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Marco Asnaghi fa chiarezza sui fatti di Bassano

Marco Asnaghi proprio non ci sta. Quella che sul campo gara è stata una stagione a tratti esaltante, si è conclusa nel modo peggiore possibile. Ecco che, a freddo, il pilota del team Pini Racing / VS Corse spiega ciò che è accaduto nelle battute finali dell’ultima gara dell’Irc Cup, il Rally Città di Bassano corsosi il 29 settembre scorso.

“Per il 2012 ci siamo iscritti al campionato IRC CUP e al Trofeo Renault Clio R3C –dice Asnaghi – e dopo un anno di sfide continue con i nostri avversari,

Albertini, Roncoroni, Pighi, Storace e tanti altri, siamo giunti a Bassano con una situazione ben delineata. Al primo posto di trofeo c’era l’ormai inattaccabile Albertini, ma per il secondo posto eravamo ben quattro equipaggi pretendenti: Pighi-Taufer, Storace-Celestini, Roncoroni-Brusadelli e noi.

Dopo una gara estremamente sofferta, siamo riusciti ad arrancare fino al palco d’arrivo (complice un alternatore ormai compromesso). Nonostante fossimo arrivati con circa 3 minuti di ritardo all’ultimo controllo orario, il secondo posto di Trofeo era ormai assicurato; il cronometrista e l’ufficiale di gara prersenti alla postazione dell’ultimo C.O. ci hanno assicurato che il controllo era annullato e dopo ripetute insistenze del mio copilota Castelli, sia l’ufficiale di gara che il cronometrista presenti, in modo quasi autoritario, hanno detto al mio copilota e a tutti gli altri equipaggi che si poteva transitare solo quando chiamati dall’ufficiale di gara presente ai piedi del palco dopo aver consegnato la tabella di marcia nelle loro mani.

Una volta saliti sul palco e premiati, abbiamo condotto la vettura in parco chiuso e successivamente la nostra Clio è stata ritirata dallo stesso senza che nessuno abbia dato indicazioni di sorta.

La nostra serata si è conclusa con grandi festeggiamenti fino al giorno seguente, lunedì, quando alle ore 10.00 di mattina veniamo a sapere della nostra esclusione per essere finiti fuori tempo massimo.

Nessuno si è degnato di fornire spiegazioni sull’accaduto, nonostante si sappia che tra il Direttore di Gara ed il Presidente del Collegio degli sportivi, siano sorte incomprensioni che hanno fatto si che una decisione ormai presa, fosse radicalmente cambiata a discapito di chi, come noi, aveva raggiunto il palco d’arrivo e condotto la vettura in parco chiuso, sapendo di essere pienamente in regola.

Provvederemo ad inoltrare un ricorso alla Procura Sportiva Federale e chiederemo di essere ascoltati per fornire ampie spiegazioni su una gestione, eseguita con approssimazione ed inettitudine, dell’ultimo controllo orario della gara, che ha causato danni irreparabili ad un equipaggio che per tutto l’anno ha combattuto con estrema correttezza all’interno del Trofeo Renault. Il nostro risultato finale equivale ad una perdita del secondo posto assoluto finale di campionato e € 7.000,00 di montepremi…”