- 0share
- Condividi
- Newsletter
L’equipaggio femminile sarà testimonial della campagna sociale di D.A.-D.D. alla 3. edizione della gara savonese con una Peugeot 106: si tratta del ritorno al volante di Monica Cicognini, esperta navigatrice di Broccoli, che accetta la sfida che gli è stata proposta dal team Thundercar Sport di Acqui Terme. Farà coppia con Roberta Brizzolara, copilota che ama anche le due ruote: gira in pista con la sua Honda CBR 600.
Caltanissetta, 2 febbraio 2012- Da navigatrice può vantare il successo nella classifica di Gruppo al Rally di Montecarlo del 2008 con Alex Broccoli. Il 14. posto assoluto nella gara del Principato, insieme alla successiva vittoria in Svezia fra gli equipggi privati impegnati nel mondiale, sono piazzamenti che testimoniano le capacità di Monica Cicognini.
Ora la sanremese, che vanta un curriculum di oltre 300 gare con piloti del valore di Gianluca Vita, Daniele Ceccoli, Davide Medici, Franco Leoni ed Alex Broccoli, ha deciso di tornare al volante nella 3. Ronde di Albenga accettando una sfida lanciata da amici.
Nella gara ingauna, infatti, ci sarà un equipaggio tutto femminile come testimonial di “Drivers against drug and drunk”, il progetto sociale ideato nel 2007 dalla Creo MSC di Geatano Maria Migliore, per sensibilizzare i giovani ─ dai 13 ai 35 anni di età ─ dai rischi della guida sotto l’effetto di droghe e alcol: Monica Cicognini e Roberta Brizzolara ad Andora avranno a disposizione una Peugeot 106 1600 di Gruppo N della Thundercar Sport, la nuova scuderia di Acqui Terme.
“Avrei voluto tornare ad essere pilota con al fianco Patrizia Boero, la navigatrice con cui avevo diviso l’abitacolo di una Fiat Uno Turbo Gruppo A al debutto nel 1997 – ammette Monica Cicognini – ma non è stato possibile e allora per disputare la Ronde di Albenga mi sono affidata a Roberta Brizzolara, una cara amica che ho visto crescere come navigatrice. È una ragazza molto particolare, un po’ pazza, che ama anche andare a girare in pista con la sua Honda CBR 600. Insomma ha i motori nel sangue!”.
Un equipaggio ben assortito che arricchirà l’elenco dei partenti della gara di Albenga valida quale Memorial Roberto Melotto che si disputerà domenica su un percorso di 145 km per un totale di 48 in prova speciale.
“E’ una bella opportunità – racconta Monica – anche perché mi piacerebbe dimostrare che le donne non sono affatto un pericolo alla guida come si pensa comunemente. Ed è per questo che ho accettato con grande piacere di aderire alla campagna sociale di D.A.-D.D. lanciata dall’amico Gaetano Maria Migliore: credo sia giusto testimoniare ai giovani quanto sia importante avere un comportamento corretto e sobrio mentre si è alla guida”.
Monica ha una storia incredibile: era considerata una promessa del rallysmo femminile italiano che non ha potuto esprimersi a causa della mancanza di supporti economici, ma ha trovato il modo di valorizzare la sua passione diventando un’apprezzata copilota. Nel momento più ricco di soddisfazioni nel 2008 è stata sottoposta a ben due interventi al cuore: “Sono stata salvata per un capello – racconta la ligure – avevano trovato una cardiopatia a mio padre e il professore che lo aveva in cura ha chiesto di vedere anche me. Meno male che l’ha fatto, perché, sebbene non avessi sintomi, ero messa malissimo. Quell’esperienza mi ha dato la spinta a vivere la vita intensamente: ecco perché mi voglio godere la partecipazione alla Ronde di Albenga, in attesa di definire la stagione con Broccoli nel campionato terra”.
Roberta Brizzolara dal 2007 è segretaria del Motoclub LIGURBIKE: si occupa dei tesseramenti e delle licenze piloti, organizza le giornate giornate di prove libere in pista: “La mia passione però sono i rally, il mio sogno fin da piccola. Nel 2010 ho trovato il tempo per partecipare ad corso da navigatrice promosso dalla Lanterna Corse. In due anni ho disputato una quindicina di gare con Alessandro Multari e Massimo Carmignano, ma prima o poi spero di avere l’opportunità di mettermi alla prova anche come pilota. Intanto sarà molto divertente condividere con Monica l’esperienza di un equipaggio tutto femminile ad Andora…”.