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Con la vittoria di Alfonso Di Benedetto sono stati rispettati i pronostici della vigilia della seconda edizione del Rally Ronde Città delle Maccalube. Il pilota di Canicattì, insieme alla fidanzata Valentina Russo e la sua fedele Peugeot 207 Super 2000 curata dalla Ferrara Motors, ha vinto due delle quattro prove speciali, confermando ancora una volta il suo talento a bordo di questi potenti bolidi.
Il Ronde Città delle Maccalube è andato in scena ieri con le verifiche e la serale cerimonia di partenza, prima di partire oggi alle 8:31 per il primo dei quattro passaggi previsti nei 9 km della prova speciale “Aragona”, intervallati da quattro parchi assistenza nella Zona Industriale di Agrigento. Un percorso lungo in totale 266,58 km, che insieme al suo trasferimento ha fatto conoscere le caratteristiche strade che circondano la “Riserva Naturale Integrale Macalube di Aragona”. Un contesto paesaggistico unico che, grazie al prezioso supporto di Federalberghi Agrigento, è stato proposto nel migliore dei modi ai piloti e al pubblico proveniente da tutta la Trinacria.
La manifestazione è stata quindi patrocinata dal Comitato Provinciale del Coni e dalla Provincia Regionale di Agrigento grazie agli assessorati dello sport e del turismo.
Oltre alla partnership con “92021 Cocktail & Winbar”, “Mancuso Gelati” e il movimento culturale Alba Chiara, fondamentale la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Aragona con a capo il primo cittadino Salvatore Parello, che ha fortemente voluto la seconda edizione della gara, organizzata dalla società sportiva dilettantistica Proracing s.r.l. presieduta da Leonardo Cognata.
Il successo per Di Benedetto non è arrivato facilmente, prima a causa di alcune noie al motore della sua auto accusate dopo le verifiche e prontamente risolte dal team, oggi per la toccata delle barriere di rallentamento presenti nella prova speciale. Proprio le chicane artificiali sono state motivo di discordia con gli inseguitori, primo fra tutti il secondo classificato Pietro Mazza che ha esposto reclamo.
Il direttore di gara Alessandro Battaglia insieme al collegio di gara riunitosi per analizzare il caso, dopo un lungo dibattito non hanno assegnato penalità al pilota di Canicattì, confermando così la classifica finale.
Di Benedetto ha così potuto bissare il risultato ottenuto lo scorso anno precedendo Pietro Mazza e Marcus Salemi, che si sono presi il lusso di vincere le ultime due prove speciali su auto gemella ma preparata dalla Lb Tecnorally.
Il podio è stato completato dall’arrembante Mauro Cacioppo in coppia con Gerlando Montana Lampo su Mitsubishi Lancer Evo X. Ad un passo dal podio i sorprendenti Ivan Brusca ed Ignazio Midulla, con una piccola ma potente Peugeot 106 FA6 che ha fatto guadagnare all’equipaggio agrigentino anche il primato tra le auto con scaduta omologazione. Maurizio Mirabile e Giuseppe Avenia hanno completato la “Top Ten” con la loro impeccabile Renault New Clio R3C.
Tra i ritiri eccellenti quello del pilota locale Pietro Gandolfo, appiedato dalla sua Peugeot 207 Super 2000 proprio sul trasferimento che lo portava verso la seconda prova speciale.
L’arrivo nella centralissima via Roma di Aragona ha chiuso in bellezza una manifestazione ricca di spettacolo e colpi di scena, seguita da un vasto pubblico, che ha beneficiato di una bella giornata per tifare a bordo strada i propri paladini del volante.