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Anna Andreussi: un appello per migliorare insieme

Conosciamo tutti chi è Anna Andreussi, compagna di sedile e nella vita di Paolo Andreucci, per nove volte vincitori del Campionato Italiano Rally.

Nella giornata di oggi Anna ha deciso di appellarsi all’aiuto dei social network per inviare un messaggio diretto ai licenziati nel tentativo di raccogliere proposte ed idee per migliorare il rapporto di collaborazione tra tutto il movimento-piloti e la Federazione, che vi riportiamo qui di seguito:

Buongiorno ,
utilizzo Facebook per meglio capillarizzare la mia richiesta :
il 26-27 luglio saro’ a Roma per il consiglio sportivo nazionale.
Come rappresentante dei piloti Rally ,vorrei raccogliere proposte, suggerimenti, opinioni da parte Vostra per iniziare un percorso di maggiore dialogo e collaborazione tra “noi” e la Federazione a cui apparteniamo.
Vi chiedo di scrivermi , se volete, a: anna.andreussi@gmail.com. , indicando oltre a nome e cognome anche il num di lic.
Parliamo di Rally senza polemiche ed eccessi per migliorare e poter dare a questa disciplina l’importanza che merita nell’ambito sportivo automobilistico.

Anna Andreussi .

Un appello se non addirittura una richiesta di aiuto nel tentativo di trovare unità d’intenti e collaborazione, espressa da uno dei personaggi più affermati nel panorama rallystico italiano, nata probabilmente per dare voce a quei pensieri che molte volte sono caduti nel dimenticatoio e mettere in luce quanto sia interesse di tutti proporre e trovare nuove soluzioni che possano portare ad un miglioramento nel rapporto tra le parti e dell’intero movimento.

Abbiamo a nostra volta contattato Anna, in quanto crediamo che oltre al rapporto tra i licenziati e la Federazione sia giusto che anche chi vive il rally sul ciglio della strada debba esprimere il proprio parere su cosa servirebbe per migliorare, sia a livello regolamentare (come ad esempio se è giusto insistere sul CIR in formato Gara 1 e Gara 2, l’esclusione dei WRC nelle gare titolate) sia a livello strutturale (l’elevata frammentazione dei campionati), per cui è nostro dovere aiutare Anna per diffondere la sua richiesta.

Vogliamo ora sentire la vostra opinione: di cosa ha bisogno il movimento-rally in Italia per ritornare ai fasti di un tempo?