Il giovane portacolori di Pomezia (RM), saldamente nella top ten provvisoria di gara, messo fuori causa dalla presenza di una chiazza d’olio nella terza prova speciale. Ingenti, i danni causati alla Peugeot 206 del portacolori di Happy Racer, uscito indenne assieme a Mirko Liburdi dall’impatto contro un albero.
Si è conclusa nel peggiore dei modi, la parentesi di Simone Di Giovanni al Rally del Carnevale, secondo appuntamento di 6. zona andato in scena venerdì 19 a sabato 20 aprile, a Lido di Camaiore (LU). Il diciannovenne pilota di Pomezia (RM), portacolori della scuderia Happy Racer, si è dovuto arrendere alle conseguenze dell’impatto tra la Peugeot 206 curata dal team di famiglia, la DGS Autosport, ed un albero presente lungo il terzo tratto cronometrato.
Ad obbligare la sfortunata traiettoria della vettura di classe N3, “portata” in gara con il copilota Mirko Liburdi, la presenza di sostanza oleosa situata nella sede stradale, nelle vicinanze dell’impatto. Una variabile che ha messo fuori causa la “francese” del giovane laziale, compromessa e “fuori dai giochi” proprio mentre la classifica provvisoria stava sentenziando una settima posizione assoluta ed una terza piazza tra “due ruote motrici”.
“Sono deluso – ha commentato a margine del ritiro Di Giovanni – e solo per fortuna non ci siamo fatti male. I commissari e gli operatori sui mezzi di decarcerazione hanno confermato la presenza di olio, riscontrata a seguito dell’incidente che mi ha coinvolto. I concorrenti partiti prima di me, non hanno constatato anomalie. Purtroppo, la curva interessata, era fuori dalla vista di qualsiasi spettatore o commissario. Si trattava della mia quarta gara in carriera, voglio sperare che non sia un atto compiuto contro di me, o contro il rally. Sono molto amareggiato”.
Una parentesi che potrebbe aver compromesso la programmazione sportiva del giovane laziale, interessato alla partecipazione dell’International Rally Cup proprio con la Peugeot 206 di classe N3.
Nella foto (copyright Valerio Incerpi): Simone Di Giovanni in gara al “Carnevale”.