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A dieci giorni al via della 97^ Targa Florio, alcuni grandi nomi del rallismo nazionale hanno descritto le prove speciali della 97^ Targa Florio, che saranno teatro della settima prova del Campionato Italiano Rally in programma il 28 e 29 settembre.
Descrizione PS 1 – 5 – 9 “Targa” (Km 13,40)
Descrizione Totò Riolo 3 volte vincitore della Targa Florio
La Targa prende il via sulla SS120 prima delle “case del cardellino”. La prova parte da una discesa con tornante ampio sulla destra. Subito dopo inizia un tratto sconnesso caratterizzato da una serie di sinistra-destra da affrontare a ritmo sostenuto. Terminata la serie, a circa 1,8 km dallo start, si affronta il primo tornante a sinistra, molto impegnativo. Qui inizia la parte del fondo valle. Prima tornante a sinistra, dunque, e subito dopo un altro a destra che immette nel tratto che va verso il ponte. A circa 4 km dall’inizio prova comincia il tratto in salita con ancora due tornanti raccordati da una parte molto veloce e anch’essa caratterizzata da avvallamenti. Quindi si affronta il bivio dell’inversione di Sclafani, dove inizia un’altra tipologia di tracciato: la strada si restringe e si sale per una serie di dieci tornantini molto stretti dove si abbassano notevolmente le medie orarie della speciale. Nonostante ciò resta uno dei tratti più spettacolari della prova che si arrampica per circa tre chilometri fino alle terme di Sclafani Bagni. Subito dopo si affronta l’ultimo tornante delle terme a sinistra e inizia un altro tratto sempre molto stretto che immette sulla strada che collega Sclafani con la SS120 lasciata alla prima inversione. Qui il percorso torna a scendere ed è caratterizzato da un salto molto importante e da una nuova serie di avvallamenti. È un tratto molto scorrevole dove sulle asperità è cruciale non fare danni e che, dopo una destra molto impegnativa sempre in discesa, si conclude al secondo bivio che reimmette sulla SS120 (a circa 9,5 km dal via). Si torna dunque sulla strada teatro della vecchia Targa, ancora molto impegnativa e dove è fondamentale arrivare con pneumatici non in crisi dopo il passaggio sui tornantini, perché parte misto-veloce molto tecnica con una serie di curve da raccordare fino ad arrivare al tratto sotto al costone che porta verso il bivio di Caltavuturo. È uno dei posti più belli, sia perché teatro di tante sfide della vecchia Targa sia per gli spettatori, in quanto si possono vedere circa 2,5 km della speciale (tutta la parte sotto al costone e il fine prova). Dopo due tornanti il tratto si conclude al bivio di Caltavuturo, dentro al quale sarà creata una chicane artificiale, e da lì altri 200 metri prima del traguardo.
Caratteristiche/Setup
La Targa è una delle prove più rappresentative dell’evento. È molto tecnica ed è fondamentale trovare il giusto assetto e il feeling con la gomma, perché è sempre un fondo molto scivoloso e perché è importante non metterla in crisi nella parte finale. Per un rally è una tipologia “veloce” di prova speciale, eppure il setup necessita regolazioni piuttosto morbide perché un’auto troppo rigida non rende al meglio sulle tante asperità presenti. Proprio per gli avvallamenti prodotti dalle piogge, nel tempo ci si è dovuti adeguare alla strada ed è probabile che sarà così anche quest’anno, dove ancora una volta servirà trovare l’equilibrio migliore tra le varie componenti citate.
PS 2 – 6- 10 “COLLESANO” (Km 14,40)
Descrizione Andrea Nucita Campionae Italiano Rally Junior 2012
La prova parte lungo un tratto in salita abbastanza veloce ma stretto cui seguono una decina di curve lente sinistra-destra, in cui occorre stare parecchio concentrati. Ci sono cambi di illuminazione dovuti all’ombra degli alberi che cingono il tracciato. Si arriva ad un tratto medio veloce pianeggiante con delle sconnessioni dove bisogna tenere la macchina bene in linea. Dal km 4 circa c’è un cambio di grip e la strada inizia ad allargarsi leggermente. In questa metà prova il pilota può fare la differenza. Dal km 8 affrontiamo alcuni sali scendi dove non abbiamo molta visuale ma da cui usciamo in sesta marcia, molto veloci e dove bisogna stare parecchio attenti. Subito dopo inizia un piccolo tratto in discesa di un chilometro con curve veloci e cieche che ci immettono agli ultimi 3 km della prova e dove troveremo due chicanes. La prima barriera è all’uscita di un sinistra in cui bisogna trovare la traiettoria migliore perché l’ingresso alla chicane è proprio a sinistra facendoci chiudere la traiettoria. Poco oltre affrontiamo il bivio a sinistra, molto veloce dove superiamo l’altra chicane. L’ultimo chilometro della prova è quello dove c’è molto pubblico. Una caratteristica di quel tratto sono i muretti bassi coperti da foglie e piante che rendono il fondo sporco e scivoloso sino a fine prova. Si arriva a Collesano lungo un tratto in leggera salita. L’asfalto è in questa prova è più abrasivo rispetto alle altre.
Caratteristiche/Setup
La Collesano, come tutta la “Targa” non è sconnessa ma è piena di avvallamenti, per cui ci vuole una macchina sincera e dura perché deve fare meno movimenti possibile. È comunque una prova da poco grip. I rapporti vanno regolati su un cambio medio. Sul fronte coperture, occorre una mescola dura con un tempo sereno e temperatura nella media del mese di settembre. Nel caso di condizioni avverse coperture ed assetti vanno regolati di conseguenza.
Prova Speciale 3-7-11 “Piano Battaglia” km 13,70
Descrizione Paolo Andreucci 7 volte Campione Italiano Rally e 6 volte vincitore della Targa Florio
“È una prova che sembra quasi una corsa in salita, la carreggiata è larga ed doppia corsia. Per non lasciare secondi preziosi sul tracciato bisogna far bene le traiettorie. Da un punto di vista tecnico, tra quelle del Targa è forse la più tecnica perché le curve sono sempre guidate. Lo start e comunque la parte iniziale è impari ed in leggera discesa, sino a quando poi la pendenza cambia e si affronta la salita dove troviamo una serie di tornantoni che vanno affrontati con un lavoro di sterzo preciso, senza molte correzioni. La parte finale è meno guidata e velocissima. Si tratta una prova speciale molto scorrevole, davvero simile ad una gara in salita. Molto bella, senza tagli, dove il pilota tira fuori in sostanza le proprie doti velocistiche. Ci si diverte parecchio”.
Caratteristiche/ Setup
“È una prova molto veloce, quindi occorre una macchina che abbia un assetto in grado di star bene su curve veloci, di conseguenza vanno bene regolazioni leggermente più dure. Per le coperture va bene una mescola media, perché difficilmente si incontra tempo bagnato, dato il clima che in Sicilia risulta essere sempre mite anche in questa stagione”.
PS 4-8-12 “Polizzi” (8,70 km)
Descrizione di Umberto Scandola Campione Italiano Rally 2013
La prova, in discesa, inizia in uscita da Polizzi Generosa proseguendo verso Scillato e nelle prime centinaia di metri presenta subito due ampi tornanti a destra. Primo tratto misto e piuttosto in discesa dove sarà bene valutare le frenate, soprattutto nelle curve più strette, e per il grip fare attenzione ai cambi di asfalto, presenti dopo la prima chicane artificiale (1,5 km circa dal via). Da qui aumentano gli avvallamenti e la vegetazione intorno (in caso di pioggia aumenterebbe il grado di scivolosità). Intorno ai 2,5/3 km la strada diventa quasi pianeggiante per poi tornare a scendere maggiormente fino alla seconda chicane (metà prova), molto stretta e sconnessa. Si riprende a scendere affrontando una serie di curve molto veloci. Torna più folta la vegetazione, che caratterizza il tratto, e due sono i punti dove prestare particolare attenzione: una curva a sinistra veloce ma molto sconnessa con a seguire subito dopo un’altra che invece chiude e un’altra curva che stringe dopo un tratto molto scorrevole. A circa 6 km dallo start si affronta la terza chicane, più larga e meno impegnativa della precedente. Da qui di nuovo un tratto misto-veloce dove fare attenzione a curve che chiudono e alcuni dossi fino alla parte finale della prova probabilmente la più sconnessa e guidata e che nelle ultime centinaia di metri sale leggermente.
Caratteristiche/Setup
La Polizzi è una speciale che rispetta le caratteristiche della Targa: tratti in discesa sconnessi con ripetuti avvallamenti (da prendere bene in considerazione durante le ricognizioni) caratterizzati da strada larga a due corsie dove è importante far scivolare l’auto e rispettare le traiettorie in una guida quasi “da pista”. Un fattore positivo è la mancanza di possibilità di effettuare “tagli” sul percorso: la strada rimarrà dunque piuttosto “pulita”. Necessita di un setup basso ma prestando attenzione alle asperità per non toccare e subire reazioni scomposte della vettura, alla ricerca dell’equilibrio tra rapidità nei cambi di direzione e altezza da terra.