Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Fiorenza Soave. Per i più giovani che non sanno chi sia o che ne hanno sentito parlare vagamente, Fiorenza inizia l’attivita’ nel 1978 a bordo di un Autobianchi A112 e vince il campionato femminile nel triveneto, bissandolo l’anno successivo. Poi nel 1980 sempre con l A112 vince il nazionale femminile e nel 1981 passa ad una piu’ performante 127 sport dove vince parecchie volte la classifica femminile, ultima gara dell’anno su Peugeot 104 Zs, vinto l’Internazionale femminile. Prosegue la carriera con una lunga sfilza di successi, dopodichè torna alle gare negli ultimi anni partecipando piu’ volte al rally Legend ma anche a revival Valpantena con la Fiat Ritmo 4 Rombi,ultima gara il Valpantena 2012 nelle vesti di navigatrice di Ceccato su Fiat 131 abarth 4 Rombi.
1. Da dove nasce la passione per il rally?
La passione per il rally a me e’ nata quando una sera ferma in sosta nel centro di Padova seduta dentro alla mia bellissima A112 Abarth blu’ notte , vetri azzurrati con cerchi campagnolo a ragno gia mi girava inconsciamente un virussssss. Mi son vista sfecciare una 112 da corsa .. alla guida cera un ragazzo che si chiamava Simontacchi Mauro e faceva il trofeo A112. Lo volli conoscere e da li nacque la pilotina.
2.Come fu il debutto?
1978 Verona Rally 2∞ serie “Benvenuti e Calzavara”. Prima prova speciale finita con il cuore in gola,tachicardia,da infarto.Ritirata per rottura supporto motore, fondo sterrato.
3.Una gara che ti ha esaltato?
Rally Puglia e Lucania,seconda finale campionato Italiano novembre 1983,delle tre in programma, velocissima .. tante concorrenti femminili tra cui ,sempre in lotta per il titolo come me, la Bignardi Isabella .. abbiamo vinto la gara combattendo alla grande !!! Mentre la ritmo lentamente di demoliva.
4.Rimpianti?
No non ho mai avuto rimpianti nella mia carriera, solo avrei voluto non smettere cosi’ nell’ appice della forma quello si’! dovevo dare ancora tanto ! e mi e’ rimasto nel cuore e restera’ con me per sempre.
5.Mai avuto paura? C’era qualcosa in particolare che non amavi?
Certo che si! la paura a volte la vivevo nei momenti difficili dove nn avendo esperienza mi sentivo piccola… ma la voglia di riuscire superava tutto.. non amavo molto lo sterrato .. fondo per me asfaltista di precisione, mi sentivo insicura poi pero’ ho imparato a conoscere il fondo e la mia guida si e’ adattata pure li in modo egregio.
6.La macchina che ti e’ restata nel cuore ?
La mia A112 l’ho amata di piu’ di un moroso
7.La Tua stagione migliore?
L’ 82 e l’ 83 : 2 titoli vinti. Ma tutte nel cuore.
8.Durante la tua carriera ti saranno capitati episodi curiosi o particolari,raccontacene uno?
Un salto in un dosso a Radicofani 82 avevo promesso alla naviga di prendere piano mettendoci uno stop alla nota !!! Ci siamo girate nel salto la strada era cosi’ stretta e le manovre per girarci e pensare in un ‘attimo al volo c’ero riuscita.lei imprecava, io ridevo.
9.Cosa ne pensi dei rally attuali? Li segui?
Li Seguo poco , piloti che appaiono e scompaiono.Scandola mi piace molto , Umberto ha l’ animo dei nostri e va molto forte!!
10.I sogni non finiscono mai ,progetti?
Sogno e dico sogno un paio di gare come il campagnolo e il 2 valli.Le gare dove ho vissuto momenti felici indimenticabili e divertirmi tanto.
11.Come eravate trattare voi del gentil sesso dai colleghi maschi?
Come delle fastidise avversarie da corteggiare.Scherzo i maschi ti guardavano con aria della serie “che fa questa qui?” Poi i tempi come sempre fanno da testimoni ed allora il rispetto.
12.Cosa faresti per migliorare la disciplina?
Limitare le prestazioni delle vetture.Poi piu’ contatto umano e divertmento ,vedere facce sorridenti non solo attori da cinema.