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Il pilota della Rally Project con la Mitsubishi Lancer Evo X si è classificato secondo in classe N4 al Rally di Gubbio – 25. San Crispino, quinto appuntamento del CIR riconosciuto anche come evento D.A-D.D. Con questo piazzamento Max porta a 50 punti il vantaggio su Ferrarotti. Più complicata la gara di Fabio Gianfico, testimonial della campagna sociale “Io guido, non bevo”, al traguardo nonostante le molte traversie che ha dovuto superare.
Tredici e diciassette sono considerati i due numeri maledetti del mondo delle corse. Nell’elenco degli iscritti di un rally vengono regolarmente saltati, perché la superstizione è diventata parte della storia e del regolamento. Eppure sono numeri che si possono esorcizzare, perché al traguardo possono regalare delusioni o grandi soddisfazioni.
Massimiliano Rendina e Mario Pizzuti sulla Mitsubishi Lancer Evo X della Rally Project si sono classificati al tredicesimo posto assoluto nel Rally di Gubbio – 25. San Crispino, valido quale quinta prova del Campionato Italiano Rally. La bella gara eugubina su terra, che è stata anche evento D.A-D.D., ha fruttato al testimonial di “Drivers against drug and drunk”, il progetto sociale ideato nel 2007 dalla Creo MSC di Gaetano Maria Migliore per sensibilizzare i giovani ─ dai 13 ai 35 anni di età dai rischi della guida sotto l’effetto di droghe e alcol, un secondo posto in classe N4. Grazie all’ottimo piazzamento, Max ha incrementato il vantaggio nella classifica del Campionato Italiano Produzione che conduce con 50 punti di vantaggio su Ivan Ferrarotti.
“E’ stata una gara durissima non solo per il caldo e la polvere – racconta Rendina – nel primo passaggio della prova di San Bartolomeo di oltre 24 km ho avuto un calo fisico dopo l’intervento a cui sono stato sottoposto. Mi volevo fermare, ma ho stretto i denti e ho fatto bene perché poi è arrivato un risultato importante. Anche perché volevo portare il messaggio di D.A-D.D. fino al traguardo”.
E quando le cose vanno per il verso giusto, si superano tutte le avversità, visto che Rendina e Pizzuti hanno rimediato a due toccate: nella seconda delle quali hanno piegato leggermente la ruota posteriore sinistra nella prova Nebrisi 1: “Adesso abbiamo 50 punti di margine nel Produzione – conclude Rendina – potremo fermarci due volte e resteremmo in testa lo stesso. Possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo”.
Diversa la gara per Fabio Gianfico e Roberto Tolino con la Mitsubishi Lancer Evo X della Rubicone Corse: questi sostenitori della campagna “Io guido, non bevo” hanno avuto la costanza di non arrendersi dopo una serie di disavventure che sono iniziate già nello shake down. Fabio Gianfico ha rotto il cambio: “La squadra è stata fantastica perché ha dovuto lavorare sodo per rimettere in ordine la Lancer Evo X – ammette Fabio – sono stato bersagliato dai problemi ai freni all’inizio e poi siamo riusciti a trovare via via una buona messa a punto che ci ha permesso di migliorare le prestazioni. Nell’ultima prova abbiamo forato perché si è rotto un cerchio, eppure non abbiamo toccato da nessuna parte. Alla fine il 17. posto e il quarto di classe ci stanno: è un piazzamento che ci è utile in vista delle prossime uscite nel campionato”.