“Un ritorno al passato, un sapore retrò”. E’ così che le ha definite Tiziano Siviero, navigatore del due volte campione del mondo Miki Biasion. Allora eccole, vediamole in dettaglio.
SESTINO Km 19,33 (PS 1,3). È una delle prove più amate dagli appassionati di rally.
Ritorna nelle sua veste più spettacolare, certamente si tratta di una vera prova da Mondiale.
La sua configurazione rispecchia quella andata in scena alcuni anni fa con la parte finale velocissima.
All’inizio il tratto cronometrato presenta una successione di curve lente fino al raggiungimento della prima parte in discesa, dopo circa 1 km, poi diventa più veloce.
La parte centrale presenta alternanza di discesa e salita con tornanti: è abbastanza lenta.
A livello di pubblico la PS può essere seguita da vicino in diversi punti tutti molto interessanti, il piccolo centro abitato del bivio di Campo al km 7 è sempre un’ ottima postazione: per raggiungerla si arriva dalla SP 3bis, ma solo percorrendo a piedi alcune centinaia di metri in salita si giunge nella zona più alta dove si possono seguire con lo sguardo ampi tratti in discesa.
Dopo aver percorso circa la metà della speciale i concorrenti attraversano piccoli centri abitati molto affascinanti raggiungibili da varie strade secondarie. All’innesto sulla SP 7 di Sant’Angelo in Vado, tutto da gustare, si arriva al km 15,85 della PS.
Gli ultimi 2 km sono forse i più belli di tutto il rally, tratto velocissimo che si snoda sul crinale degli Appennini. È come si dice in gergo tutto “a vista” fino alla fine della PS. Il miglior avamposto per godersi lo spettacolo è nei pressi di una piccola chiesa dove si possono vedere e seguire i concorrenti per un lungo tratto di percorso.
MERCATELLO Km 24,15 (PS 2,4). Questa è la prova più lunga del rally. E anche la più suggestiva. Chi ama la specialità associa Mercatello al passaggio da queste parti del Sanremo valido per il Mondiale Rally che si spingeva fino in queste zone, agli Anni 80, ai famosi mostri del Gruppo B, alle assistenze che facevano base a Borgo Pace. Il via della speciale. è nella piccola zona industriale di Mercatello sul Metauro, in leggera salita con i primi km molto veloci. Per il pubblico è consigliato camminare fino alle prime curve poste al Km 1, facili da raggiungere. I primi km 6 rimangono velocissimi con sede stradale molto larga, una vera prova da Mondiale.
La parte centrale è molto guidata e più lenta. All’innesto della strada di Guinza al km 15 l’ultimo tratto in discesa è molto bello.
Da questo punto la prova prosegue verso Lamoli sempre molto guidata con curve abbastanza lente. Anche la parte che conduce alla fine della PS è ancora molto bella, si scorge un ampio tratto ed è ancora molto veloce.
In questo contesto è immancabile una sosta con pranzo alla Diligenza, proprio in piazza a Borgo Pace. È in questo locale che per anni si sono ritrovati tutti i grandi del Mondiale Rally. Un posto di culto per ogni appassionato che si rispetti.
SAN MARINO 6.43 km (PS 5). È l’unico tratto su asfalto del rally con arrivo nel cuore del centro storico della Repubblica di San Marino. Mai una competizione sì è spinta fin quassù. La speciale è stata pensata proprio per onorare al meglio i 40 anni di storia della gara della Fams. Questa ps viene effettuata una volta soltanto ed è prevista alla fine della prima tappa con arrivo alla Porta del Paese. È un tratto cronometrato che ricorda gli anni più belli con la partenza in discesa alle porte di Chiesanuova, passaggio suggestivo alla curva della Casa, da sempre teatro di numeri altamente spettacolari, salita verso Santa Mustiola ed immissione dei concorrenti sulla strada principale che sale da Borgo Maggiore. Tanti i punti più affascinanti da dove poter seguire la speciale, oltre alla Casa, c’è anche l’incrocio che porta a Montecerreto, il passaggio nel centro di Santa Mustiola, il tornante con dosso interno che immette sulla strada che porta nel cuore della Repubblica ed il curvone di via G. Giacomini.
D allo stop della PS si possono vedere i concorrenti per quasi tutto il tracciato e sentire i motori rimbombare nella vallata sottostante. Una roba da pelle d’oca.
Sarà di facile accesso in tutti i suoi punti più spettacolari compreso il Centro Storico. Sicuramente una ps da non perdere.
MONTE BENEDETTO Km 6,82 (PS 6, 9, 12). Tra le speciali su terra, quella di Monte Benedetto è la più corta nella 40esima edizione del San Marino Rally.
La partenza in leggera salita è situata a ridosso di Sant’Agata Feltria, in mezzo ad un castagneto, è subito velocissima con fondo molto compatto e sede stradale larga. Non ci sono grandi spazi per seguirla ma consigliamo al Km 1 due curve davvero spettacolari. Da non perdere.
Dopo km 2 la strada inizia a scendere, è bella ma più stretta. Molto interessante è il bivio su asfalto al km 4: si arriva da Petrella Guidi e Sant’Agata Feltria e scendendo ai tornanti sotto verso Piagola si può vedere un bel tratto di strada così da poter seguire meglio le evoluzioni delle auto in gara.
La parte conclusiva della prova è ancora molto affascinante, si può accedere da Ponte Messa, camminando per circa Km 1: vi sono delle curve molto interessanti e come in precedenza a vista si può seguire ancora un ampio tratto.
ROFELLE 15.85 km (PS 7, 10, 13). Ecco una prova speciale dove il “piede” può fare la differenza. Sono poco meno di sedici km di strada bianca che riporta gli appassionati indietro negli anni. Questa è infatti una ps storica del San Marino Anni Ottanta. Il suo fascino è rimasto immutato col procedere delle stagioni.
La strada si snoda interamente in mezzo agli Appennini ed è all’incrocio di ben quattro regioni.
Inizio medio veloce con alcuni bei tornanti al km 1,8 all’inizio della salita. Al km 4 la strada rimane scoperta dal bosco, ed è possibile vedere ampi tratti con passaggi in piccolissimi centri abitati: qui diventa molto guidata con medie orarie molto basse. È l’occasione per gustarsi l’abilità tecnica dei piloti. Al km 6 si arriva a un innesto sull’asfalto che porta all’attraversamento dell’abitato di Rofelle. Quando si torna sullo sterrato la strada diventa larghissima e velocissima. Tutto da gustare perché molto bello a livello spettacolare è il passaggio dentro Monte Botolino dove ci sono due tornanti larghi. Gli ultimi km della PS sono assolutamente inediti, la strada diventa ancora più veloce. Ed è qui che occorre tener giù il piede destro per staccare il tempone.
SANT’AGATA FELTRIA Km 14,45 (PS 8,11). Non è una speciale come tutte le altre. Scorbutica e col fondo che cambia ripetutamente. È una delle più difficili da digerire. L’inizio del tratto cronometrato è davvero splendido. Come si dice: da pelo. C’è un tratto in discesa ripida da affrontare col piede destro ben premuto e tanta attenzione. La speciale muta la sua fisionomia dopo il bivio di Pagno. La strada, infatti, diventa molto più lenta e guidata in mezzo al bosco da dove è difficile poter trovare il posto giusto per seguire le evoluzioni dei piloti. Molto caratteristico è poi il passaggio dentro all’abitato di Rivolpaio: la carreggiata è stretta e si trova in mezzo alle mura del piccolissimo paese. Altro punto ad alta intensità spettacolare è posto al km 10,60 dove c’è un bel passaggio nel cuore del paese di Poggio. Da qui la speciale prosegue con un tratto molto veloce che conduce fino al cartello di fine ps. Non è certo una speciale molto “facile” da seguire per gli spettatori. Ma consigliamo l’innesto di Pagno, quello di Piano e anche il tratto finale che sono più facili da raggiungere magari spostandosi con un buon anticipo.