L’Editoriale del Rally del Portogallo 2012:
Una gara, che ad occhio, potremmo definire densa di sorprese, dal primo chilometro fino all’arrivo al parco assistenza: il raggiungimento di quest’ultimo, infatti, ha segnato la squalifica del finlandese Hirvonen, a causa di due elementi irregolari per dimensioni, la frizione ed una turbina. Prima di ciò, tuttavia sono avvenuti tanti colpi di scena, venendosi a formare una situazione assai incerta, soprattutto a causa della pioggia, vera origine delle “disgrazie” di molti equipaggi. Partendo con ordine, dopo la PS spettacolo gli equipaggi si sono lanciati sulla terra, spesso sabbiosa in Portogallo, che quest’anno invece si è improvvisamente trasformata in fango, dopo che un temporale ha seguito tutto il corso della gara. Ad aggravare ed inasprire le PS iniziali è stata la notte durante la prima tappa, che ha escluso fin da subito Sordo e a seguire Loeb. Gara ricca di contrasti ed errori e senza dubbio alcuno ne ha pagato le conseguenze il team Ford ufficiale, trovatosi a fondo classifica in una vera e propria “Caporetto”, risollevandosi grazie ad un Solberg il cui stile si conferma gara dopo gara alla Ford. Un tempo, eravamo abituati a vederlo rischiare il tutto per tutto, oggi invece grazie alla regolarità, è secondo in classifica. Da questo rally, per intenderci, possiamo ricavare tanto spettacolo, all’insegna dei team privati. Una sorta di rally-survival, una gara ad eliminazione dalla quale ne sarebbe uscito fuori non il più competitivo, ma il più costante. Quali considerazioni trarre, da questa prima parte di campionato? Sul sito WRC.com è apparso un riassunto interessante “Cinque aspetti che abbiamo imparato dal Rally del Portogallo” e non posso fare a meno di commentare il significato generale di quest’ultimo. Prima di tutto, si ribatte su un punto oramai tanto discusso, forse anche ai limiti dell’accettabile, Loeb è un pilota umano. Credo che questo sia evidente, fino ad oggi si è trovato una spanna sopra di tutti, ma ogni pilota non è totalmente privo di sensibilità alla guida e pertanto ritengo che questo sia un punto chiuso, ma che conviene ribadire. Altrettanto interessante così come ripetuto svariate volte, Latvala è ancora vulnerabile a lunga distanza, attualmente occupa solo la sesta posizione in classifica e l’uscita di strada è avvenuta proprio quando era in testa la gara. Un’altra curiosità riguarda Ostberg, primo pilota privato a vincere un rally dopo il nostro Gianfranco Cunico che conquistò nel 1993 il Rally Sanremo su Ford Escort WRC. Aggiungo io, segno che l’ultimo decennio ha sbarrato la porta all’exploit dei piloti privati, ma è altrettanto significativo per il norvegese: seppur conquistando il risultato dopo una squalifica, ha dimostrato ugualmente che in condizioni precarie, può fare la differenza. E’ terzo in classifica assoluta. E se qualcosa sta cambiando è il WRC, PS sempre più lunghe, saranno toccati dei record per il WRC moderno in Argentina mettendo alla prova gli equipaggi, eliminando quel format di gara banale e troppo convenzionale. Infine, l’altra nota da registrare, è la Mini in crescita. Si sono notati dei raffinamenti aerodinamici di incisività medio-bassa, ma che sommati, possono offrire alla vettura quel carico deportante che le manca e curare il surriscaldamento del motore, tallone d’Achille di questa vettura. E’ risultato infatti che sono stati effettuati dei cambiamenti nelle sue zone salienti. Le vittorie in prova speciale di Sordo significano poco, perchè la sua posizione di partenza ha influito notevolmente, ma qualcosa è cambiata, anche sulla terra meno viscida, il gap si è ridotto. La Mini è pronta a prendere la Ford?
Solo se la BMW aprirà i suoi “rubinetti”… Per il resto, pagelle con voti non particolarmente alti, tutti hanno commesso errori, il che è naturale, ma nessuno complessivamente, ha condotto una gara eccezionale… Buona Lettura!
IL LINK RELATIVO ALLE PAGELLE:
http://www.rally.it/f24/pagelle-rally-wrc-5159-8.htm