Qualche volta capita una gara storta, ma questa edizione del Città di Torino è andata proprio male” commenta Gianni Craveri, presidente della scuderia cuneese Zerosette. Con cinque equipaggi iscritti e concrete ambizioni di fare bene, i primi nuvoloni si sono addensati al termine delle verifiche sportive, anche se il cielo era limpido e la temperatura estiva. I Commissari Sportivi decidevano di non ammettere al via il torinese Alberto Gianoglio, affiancato per l’occasione da Stefano Bruzzese. Il problema stava nel fatto che Bruzzese era precedentemente iscritto con un altro pilota, che però aveva ritirato l’iscrizione nei giorni antecedenti la gara. “Purtroppo la mia navigatrice Roberta Craveri non poteva prendere il via. Un problema sorto ad inizio settimana. Ci siamo mossi alla ricerca di un navigatore valido, ma con 150 vetture al via e la concomitanza del Rally dell’Adriatico, i navigatori liberi erano veramente pochissimi. Bruzzese ha immediatamente accettato, ed avremmo potuto puntare ad un risultato di prestigio, visto che lo scorso anno avevamo vinto la Classe N3 con la stessa Clio R3 della SMD di Varese con cui ci saremmo dovuti schierare al via” commenta amareggiato Alberto Gianoglio, reduce da due successi consecutivi in Classe N3.
Le maggiori soddisfazioni per la scuderia Zerosette, alla fine sono arrivate da Omar Bouvier, affiancato da Giancarla Guzzi, con la Citroën DS3 R3T di Papini Auto&Sport. “Il Città di Torino doveva essere una gara di apprendistato con la vettura in vista dell’impegno del prossimo fine settimana al Lanterna, che per me è la gara di esordio nel Trofeo Citroën Il risultato finale è decisamente positivo, abbiamo azzeccato le gomme sul primo passaggio del Lys. Abbiamo iniziato la salita ad un ritmo molto tranquillo e prudente, per capire le reazioni della vettura, poi abbiamo accelerato. Sono contento perché c’è stata una netta progressione nel corso della gara, mentre la confidenza con Giancarla Guzzi è arrivata subito. D’altronde era quasi scontato, visto il livello di professionalità della navigatrice emiliana”. Bouvier chiude in ottava posizione assoluta, con il primato di Classe R3T, ma sopratutto ha dimostrato una notevole velocità appena ha preso confidenza con la vettura, fatto che gli ha consentito di rimontare diverse posizioni nella seconda parte di gara.
Arrivo a podio di Classe anche per la Panero Family, Giampaolo affiancato da Paola Salsa, che ha conquistato la terza piazza di Classe FN3 e la 59esima in classifica assoluta. “Siamo andati molto bene, specie nella seconda parte di gara” commenta Gianpaolo Panero, “quando siamo riusciti ad avvicinare i tempi dei primi due di Classe, arrivando a staccare il miglior tempo di categoria nel secondo passaggio a Monastero, la prova che chiudeva la gara. Il rammarico sta nel fatto di non essere riusciti a ripetere i risultati dello scorso anno quando avevamo vinto la Classe. In Classe ci siamo confrontati con vetture più performanti, ma il regolamento non ammette verifiche se non su limitati particolari. Comunque la soddisfazione arriva dal fatto che io ho guidato bene, la mamma è stata perfetta come al solito, ed anche in assistenza Davide della Ro.Rally e mio padre Gianni sono stati bravi a risolverci i piccoli problemini che sempre si verificano in gara”.
Arrivo al traguardo e pure coppa per il terzo posto di Classe A0 per l’esordiente nei rally Damiano Arena, affiancato da Alessio Bernardi con la Panda della AM Sport. Per il Campione Italiano Slalom Gruppo A, un ingresso non facile nel mondo delle prove speciali, con un diluvio subito sulla prima prova del Lys, e problemi all’alternatore che hanno tormentato tutta la gara dell’ingegnere di Mondovì (CN). “Addirittura credevo di non arrivare al traguardo. Abbiamo sostituito l’alternatore due volte, ma non c’è stato verso di risolvere un problema di cui capiremo l’origine solo in officina. Le ultime due prove e il lungo trasferimento finale li ho percorsi facendo appello alla batteria. Fortunatamente ci ha sorretti fino alla pedana di via Roma, ed è stata una grande soddisfazione”. Arena-Bernardi hanno dimostrato nei ripassaggi sulle prove che la tecnica veniva appresa velocemente, al punto che hanno migliorato la loro prestazione in tutti i ripassaggi sulle prove speciali, fino a chiudere 65 esimi assoluti e terzi di Classe A0.
Continua invece il periodo negativo del canavesano Cristian Milano, affiancato dal biellese Luca Pieri, costretto ad arrendersi per la terza volta consecutiva. “Quest’anno almeno siamo riusciti a partire al Città di Torino, visto che lo scorso anno non mi ero neppure iscritto avendo una costola rotta”. La gara di Milano-Pieri è stata molto lineare, con scelta gomme giusta e senza incappare in nessun tranello, fino alla toccata sull’ultimo passaggio a Monastero, quando in una spigolata hanno rotto un cerchio, riuscendo comunque ad uscire dalla prova speciale, siglando però il peggior tempo fra i concorrenti e precipitando dalla 15esima all’ultima posizione in classifica assoluta. A quel punto, vista la delusione, era inutile puntare al palco arrivi di Torino.
“La prova di Monastero non ci porta bene” commenta ancora Gianni Craveri. “Lo scorso anno per un problema al motore è costata il ritiro ad Alessio Pisi quando era in testa alla gara. Quest’anno è toccato a Cristian Milano-Luca Pieri assaporare l’amarezza del ritiro sempre sulla stessa prova”.