Il Sanremo regala subito colpi di scena con Scandola fermo che apre la strada all´ennesimo titolo tricolore di Paolo Andreucci. Inizio con il botto per il 54. Rallye Sanremo gara valida per il Campionato Italiano Rally e per l´Intercontinental Rally Challenge. In testa si trova, nell´assoluta e di conseguenza in entrambe le serie, il veneto Giandomenico Basso in coppia con Mitia Dotta su Ford Fiesta RRC, vincitore di due delle tre prime prove in programma. Ma il fatto sicuramente più importante è il ritiro del veneto Umberto Scandola, fermo con la sua Skoda prima della prova speciale tre, dopo aver toccato sulla prima, aver forato un pneumatico e subito dopo, stallonato un’altra gomma nella seconda.
Un ritiro che nei fatti spiana la strada al toscano Paolo Andreucci e ad Anna Andreussi, terzi al momento con la loro Peugeot 207 Super 2000 proiettati verso il settimo titolo tricolore. In seconda posizione ha chiuso le prime tre prove Jan Kopecky, Skoda, uno dei protagonisti nella lotta per l´Irc.
La cronaca
Lasciata la pedana di partenza, subito si materializzava la prima prova speciale, ovvero “Coldirodi”, dove Basso metteva tutti in fila ad iniziare da Paolo Andreucci che accusava un ritardo di 4″2. Il terzo tempo lo siglava Kopecky, mentre, subito molto veloce, Alessandro Perico, navigato da Carrara, al volante della Peugeot 207 del P.A. Racing, si ritrovava alle spalle del ceco della Skoda ufficiale e davanti all´altro pilota Skoda, il finlandese Hanninen.
Chi invece mancava all´appello era Umberto Scandola che usciva dalla prova con una toccata e 40″ pagati. Neanche il tempo di capire e gli equipaggi in gara si ritrovavano sulla partenza di “Apricale” dove si imponeva la Skoda Fabia Super2000 di Jan Kopecky, anche se Basso chiudeva a soli nove decimi, Hanninen a 2″9, l´ottimo Perico a 3″2 e Andreucci a 3″7. Più staccati gli altri a partire da Stefano Albertini, in coppia con Scattolin, nella circostanza in gara con la Peugeot 207 Super2000 della Twister Corse, che lasciava sulla prova 10″4, mentre era molto bravo Simone Campedelli, alle note Fappani, che al volante della Citroen DS3 ufficiale, otteneva il nono tempo assoluto, primo junior e due ruote motrici.
Chi, invece vedeva crollare ogni residua speranza di rincorsa al titolo, era Scandola che forava una gomma, la cambiava, successivamente stallonava un altro pneumatico, con anche problemi al differenziale, forse conseguenza della toccata iniziale. Dunque il veronese non si presentava alla partenza della prova tre, “Bignone”, che veniva vinta da Basso davanti ad Albertini di 2″3. Hanninen era terzo a 3″ e Kopecky quarto a 7″2.
Classifica dopo 3 prove : 1. Basso- Dotta (Ford Fiesta RRC) in 28´38″9; 2. Kopecky – Dresler (Skoda Fabia Super 2000) a 12″7; 3. Andreucci – Andreussi (Peugeot 207 Super 2000) a 14″2; 4. Hanninen – Markkulla (Skoda Fabia Super 2000) a 14″4; 5. Perico – Carrara (Peugeot 207 Super 2000) a 19″8; 6. Albertini – Scattolini (Peugeot 207 Super 2000) a 25″6; 7. Breen – Nagle ( Peugeot 207 Super 2000) a 42″3; 8. Campana – De Castelli ( Peugeot 207 Super 2000) a 1´03″7; 9. Turan – Zsiros ( Ford Fiesta Super 2000) a 1´21″7; 10. Campedelli – Fappani (Citreon Ds3 R3) a 1´25″2.