Come da tradizione, la 100 Miglia attraverserà le terre che hanno ispirato Cesare Zavattini e Antonio Ligabue, ma con un itinerario rinnovato che accompagnerà gli equipaggi nel vero cuore delle terre gonzaghesche, lungo le strade che videro sfrecciare il grande Tazio Nuvolari. Quella che si aprirà il prossimo 11 marzo nella splendida cornice di piazza Mazzini, a Guastalla, sarà la settima edizione di un evento che registra, anno dopo anno, un numero crescente di partecipanti e che da sempre richiama un folto pubblico di appassionati.
L’evento organizzato da Scuderia Sport Storiche e dall’agenzia di comunicazione Folettiepetrillodesign è riservato alle vetture costruite prima del 31 dicembre 1992 e propone interessanti novità, a partire dal percorso che avrà una lunghezza di circa 107 km e che, come già anticipato, si snoda lungo un tracciato più “gonzaghesco”, con un maggior numero di prove cronometrate rispetto all’edizione 2011: circa 60, più “tubi” per i driver più esigenti.
Partenza ed arrivo, come di consueto a Guastalla. Al mattino le auto faranno tappa a Reggiolo, Gonzaga, Palidano, Suzzara, Riva di Suzzara e Luzzara, mentre al pomeriggio passeranno da Dosolo, Villastrada, San Matteo delle Chiaviche, Commessaggio, Villa Pasquali, Sabbioneta, Viadana, Pomponesco.
Altra novità di quest’anno è la collaborazione con il M.I.T.E. – acronimo di “Miteinander”, “Insieme”, “Together”, “Ensemble” – il progetto ideato daGilberto Pozza che permette a persone ipovedenti o non vedenti di partecipare, come navigatori, alle gare automobilistiche (rally e regolarità) al pari degli altri equipaggi.
Domenica 11 marzo a Guastalla il Progetto M.I.T.E. schiererà alla partenza la Volvo 122 Amazon del 1961 con l’equipaggio formato da Leonardo Fabbri e Sandra Inverardi, presidente provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Brescia, esperta navigatrice con all’attivo ben 10 vittorie in gare nazionali ed internazionali e la Fiat 128 SL coupé del 1972 con l’equipaggio formato da Emanuele Ferraresi e Chiara Tirelli, presidente provinciale dell’Unione Italiana Ciechi di Reggio Emilia, al debutto ufficiale nella regolarità.
Sandra Inverardi e Chiara Tirelli utilizzeranno il road book in braille realizzato dal Progetto M.I.T.E. disponibile per tutti gli equipaggi con navigatore non vedente o ipovedente che desiderano partecipare alla 100 Miglia.
“Il progetto M.I.T.E. è nato dalla mia grande passione per i motori, è gratuito ed è aperto a tutti gli ipo o non vedenti, che hanno così l’opportunità di non essere semplici passeggeri, ma di diventare parte integrante della gara – ha commentato Gilberto Pozza, ideatore del Progetto M.I.T.E. – leggendo il road book in braille o ingrandito svolgono concretamente il ruolo di navigatori, condividono gioie e dolori, vittorie, sconfitte e la responsabilità di ogni azione compiuta, comparendo in classifica generale al pari di tutti gli altri equipaggi. L’unico limite è per chi non conosce il braille, ma con un po’ di impegno si impara a leggerlo con facilità”.