivo di vincere la cronoscalata Malegno Ossimo Borno, al volante della Osella PA 2000 Evo nei colori del Team Mille Miglia
Gara appassionante la quarantaseiesima edizione della cronoscalata organizzata da Automobile Club di Brescia. Gara intensa per i piloti e per i tanti appassionati che si sono riversati lungo gli ottomila e più metri del tracciato di gara, occupando tutte le postazioni predisposte dagli organizzatori, proprio come succedeva negli anni passati.
Infatti, i prati nelle zone circostanti il percorso di gara, sono stati punteggiati da colorate tende degli appassionati bresciani, accorsi ad assistere la competizione sin dai giorni precedenti.
Ed i tanti spettatori sono stati premiati dallo spettacolo offerto dai 128 partecipanti la gara. Lo show delle gare in salita, ha animato la tre giorni in Valle Camonica, con i piloti impegnati a sfidarsi in serrati duelli, con le più affascinanti vetture della velocità, una su tutte: la bellissima Wolf GB Honda, un bolide costruito dalla bresciana Avelon Racing dei Bellarosa, su specifiche di Formula 1 con la quale ha corso Ettore Bonara, il patron dell’Autodromo di Franciacorta Daniel Bonara.
Ha vinto un figlio di questa terra votata all’automobilismo. Un pilota di Pisogne, con licenza sportiva dell’Automobile Club Brescia, campione in pista con Lamborghini prima ed oggi in lizza per il campionato italiano Gran Turismo con una Ferrari 458: Mirko Zanardini. Un ragazzo che ha mosso i primi passi proprio nel CIVM alla Malegno Borno. Il pilota della Brescia Rally ha vinto contro un dei più acclamati eroi della specialità: Fausto Bormolini, il livignasco che ha lottato duro con il camuno ma con i piccoli problemi di stabilità della nuovissima Reynard K02.
“Sono contento della affermazione, ci tenevo poterla conseguire nel ricordo dell’amico Andrea Mamè e delle vittime del terremoto in Umbria.” Queste le prime parole di un ragazzo che corre con il cuore. “Non è stato facile, Fausto è un gran campione e mi ha tenuto sotto pressione sino all’ultimo metro. Sono contento della prestazione anche perchè l’ho ottenuta con una Osella PA 2000 che ho guidato per la prima volta durante le prove di ieri, e non è mai facile andar forte alla Malegno Borno. Nella seconda manche, la visiera del casco ha lasciato entrare dell’aria e questa mi ha fatto appannare la lente contatto dell’occhio destro ed ho rischiato di andare a muro, per fortuna ero riuscito andar forte nella prima manche”
Zanardini firma il miglior tempo nella prima manche e di giornata in 3’51″14, poi 3’54″90 nella successiva e vince con il tempo totale di 7’46″04. Bormolini è secondo nella prima salita e primo nella seconda, ma nel computo generale è secondo a 1″96. Ritirato nel corso della prima manche, per rottura del motore, non si classifica Michele Fattorini, mentre è terzo sul podio il trentino Bottura, su Osella Fa30 Zytek a 18″79. Il giovane Turatello vince il Gruppo CN con la Osella PA 21 S.
Soretti è primo di E1 Italia, con la Subaru Impreza. Ragazzi s’aggiudica il Gran Turismo con la Ferrari 458. Gran prestazione del camuno Ilario Bondioni che s’aggiudica la Racing Start con la Mini Cooper ed è ventottesimo assoluto. Il gruppo N è vinto da Luca Tosini, su Honda Civic, mentre Lino Vardanega accusa una toccata nella prima salita.
In gruppo A affermazione di Fattorelli con la Honda Civic.
Classifica assoluta: 1. Zanardini (Osella Pa 2000 Evo2) in 7’46″04; 2. Bormolini (Reynard K02) a 1″96; 3. Bottura (Osella Fa30 Zytek) a 18″79; 4. Napione (Reynard K02) a 26″15; 5. Zandonà (Formula Reynard 883) a 31″98; 6. Turatello (Osella Pa21s Evo) a 34″26; 7. Graziosi (Tatus Formula Master) a 37″28; 8. Pedrotti (Formula Renault) a 40″27; 9. Manzoni (Osella Pa21 Evo) a 41″08; 10. Falcetta (Norma M20 Evo) a 41″7
Andrea Fiume s’aggiudica il Trofeo Vallecamonica Classic
A bordo della Osella P A 8/9, il milanese del Team Italia s’aggiudica la gara per Auto Storiche organizzata da Automobile Club Brescia, firmando anche il 3 Raggruppamento.
E’ stata una gara vinta di rimonta, quasi fosse un modo di ribadire la propria competitività sul tracciato che da Malegno, attraversa Ossimo e porta al traguardo di Borno, agguantata con grinta e determinazione da Andrea Fiume. Partito male nelle prove ufficiali, dove ha toccato le protezioni laterali nel corso del secondo turno, il milanese del Team Italia non è riuscito nella prima salita di gara a scrollarsi di dosso le incertezze, rimediando un tempo non soddisfacente, lasciando la leadership e la speranza di vincere a Maurizio Sbrilli. Una seconda manche, affrontata con una ritrovata determinazione e convinzione, ha permesso a Fiume di firmare fissare il crono assoluto in 4’38″04, migliorando il rilievo di ben otto secondi rispetto il parziale precedente, superando Sbrilli nella generale, vincendo la gara per 1″51 “E’ una bella soddisfazione” Ammette il vincitore “vincere nella gara che corro da tanti anni, gara bellissima e difficilissima che non perdona alcun errore.”
Con la Chevron B23, Maurizio Sbrilli ha sperato sino in fondo di poter mettere le mani sulla gara “Certo che ci ho provato sino all’ultimo, ma mi aspettavo che Andrea attaccasse. Sono contento di aver concluso sul podio la gara di Borno.” Il bresciano ha vinto il 2. Raggruppamento.
E’ il lecchese Emanuele Aralla salire sul terzo gradino del podio aggiudicandosi l’alloro del 5. Raggruppamento a bordo della Formula Renault Jpe Europa.
S’avvicina al podio assoluto il bresciano Tiziano Romano, quarto assoluto e primo del quarto raggruppamento, al volante della Bogani Sport Nazionale, precedendo Borboni con la Fiat Ritmo 130 Abarth e Trentini, con la Gi.Pi. Sport
Il primo raggruppamento è vinto da Castagno, su Mercury Lotus Sport, davanti a Ravelli Damioli, con la Lancia Fulvia Coupè ed a Zardini, su Fiat Abarth 695 Ss