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S2014 Proto: Più spettacolo, meno costi. Nasce una nuova categoria in Polonia

Tanti di voi si ricorderanno della Polo Proto e della Peugeot 208 Proto costruite dalla scuderia polacca Dytko Motorsport. Tanti di noi le avevano prese per delle WRC sia per l’aspetto visuale che per la spettacolarità con la quale percorrevano le prove durante i primi test.

In realtà pero’,erano un mix di modelli di serie e Mitsubishi Lancer Evo X. Le due Proto sono diventate una specie di bigliettino da visita di Dytko, ma poco dopo la Stec Motorsport ha costruito una Fabia Proto, che visualmente e’ praticamente uguale alla vecchia Fabia WRC. All’epoca queste vetture non potevano competere per nessun titolo nei rally, facendo parte della categoria OPEN. Venivano utilizzate come auto dimostrative o nelle salite.
Sappiamo tutti come sono messi i rally oggi, non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Ci sono paesi dove i rally sono popolari, si può correre praticamente con ogni mezzo che sia in linea con l’omologazione FIA perciò con poca spesa ci si può veramente divertire.
Ma chi vuole correre a livello agonistico ha sempre più difficoltà. I prezzi di gestione aumentano e con la crisi ci sono sempre meno aziende pronte a sponsorizzare.
Per fortuna, c’era qualcuno che ha pensato di cambiare le cose e ha investito tempo e denaro nello studio di una nuova vettura, basandosi sulle Proto elencate prima.
Questo “qualcuno” e’ lo staff della G4 Garage, una scuderia di Breslavia (sempre in Polonia) che e’ l’organizzatore della Castrol Edge Fiesta Trophy – il trofeo Fiesta R2 in Polonia. La G4 ha costruito una Ford Fiesta Proto.
Si tratta di una vettura basata sulla Fiesta di serie, che come le altre Proto e’ basata in parte sui componenti della Mitsubishi Lancer Evo X e in parte sui componenti della Fiesta di serie. Visualmente e’ simile ad una Fiesta WRC o S2000, sia fuori che dentro. Un appassionato attento però, noterà subito le differenze. La G4 e’ andata un po’ oltre la Dytko, montando un cambio sequenziale azionabile non solo con la leva, ma anche con 2 paddle stile F1 dietro al volante. Inoltre l’alettone posteriore e’ diverso da quello montato su una S2000 per non parlare della WRC.
Quale era l’obiettivo? Costruire una vettura che sia bella da vedere, spettacolare da guidare, potente, competitiva, ma sopratutto – economica. Secondo lo staff della scuderia i rally ultimamente sono diventati un po’ noiosi e li manca la spettacolarità di una volta, dove anche nei campionati nazionali correvano le WRC. Oggi i team non sempre possono permettersi di correre con delle WRC. Alcuni neanche con delle S2000. Le Proto infatti, costerebbero’ molto meno non solo di una WRC o S2000, ma addirittura meno di una Gruppo N, senza perdere la spettacolarità.

Dopo il successo del trofeo Fiesta R2, l’anno prossimo la G4 vorrebbe organizzare la Proto Cup, ovvero un trofeo delle vetture Proto, dove ogni pilota potrebbe competere non solo per il trofeo, ma anche peril titolo nazionale, non dovendo spendere una follia. La PZMot, il corrispettivo dell’italiana CSAI, ha infatti permesso dalla stagione 2013 di competere per il titolo nazionale anche alle vetture della categoria OPEN, alla quale appartengono le WRC e le vetture Proto.
I primi risultati sono ottimi. Il progetto Proto S2014 e’ stato presentato questo fine settimana durante il Rally Świdnicki. Tutti potevano vedere le vetture della classe Proto, sopratutto la Fiesta della G4, esposte nell’area del Trofeo Fiesta. Una delle proto, la Fabia di Stec, la si poteva ammirare nelle prove.

Per ora si sta ancora lavorando su questo progetto, ma i piloti presenti al Rally Świdnicki erano molto interessati a queste vetture e tanti di loro hanno espresso la volontà di correre con una delle macchine esposte. La G4, sta facendo un ottimo lavoro con il Trofeo Fiesta R2, coinvolgendo i media e dando tanta visibilità a questo evento. Tutti sono convinti che il Proto Cup sara’ un grande successo.
Così, con un minimo di buona volontà da parte dell’ente competente, e tanta passione e lavoro da parte di diversi team, è nata una nuova classe, che magari potrebbe andare fuori dai confini polacchi e arrivare anche in Italia.