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Il marchio RENAULT brilla anche a Brescia grazie ai giovani protagonisti del monomarca Twingo R2 Gordini Top che nella tre giorni relativa al 36° Rally 1000 Miglia hanno dato vita ad una lotta veramente avvincente sfociata- con grande soddisfazione da parte dello staff di Renault Italia capitanato da Biagio Russo- nella prima posizione di Fabrizio Junior Andolfi nel Campionato Tricolore Junior: “E’ una grande gioia vedere una New Twingo al comando della graduatoria di un campionato nazionale – ha detto Russo- e nella fattispecie lo Junior; sappiamo che obbiettivamente, la fortuna ci ha sorriso in questo fine settimana ma è pur vero che la qualità dei nostri piloti unitamente al valore della vettura, sta emergendo gara dopo gara.”
Ad aggiudicarsi la corsa bresciana è stato il cuneese Michele Tassone in coppia con il corregionale Fabio Grimaldi sulla Gordini dell’Autofficina Ulivieri e della Scuderia Zerosette Racing; se nella prima tappa Tassone ha tenuto una condotta di gara impeccabile, altrettanto non si può dire per la giornata di sabato dove il forte piemontese ha faticato nel gestire la situazione a seguito di un’uscita di strada che ha permesso agli avversari di recuperare parecchio tempo: solo sull’ultimo crono Tassone, che ha staccato Andolfi di quasi dieci secondi, mettendo fine alle speranze degli avversari e portando così il vantaggio a 19”: “Ringrazio tutti coloro che mi supportano per affrontare questo trofeo: la corsa è stata molto bella e combattuta; sono felice perché una giuria internazionale mi ha assegnato anche il Richard Burns Awrard, un premio che mi lusinga molto. Ora si andrà sulla terra dell’Adriatico e lì sarà come ricominciare daccapo: siamo in tanti e tutti molto assetati di vittoria!”
Pancia piena e morale alto per Fabrizio Junior Andolfi ed il suo navigatore Andrea Casalini (Gima) che nella tappa bresciana del CIR hanno conquistato la leadership provvisoria del Campionato Italiano Junior grazie al contemporaneo ritiro di Nucita; la seconda posizione di trofeo dietro a Tassone ha anche assegnato al pilota ligure i punti necessari per balzare in testa al Trofeo Top con 79 punti: “Si è trattato di un Rally difficile- ha sentenziato il pilota della SprintWeek- che mi ha visto perdere parecchio terreno stamattina per delle gomme troppo morbide ed una condotta non aggressiva; questa gara ci dà due primati che dovremo cercare di gestire e conservare più a lungo possibile nel corso dei prossimi appuntamenti”.
Terzo posto e sorrisi per il duo piemontese formato da Alessandro Bosca e Roberto
Aresca (Miele-Meteco) che hanno dapprima faticato per un’errata scelta di gomme e poi per l’ancora non perfetto adattamento al sistema frenante. Ritiri che pesano, sul morale e sulla graduatoria, sono quelli di Pajunen e Arici; il primo, pilota finlandese navigato da Lindstrom sulla New Twingo della Gima-Meteco, ha impressionato per i miglioramenti mostrati sull’asfalto rispetto al Ciocco: Mikko Pajunen infatti ha conquistato ben quattro prove speciali di cui due vinte anche nella classe R2B; nonostante una foratura, il finnico occupava la seconda posizione di trofeo ma durante la Ps 14 Colle San Zeno però, nel tentativo di sorpassare un avversario che lo precedeva ha urtato una roccia ribaltandosi.
La stessa prova è stata fatale anche a Davide Arici e Maurizio Doria che, dopo aver accusato problemi elettrici nella prima tappa ed aver “rimediato” vincendo la Ps8 Valvestino, nella giornata odierna hanno dovuto gettare la spugna a seguito di un guasto causato da una negligenza dell’equipaggio.
Quarto tempo totale dunque per Francesco Arati ed Alberto Ialungo che nonostante alcuni problemi, sono riusciti a condurre alla fine la loro Twingo della Publisport-Black Lion. Gara “divertissment” per Camponogara-Tonin; un problema allo scarico li ha attardati eccessivamente nella prima tappa ed i due veneti della MF Rally hanno optato per una corsa conservativa.
Calvario che vale preziosi punti quello di Alberto Tessarollo e Paolo Rocca (Gliese): dopo aver staccato una ruota e pagato forti penalità nella giornata di venerdì, i due alfieri della Hawk Racing hanno accusato problemi ai freni che li hanno costretti ad un’altra penalità: i 18 punti finali sono il giusto premio per la tenacia e la fatica del duo veneto-ligure.
Ricordiamo che nella prima tappa si erano ritirati Carella-Mometti (PowerCar-Piacenza Rally) per uscita di strada.