Dov’eravamo rimasti? Ah, già, all’otto settembre. Questa la data che la Csai aveva comunicato alla Rally & Promotion dopo che l’organizzatore di Coli aveva chiesto alla federazione di anticipare la disputa della seconda edizione della sua Ronde (venendo incontro, lo ricordiamo, all’indicazione della Provincia di non far disputare la gara in un periodo a forte rischio pioggia).
Ma dopo aver inizialmente accettato il riposizionamento sul calendario, la Rally & Promotion ha impiegato poco tempo a fare quattro conti. E a valutare che la settimana prima si correrà la Ronde della Val d’Aveto – la quale, come ben sappiamo, è sì in Liguria, ma in realtà molto vicina al confine con la provincia piacentina – , mentre nel week-end ancora precedente è in programma il Valli del Giarolo: entrambe gare che, di solito, calamitano l’interesse di diversi piloti piacentini. Per di più, correre ad inizio settembre significherebbe per l’organizzatore chiudere tutto le pratiche organizzative proprio nei giorni in cui si disputerà il Circuito di Cremona (gli incartamenti finali devono essere in Csai due mesi prima della gara). Dunque, data peggiore dell’otto settembre non poteva saltare fuori.
E così, lo staff della Rally & Promotion si è rimesso in contatto con Roma: da Piacenza fanno sapere anzi tutto rigettato l’otto settembre e che la data ufficiale torna ad essere, almeno per ora, quella originale, cioè il 10 novembre. Ci sarà un nuovo cambiamento? Domanda da un milione di dollari, al momento la situazione è quantomai fluida. Allo stato attuale delle cose – stante il fermo rifiuto a far disputare la Ronde l’8 settembre – non ci sono date disponibili prima di quella definita lo scorso dicembre, visto che il Monte Caio si disputerà il 27 ottobre, nella prima data disponibile offerta dalla finestra temporale in cui si possono correre le Ronde. L’unica alternativa è che la Rally & Promotion chieda una deroga a Roma, facendo leva sulle oggettive difficoltà causate dalle frane occorse nei mesi scorsi; in questo caso, forse, la gara potrebbe andare in scena ad inizio ottobre. Ipotesi di non facile realizzazione, ma che potrebbe prendere quota qualora il rally dell’Appennino Reggiano, come temuto, venisse cancellato: in tal caso, da non escludere una conversione della corsa da Ronde a Nazionale (che peraltro è la tipologia con la quale era stato pensata questa competizione l’anno scorso).