La gara ha conosciuto il costante controllo della leadership da parte dei coniugi di Bagni di Lucca, andati al comando dalla “piesse” spettacolo di ieri per poi andare a vincere tutte e sette le prove in programma. Bagarre spettacolare tra il locale Gasperetti ed il massese “Ciava” per il posto d’onore. Tanto pubblico ed una temperatura mite hanno decretato il successo della manifestazione.
Gabriele Lucchesi e sua moglie Titti Ghilardi con la loro Peugeot 207 S2000, hanno vinto oggi il 31^ Rally degli Abeti e dell’Abetone, sesto atto del Challenge di VI zona. E’ stato un vero e proprio dominio, quello dei coniugi di Bagni di Lucca, cui la vittoria sfuggì lo scorso anno, con una condotta di gara tanto grintosa ed aggressiva ed esente da errori, anche ben supportati dalla due litri francese aspirata preparata da Ulivieri. Con essa avevano già vinto al “Valdinievole” un mese fa e sulla Montagna Pistoiese si sono aggiudicati tutte e sette le prove speciali in programma.
Lucchesi e Ghilardi hanno attaccato con decisione ieri pomeriggio durante la “Ronde” di Gavinana, già mettendo in chiaro le loro aspirazioni e da questa mattina con la prima tornata sulla ostica “Torri” hanno saputo realizzare un riscontro cronometrico importante riuscendo a spiazzare letteralmente una concorrenza che comunque era decisa a non lasciar loro tregua.
I vincitori dell’Abeti numero trentuno hanno sempre tenuto i nervi saldi e la mente lucida, proseguendo a macinare chilometri e successi in prova a ripetizione, arrivando a due impegni dal termine già con un vantaggio importante, 38”4 sui locali Gasperetti-Ferrari, al via con una Renault Clio R3, coloro che li sopravanzarono proprio nell’edizione 2012.
Gasperetti, che ha testato le nuove gommature Pirelli per le vetture R3, una volta capito che contro il lucchese non era possibile controbattere, a sua volta ha guardato a tenere sotto controllo “Ciava”, anche lui con una Peugeot 207 S2000, per consolidare “l’argento”. Per tutta la gara il veloce driver massese ha cercato di far suo il secondo posto senza però esito concreto ed alla fine ha saputo salire il podio, con merito, sul gradino più basso con una prestazione d’insieme decisamente positiva.
La gara, come consuetudine, complice un percorso altamente tecnico e selettivo, ha prodotto una notevole bagarre ai piedi dell’attico della classifica, con alla fine il quarto posto andato nelle mani del frusinate Mario Sul pizio, a bordo di una Abarth Grande Punto S2000, con la quale ha vinto la classifica particolare riservata alle vetture torinesi “dello scorpione”. E’ stata una gara decisamente in progressione quella di Sulpizio (debuttante in questa gara), che nelle due prove finali ha avuto un esito di spessore, riuscendo ad aver ragione dell’altro locale Davide Giordano, quinto con la sua consueta Mitsubishi Lancer Evolution, primo anche del Gruppo N. Il poliziotto di San Marcello ha corso tutta la gara con un assetto da sterrato, adattato alla meglio all’asfalto montano in quanto quello originario era danneggiato.
Sesta posizione finale per il vicentino di Schio Andrea Smiderle, alla sua prima gara con una Abarth ed anche alla sua prima esperienza sulla montagna pistoiese. Per la prima parte di gara ha sofferto l’adattamento alle strade proposte dal rally “piu verde d’Italia”, poi ha saputo interpretarlo al meglio, con una posizione finale di spessore.
Il fiorentino Massimo Cavalieri ha saputo portare al settimo posto finale la ammiratissima Mini Countryman RRC nonostante un feeling ancora da completare, ciò dovuto al fatto che svolge un’attività agonistica ridotta e la top ten finale è stata chiusa rispettivamente dal montecatinese Fabio Pinelli e dall’elbano Andrea Volpi, ottavo e nono entrambi con una Renault Clio R3 e dal cassinate Giuliano Fasili, decimo con la terza Abarth al via.
Di spessore la nuova prestazione del giovane lucchese Luca Panzani dodicesimo assoluto con la piccola Renault Twingo da 1600cc., primo della classe R2B nonché del monomarca riservato alla due volumi transalpina.
Tra i ritiri “eccellenti”, quello del laziale Corsetti (Mitsubishi Lancer Evo IX) fermato dal cambio a metà gara, del valdinievolino Giannini (stallonato un pneumatico e “toccato” il posteriore sulla PS2), il locale Beneventi (panne elettrica) mentre in categoria femminile è arrivata in solitaria la pratese Susanna Mazzetti (Renault Clio S1600)
ASSOLUTA: 1. Lucchesi-Ghilardi (Peugeot 207 S 2000) in 56’36.5; 2. Gasperetti-Ferrari (Renault Clio R3C) a 44.7; 3. ”Ciava”-Perna (Peugeot 207 S 2.0) a 56.8; 4. Sulpizio-Giammasi (Abarth Grande Punto S 2.0) a 2’26.4; 5. Giordano-Sichi (Mitsubishi Lancer Evo X) a 2’28.6; 6. Smiderle-Marchi (Abarth Grande Punto S 2.0) a 2’38.1; 7. Cavalieri-Bazzani (Mini Countryman R.R.C) a 3’07.6; 8. Pinelli-Tricoli (Renault Clio R3C) a 3’15.9; 9. Volpi-Massaro (Renault Clio R3C) a 3’20.9; 10. Fasili-Garzuoli (Abarth Grande Punto S 2.0) a 3’29.8;