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Pagelle Finali WRC 2012: Si chiude l’oligarchia di Loeb

Stagione, neanche a dirlo, dominata per la nona volta da Loeb e pertanto, non potevamo intitolare in altro modo queste pagelle, segnate da voti molto alti: nell’anno di transizione, in cui l’unico protagonista è sembrato Loeb, si è preparato un futuro molto più combattuto, aperto a sfide di più ampio respiro. Bisogna, d’altro canto, mantenere il passo dei cambiamenti e ciascuno si è distinto, poche, seppur profonde, le delusioni. Hirvonen, Ostberg, Latvala sono solo tre dei tanti nomi che hanno raccolto quest’anno importanti progressi in ottica 2013. Anche nelle categorie minori, spuntano e brillano figure importanti, in verticale crescita. Fra i privati, un boom di exploit, contrapposti al grande fallimento della stagione di Solberg, forse metafora del nuovo che avanza verso nuovi scenari mentre “l’usato viene gettato”? Le polemiche, come di consueto, non sono mancate, ma ciò non inficia una stagione atipica, specie da un punto di vista meteorologico, sempre nel segno del nove volte iridato.
LINK ALLE PAGELLE COMPLETE (FORUM):
http://www.rally.it/forum/f24/pagelle-rally-wrc-5159-11.htm

CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI

Sébastien Loeb 10 e lode
E’ un tributo alla carriera, è come quei Premi Nobel assegnati più alla carriera che all’opera pioneristica stessa. Perché nel 2012 ha ottenuto uno dei tanti titoli, il nono, ma non è questo ad impressionare, forse ormai abbiamo perso la sensibilità rispetto a ciascuna vittoria, ogni gara ha il sapore di quella precedente, quasi a voler dimostrare che la concorrenza, convinzione diffusa ma errata, non si all’altezza. L’ho ribadito diverse volte, 2009 e 2011, paradossalmente, sono i suoi anni migliori, perché nelle difficoltà, si può comprendere l’effettivo valore del pilota. Nel momento in cui ha dato dimostrazione di forza, anche considerando di dover per la prima volta inseguire, ha mostrato una superiorità netta in quanto a freddezza e classe di guida. E nel momento di dominare, ha raccolto tutto. La premessa è d’obbligo. Quest’anno, quindi, come detto la sensazione è stata quella del dominio effettivo e psicologico, una sorta di gioco, nei confronti degli avversari, nelle condizioni peraltro migliori, senza quell’Ogier che, pronto ad ingarbugliare la squadra, ne ruppe l’equilibrio per diverso tempo. Invece, nel 2012, partenza a razzo a Montecarlo, una breve altalena durata fino al Rally Portogallo, fra vittorie ed errori. Eppure, il fatto che nessuno sia riuscito a strappargli la testa del campionato in questa prima fase, è stato già un segno abbastanza chiaro, che ha indicato la scarsa solidità del fronte avversario, incapace di reagire al full di vittorie di Loeb, durato quattro mesi, in tutte le condizioni possibili, asciutto, bagnato, terra e asfalto. Una combinazione perfetta. D’altro canto, le combinazioni perfette incarnano la personalità del francese. Un passo gara, non serve elencare tutte le vittorie, reso ancor più efficace dalle scelte strategiche impeccabili di Citroen, in altre parole al suo miglioramento, si è verificato un peggioramento degli avversari, quanto mai sotto pressione. Tanti aggettivi, tanti soprannomi in questi lunghi nove anni marchiati, etichettati con il suo nome, il quale, al di là delle poco fondate critiche, rappresenta una vera era, forse fin troppo sminuita. Rendiamo così onore a un personaggio per certi versi non gradito, come d’altro canto avviene per i grandi campioni, ma obiettivamente epocale. Perché, se è pur vero che i numeri non rendono un pilota il più grande di sempre, spesso parlano al di sopra del giudizio obiettivo. EPOCALE

Mikko Hirvonen 8/9
Si è temuto a lungo una chiusura di stagione senza vittoria, ma alla fine, è pervenuta, come sempre, tutt’altro che in grande stile, bensì in silenzio, come il finlandese ama fare. Considerando anche la vittoria in Portogallo negata più per mezzo di un cavillo, che per altro, sarebbero due, ironia della sorte, proprio nei rally in cui Loeb si è ritirato. Questo dato, tuttavia, va preso con le pinze: il francese è stato a lungo sostenuto dal finlandese per mettere in cassaforte entrambi i titoli, per un lungo periodo sono state congelate le posizioni, specie durante quel “full” di vittorie di cui si è già parlato. Concretamente, il 2012 è stato solo un anno test, da scudiero, per puntare in seguito al titolo 2013. Può apparire una teoria abbastanza fantasiosa, ma in Citroen sono ben note le regole interne, secondo cui ci deve essere solo un punto di riferimento nella squadra, è un fatto ampiamente assodato. Hirvonen, compiendo questa scelta, si è assicurato una stagione dal bilancio positiva, un futuro a breve termine, in prospettiva dell’abbandono di Loeb, che potrebbe rivelarsi vincente, ma forse ha ceduto al rivale, da primo avversario ad aiutante. Una decisione ambigua, ma ponderata. Se il 2013 è l’anno decisivo per confermarsi come vicecampione dell’era Loeb, nel 2012 compie la medesima azione, non riuscendo affatto a prevalere su quest’ultimo, ma assicurando la propria lieve superiorità, grazie ad un’esperienza invidiabile, nei confronti di piloti a tratti un po’ arruffoni e maldestri. Da segnalare il poker di piazze d’onore, che si è tradotto in una serie di doppiette per la squadra. Penso che Loeb+Hirvonen sia un binomio impossibile anche da scalfire, aggrega esperienza, acume e collaborazione in modo irraggiungibile per i più. E’ stata l’estate, diciamo così, la stagione della consacrazione di un team che funziona perfettamente. Importante, invece, il progresso sull’asfalto, che sarà di primaria importanza verso un 2013 più ricco di ostacoli, è piaciuta l’umiltà con cui ha promesso di crescere ed è stato altrettanto apprezzabile il miglioramento. Hirvonen è sinonimi di solidità e stabilità, sebbene non sia riuscito a strappare neppure un titolo a Loeb, mai una sbavatura, mai un’imprecisione. Con queste qualità, si candida al titolo dell’anno prossimo. CANDIDATO

Jari-Matti Latvala 7,5
Quando si parla di arruffoni, ecco che spunta Latvala, terzo assoluto in campionato, ma grande, grandissima delusione, ormai da qualche anno a questa parte la stagione si chiude nella speranza di ripartire al 120% in quella successiva, ma è proprio l’eccesso di foga ad inizio stagione a tradire Latvala. Guai a mantenere questo atteggiamento con una squadra come la Volkswagen che deve, almeno per ora, macinare chilometri. Come in molti avranno notato il finlandese ha ottenuto, in cinque gare, una vittoria e tre scocche piegate, sommate ad un’assenza in Argentina a causa di un “incidente extra-rallistico”. Un disastro irreparabile, il quale non solo ha compromesso la sua stagione in partenza, ma anche quello della squadra, che a sua volta ha rigettato la questione su Solberg. C’è poco da discutere, il livello del WRC è molto alto e forse il vicecampione 2010 è anche il più veloce in assoluto, meglio anche di Ogier, noto per la sua irruenza, ma non c’è spazio per chi spreca, in un team ufficiale dove prevale il pragmatismo. Da quel momento, è arrivato un miglioramento, tanti risultati a podio, qualche uscita di strada in stile personale, con manovre al limite per la sua incolumità. Soprattutto, ha conquistato un’altra vittoria, la seconda, che in questa particolare classifica, lo vede secondo, dietro a Loeb a quota nove, quasi a voler dire che il successo è un discorso privilegiato. Il bilancio, però, non può essere positivo: il WRC, come già detto, è uno sport estremamente competitivo e perdere un altro anno, indipendentemente dallo strapotere del francese, è un duro colpo. Ripartire da zero, con una nuova squadra, può essere “salutare”, ma nulla si cancella con una bacchetta magica, bisogna voltar pagina con un taglio netto. Concludendo, una stagione più di sofferenze che piaceri…ENERGICO

CLASSIFICA COSTRUTTORI

Citroen 10 e lode
Voto alla vettura: 10
Voto al team: 10

Co-artefice della vittoria di Loeb, è stata senza dubbio Citroen, che con la perizia di chi è saggio ed ha esperienza pluri-decennale, mentre in realtà Citroen è solo una realtà di questo millennio. Se pensiamo, tuttavia, alle vittorie di Grecia e Argentina, notiamo la forte impronta di scuola “Ferrari”, lanciata negli anni dell’era Todt, secondo cui ci deve essere un solo riferimento all’interno della squadra. Congelamento immediato delle posizioni, divieto di lotte intestine. La prelibatezza, naturalmente, è stato il Rally Nuova Zelanda, gestito in condizioni molto variabili e mentre Ford, con disperazione, ha cercato la giusta strategia, con lucidità e freddezza i francesi hanno compiuto le loro mosse in tranquillità, vincendo il rally ancor prima di partire, grazie ad una serie di mosse da “scacco matto”. Così si è vincenti, attorno ai due piloti, il meglio del circus, veloci, concreti e sagaci, c’è una solidissima struttura, oltre che un mezzo di primissima scelta, la DS3. Sembra sempre di più un team in fase di pensionamento e smembramento, ma non è ciò che ci auguriamo, sarebbe come perdere un diamante, giustamente protagonista, “luccicante” in un WRC fra luci ed ombre. Anche a Citroen va la lode, in quanto capace, in parte per merito di un condottiero qual è Loeb, di andare alla conquista di un titolo conseguito senza sudare troppo, ma ottenuto egualmente grazie ad un minuzioso lavoro fatto principalmente di razionalità.

Ford 7
Voto alla vettura: 8+
Voto al team: 5+
Tre vittorie, di cui una alla squadra di Ostberg. Bottino magro e scarno, conseguenza certamente di scelte incomprensibili: la Qualifying Stage, grande novità del 2012, ha esaltato le qualità tattico/strategiche di Citroen ed ha, per certi versi, messo a nudo alcuni punti deboli della casa americana, la quale ha talvolta gestito situazioni delicate in modo piuttosto frettoloso. Scelte scellerate hanno infatti penalizzato la squadra che, dovendo compiere una rimonta, ha pur avuto diverse occasioni di recuperare, senza sfruttare queste ultime in modo adeguato. Ancor peggio, nella fase centrale della stagione Citroen ha infilato delle doppiette straordinarie ed è qui che Ford ha costruito il suo incolmabile gap, fra gravi mancanze dei piloti ed l’altrettanta impotenza del team, il crollo è stato bilaterale. Il bilancio, è disastroso: terza e quinta posizione per gli ufficiali, staccati di sessanta punti da Hirvonen e ben centoventi da Loeb, quasi il doppio dei punti stessi. Da semi-ufficiali, ci saranno nuovi stimoli?

Mini 5,5
Voto alla vettura: 7-
Voto al team: 5-
Chiudiamo con il fallimento del campionato, non tanto per quanto riguarda la vettura, che pur non essendosi dimostrata versatile sui diversi fondi, si è comportata discretamente, nonostante la quasi totale di aggiornamenti a partire da marzo, certificando definitivamente il più che buon progetto di base. E’ stato l’apparato interno al team Prodrive e soprattutto BMW ad “azzeccare un garbuglio”, ad imbrogliare la matassa, attraverso una chiusura dal vertice dei rubinetti, soffocando un piano ambizioso, gettandolo al vento a metà percorso. E’ così che è stato condotto un anno fra incertezze e carenze, fra interessi personali di Prodrive e BMW e lotte intestine. Problematiche di cui ha risentito, ovviamente, il risultato finale e pertanto Sordo, trovatosi ad avere in mano una situazione complessa. Stagione all’insegna della disorganizzazione ed in questo senso, è una grande perdita, anche per Il WRC, per avere un’occasione di ulteriore rinnovo.

SPAZIO SPECIALE COMMENTO E ANALISI

I tre piloti dell’anno:
1.Mads Ostberg
2.Dani Sordo
3.Sébastien Ogier
Può apparire una classifica anomala, specie se confrontata a quelle stilate in stile “Autosport”, che premiano il miglior pilota. Noi lanciamo invece la nostra e proponiamo i tre migliori piloti per tre ragioni differenti. In altre parole, il primo, Mads Ostberg, lascia un segno, in quanto si è distinto come giovane emergente, con classe ed elegenza, Sordo si è lanciato nella sua figura di “caudillo” di una squadra che versa in pessime condizioni, mostrando ottime qualità di leader ed Ogier, altro driver dall’invidiabile lungimiranza, che ha chiuso una pagina della propria carriera, aprendone un’altra, in Volkswagen, disposto anche ad un anno di sacrificio. Nel 2012, con una S2000, ha combattuto con grinta, confermando lo smalto della promessa, la quale, inevitabilmente, non può rimanere tale. Questi, all’opinione di chi scrive, hanno avuto il loro spazio di onore, in un campionato invece dominato da Loeb. Tante novità, nel riscaldamento di un 2013 tutto da gustare, nei volti di un WRC che cambia.

Spazio utenti:
I tre piloti dell’anno:
1. ?
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La gara dell’anno: Rally Montecarlo 2012
Con difficoltà, scelgo il Rally Montecarlo gara dell’anno: in primo luogo, spettacolo e divertimento per un pubblico che non ha mai accettato la retrocessione nel campionato IRC e pertanto accogliamo il ritorno con piacere, con auspici e speranze future per un appuntamento di spessore eccezionale, unico nel suo genere, un classico dell’asfalto. Neanche a dirlo, si è aperto il campionato così come si è chiuso, con Loeb, ma ciò non ha negato al Montecarlo di ben figurare, in ben cinque giornate di gara. L’atmosfera, poi, è unica. Poi, a pari merito il rally del Portogallo, che ha avuto il merito di regalare uno show straordinario, un vero survival, grazie agli acquazzoni che si sono abbattuti nel periodo di marzo/aprile, il rally di Francia, il quale in quanto a contenuti naviga nella sufficienza, ma ha avuto l’appoggio di Sport+, che ha trasmesso tutte le prove in diretta: offerta più che gradita dallo spettatore “da casa”, è un’occasione di incontro per un radicale cambiamento nel rapporto rally-televisione. Infine, otto al rally di Finlandia, il quale, seppur e insolitamente magro nella lista iscritti delle WRC, neppure paragonabile a quella del 2011, è pur sempre l’amato Mille Laghi ed entrerà sempre di diritto nella top five, per la sua atipicità. Infine, quinto posto per il rally nostrano, percorsi mozzafiato nella panoramica, le prove speciali di selezione naturale, basti pensare la gara-resistenza venutasi a creare, sono state il nucleo di un weekend preparato con cura.
La top five in breve:
Rally Montecarlo (9)
Rally Portogallo (8,5)
Rally Francia (8,5)
Rally Finlandia (8)
Rally Sardegna (8)
Spazio utenti:
Rally Montecarlo ?
Rally Portogallo ?
Rally Francia ?
Rally Finlandia ?
Rally Sardegna ?

Pagelle utenti
PROTAGONISTI
Loeb ?
Hirvonen ?
Latvala ?
Ostberg ?
Solberg ?
Novikov ?
Neuville ?
Tanak ?
Prokop ?
Ogier ?
Sordo ?
Al Attiyah ?
Atkinson ?
Mikkelsen ?
Araùjo ?
SWRC
Breen ?
Andersson ?
Al Rajhi ?
Paddon ?
Oleksowicz ?
PWRC
Guerra jr. ?
Ligato ?
Gorban?
Kosciuszko ?
Fuchs ?
Bertelli ?
WRC ACADEMY
Evans ?
Suàrez ?
Tidemand ?
Reeves ?
MacCrone ?
Fisher ?
SQUADRE
Citroen ?
Vettura (DS3) ?
Team ?
Ford ?
Vettura (Fiesta) ?
Team ?
Mini ?
Vettura (Countryman) ?
Team ?